IL GOVERNO CHE VERRA’ E L’AMBIENTE. QUALI I PROGRAMMI?

by Amministratore
Campo Felice (Lucoli – AQ) un tesoro ambientale da proteggere
Il cartello delle Associazioni ambientaliste, tra le quali la Federazione Nazionale Pro Natura alla quale NoiXLucoli è federata, ha incontrato i partiti prima delle elezioni.
Il cartello di 7 associazioni ha incontrato i leader di partito Antonio Ingroia (Rivoluzione Civile), Roberto Maroni, (Lega Nord Padania), Nichi Vendola (Sel) e complessivamente 19 candidati alle elezioni nazionali.  Il documento alla base del confronto, i resoconti degli incontri raccolti nel “Diario elettorale 2013” e la analisi “L’ambiente nei programmi e nelle agende” sono disponibili on-line sul nostro sito e sui siti delle associazioni per chiunque voglia farsi un’idea del grado di sensibilità ambientale dimostrata da partiti, liste, movimenti. 
Gli incontri sono stati avviati lo scorso 31 gennaio e si sono conclusi il 20 febbraio. I contenuti più importanti dell’Agenda ambientalista trattati in questi incontri e che sono serviti per valutare i contenuti dei programmi, sono stati:
1. l’esigenza di redigere una Roadmap nazionale di Decarbonizzazione e di uso efficiente delle risorse nella produzione dell’energia elettrica, nei trasporti, nell’industria e nei servizi che sostengano la Green Economy;
2. fissare l’Obiettivo del 100% Rinnovabili procedendo alla chiusura progressiva delle centrali alimentate con combustibili fossili, e rinunciando a ogni piano di trivellazioni petrolifere off shore; 
3. integrare la Strategia nazionale sulla biodiversità (l’Italia è il Paese europeo più ricco di biodiversità) approvata nell’ottobre 2010 con la programmazione nei diversi settori economici;
4. definire un Piano nazionale della mobilità che superi l’insostenibilità economico e ambientale del Primo Programma delle infrastrutture strategiche, abbandonando il progetto del Ponte sullo Stretto e l’AV Torino Lione;
5. elaborare una nuova legge di Governo del territorio, che aggiorni la disciplina urbanistica ferma al 1942 e pervenire ad una normativa sul consumo del suolo che usi la leva fiscale per disincentivare l’espansione edilizia e incentivare la riqualificazione del patrimonio esistente;
6. introdurre tra i principi fondamentali della Costituzione la tutela dell’ambiente e garantire un’adeguate tutela penale dell’ambiente; 7. procedere ad una Programmazione integrata dei beni e delle attività culturali sollecitando la piena collaborazione tra Stato e Regioni;
8. varare un Piano della Qualità per il settore turistico che valorizzi i beni culturali e ambientali;
9. ripristinare i tagli al Bilancio del ministero dell’ambiente, ultimo tra i dicasteri con portafoglio, portando il bilancio dagli attuali 450 milioni di euro (nel 2009 il bilancio del Ministero ammontava a 1,2 miliardi di euro) ad almeno700 milioni di euro.

 



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