Il Giardino della Memoria

by Amministratore

IL GIARDINO DELLA MEMORIA DEL SISMA DEL 2009

Il Giardino è un luogo privato, è stato realizzato dai soci di NoiXLucoli in un terreno circostante l’Abbazia di San Giovanni Battista di Lucoli, luogo storico risalente al Medioevo, di grande bellezza paesaggistica, con la finalità di ricordare, i sentimenti di dolore, tristezza e sconforto che il terremoto del 2009 aveva prodotto in tutti gli abruzzesi colpiti dalla perdita dei loro familiari, delle loro case e della tradizionale vita di comunità.

Oggi il Giardino della Memoria è sito di conservazione della biodiversità appenninica ove si affrontano come in un laboratorio i temi legati alla sostenibilità delle produzioni agroalimentari nello spirito dei principi dell’economia circolare, della bioeconomia oltre che della conservazione delle tradizioni agricole locali.

Gli elementi di un territorio e gli effetti del tempo, siano essi fisici o culturali (rappresentati anche dai cultivar autoctoni di frutta antica che sono stati impiantati nel Giardino della Memoria) sono la storia ed il presente di un luogo e abbiamo pensato di preservarli per il futuro con questo monumento naturale.

Il Giardino, trascorsi tredici anni dal sisma, costituisce un’area che rappresenta sia un interesse paesistico dal valore simbolico e sia naturalistico di salvaguardia della biodiversità fruttifera dell’Appenino Abruzzese e soprattutto Aquilano e per tali caratteristiche è stato riconosciuto dalla Regione Abruzzo quale sito di conservazione della biodiversità regionale. Le antiche cultivar, sono frutto di selezione operata nel tempo sia dall’uomo che dalla natura e si sono evolute in forme con caratteristiche genetiche tali da permettere alle piante di resistere e adattarsi ai cambiamenti climatici. Esse rappresentano un bene prezioso da tutelare e scambiare per il futuro stesso dell’umanità anche in relazione ai cambiamenti climatici.

La Regione Abruzzo nel rispetto della L. 194/2015 ha inserito nel 2020 il Giardino della Memoria di Lucoli quale sito di conservazione per alcuni ecotipi di melo. Con il Decreto Mipaaf -2021- n° 0069389 del 5/2/2021 è stato riconosciuto anche nell’anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare delle risorse genetiche locali a rischio estinzione nella Regione.

Inoltre, di recente, la Regione ha approvato e perciò considerato il Giardino della Memoria come custode di tre cultivar: mela Limoncella, mela Renetta ruggine e mela Zitella.

Il Giardino in qualità di “agricoltore custode” riveste anche una valenza sociale: con l’allevamento di cultivar in via di erosione genetica influisce sull’ecologia (la tutela dell’ambiente) e la società (la responsabilità sociale) inoltre, preservando il paesaggio - non solo agrario – concorre al mantenimento delle tradizioni e della cultura locale. Attualmente la perdita di biodiversità, le monocolture e l’estinzione di specie stanno compromettendo i sistemi di produzione alimentare, le conoscenze, le tipicità e le tradizioni tramandate dagli agricoltori da generazioni.

Maggiori informazioni sulla vita del Giardino sono fruibili nelle: sezioni Agricoltori Custodi - I frutti antichi - Attività – Adozioni

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