NOI X LUCOLI
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Noi x lucoli

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Leggi a misura di futuro

by Noi x lucoli 8 Novembre 2025

Il quaderno ISPRA che cita il Giardino della Memoria di Lucoli

Il Parlamento ha approvato un provvedimento che impone di valutare l’impatto sociale e ambientale delle nuove norme anche sugli adulti di domani, sancendo per la prima volta l’equità intergenerazionale come principio «Le leggi della Repubblica promuovono l’equità intergenerazionale anche nell’interesse delle generazioni future». Così recita il disegno di legge governativo approvato definitivamente la scorsa settimana dalla Camera dei Deputati, con il voto favorevole (sull’articolo in questione) di tutte le forze politiche, caso più unico che raro. La legge prevede anche che, d’ora in poi, tutte le nuove normative dovranno essere preventivamente valutate rispetto al loro impatto sociale e ambientale non solo sulle giovani generazioni, ma anche su quelle future. Si tratta di un principio “forte” e di una scelta politica impegnativa, coerente con la Costituzione italiana come riformata nel 2022, che ora indica, all’art. 9, che la Repubblica «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni».

Come mostrato nel Rapporto ASviS 2025 (https://asvis.it/rapporto-asvis-2025), tra il 2010 e il 2024 l’Italia registra un arretramento per sei dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (povertà, acqua pulita e servizi igienico-sanitari, disuguaglianze, ecosistemi terrestri, istituzioni e partnership), una stabilità per quattro (alimentazione, salute e benessere, imprese-innovazione-infrastrutture e città sostenibili), un miglioramento per sei (istruzione, parità di genere, energia pulita, lavoro e crescita, clima ed ecosistemi marini) e un forte aumento solo per l’economia circolare. Insomma: non ci siamo.  Serve che tutta la società italiana si impegni per la giustizia tra generazioni, qui e ora, come recita la nuova legge.

La nostra Associazione si è impegnata su questa finalità dalla sua nascita ricercando e proteggendo specie da frutto antiche da salvare dall’erosione genetica e dall’oblio: con i nostri mezzi abbiamo promosso uno sviluppo sostenibile (uno sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza pregiudicare il fatto che anche le generazioni future possano fare altrettanto). I frutti antichi sono sostenibili perché sono più resistenti a malattie, parassiti e cambiamenti climatici, e spesso necessitano di meno trattamenti chimici e meno acqua. Inoltre, il loro recupero e la coltivazione contribuiscono a preservare la biodiversità agricola.  Il nostro lavoro voleva sottolineare l’importanza di conservare, proteggere e ripristinare la natura e gli ecosistemi.

La mela Renetta ruggine della quale NoiXLucoli è agricoltore custode

Il volontariato ambientale sta guadagnando sempre più terreno come una forma potente e diretta di contributo alla conservazione della natura. E quando parliamo di conservazione, ci riferiamo a un’azione concreta, tangibile e immediata che aiuta a proteggere specie a rischio e a promuovere la sostenibilità per le generazioni future e questo anche a Lucoli.

A differenza di molte forme di volontariato tradizionale, che si concentrano su interventi a breve termine, il volontariato ambientale punta a risultati a lungo termine, influenzando positivamente la salute dei territori per le generazioni future.

In quindici anni del nostro lavoro abbiamo raccolto molte specie di piante da pomo, le abbiamo riprodotte e donate a chi ce ne faceva richiesta, le abbiamo studiate e contribuito a diffonderne il valore.

la predisposizione del roseto nel Giardino della Memoria

 

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IL NOSTRO FARE VOLONTARIATO

by Noi x lucoli 21 Ottobre 2025

Un italiano su dieci si dedica ad attività di volontariato.

Lo confermano i dati Istat pubblicati lo scorso 29 luglio nel report “Il volontariato in Italia – Anno 2023”. Si registra un calo rispetto alla precedente rilevazione, fatta 12 anni fa. I tempi sono cambiati e l’attività di volontariato è cambiata con questi. Partiamo da un presupposto: il volontariato, nel corso degli ultimi 50 anni, è cambiato radicalmente. Gli stessi dati Istat ci dicono che si sono ridotti notevolmente il volontariato religioso, quello sportivo e nelle corsie d’ospedale. Per intenderci, quelle attività che facevano molti nostri genitori. Ma c’è un elemento in controtendenza estremamente interessante, vale a dire l’aumento dell’impegno sul fronte del bene comune e del territorio, per esempio sotto i profili ambientale e culturale. Significa che è in atto una trasformazione di portata storica e sociale. E questi sono i campi d’interesse della nostra Associazione.

Osservando il cambiamento in atto,  c’è una riduzione nei numeri ma ci sono almeno due spiegazioni: la pandemia, che ha lasciato un segno indelebile, e la riforma del Terzo settore. Le organizzazioni di volontariato – Odv si sono ridotte parecchio, anche perché molte realtà erano ridotte all’osso. Spesso erano sorrette da persone molto anziane,  ma bisognerebbe chiedersi quale fosse la ricaduta delle loro attività nel territorio.  E’ costante poi, il problema di coinvolgere giovani associati è evidente e lo riscontriamo anche nella nostra esperienza.

Eppure NoixLucoli dopo quindici anni dalla sua nascita prosegue il suo lavoro, qualificando i progetti per il territorio e resistendo a tutte queste problematiche, sfidando una certa assenza di valorizzazione e supporto delle sue iniziative che non ricevono l’aiuto necessario, soprattutto economico. Infatti, alle problematiche di orientamento generale si unisce la costante esigenza di autofinanziamento.

Il Convegno organizzato da noixlucoli il 19 settembre u.s. la Dott.ssa Melini illustra i risultati dello studio realizzato dal CREA su quattro cultivar del Giardino della Memoria

NoixLucoli ha partecipato al bando del PNRR con un progetto cofinanziato di 6.000,00€ (4.800,00 erogati) il penultimo classificato per importo erogato, non essendo in grado di anticipare più risorse per competere a maggiori stanziamenti.

L’attività di autofinanziamento e burocratica in generale prevista per il volontariato richiedono l’impegno di risorse qualificate che rappresentano un costo ulteriore per una OdV.

Eppure il nostro “guscio di noce” com’è stato definito da un docente che ha partecipato al nostro convegno del 19 settembre u.s. continua a navigare. Il nostro esempio vuole cercare di far connettere il “bene comune” al “bene privato”: pensiamo che quando le persone percepiscono che il bene comune va a vantaggio anche dei propri interessi (es. un ambiente più pulito, una biodiversità recuperata, dei luoghi curati e di bellezza), sono più propensi a impegnarsi, tutelare l’ambiente può migliorare la salute e il benessere di tutti anche in un piccolo territorio. Il nostro percorso è quello della crescita della coscienza di luogo, è la ricostruzione della figura dell’abitante attraverso la sua ripresa di possesso di una cultura, contadina e non solo, profonda di secoli, della capacità di rileggerne l’evoluzione, le regole positive, i valori, i beni materiali e immateriali prodotti.  Perché territorio bene comune può significare qualsiasi cosa se non chiariamo che si tratta di questo immenso giacimento di ricchezza che deve essere percepito attraverso la ricerca, lo studio (il coinvolgimento di saperi esperti), la sperimentazione (saperi contestuali).  Affrontare la questione di territorio come bene comune, implica la capacità di interpretazione collettiva dei paesaggi che ora calpestiamo, delle regole, statuti e conoscenze dei luoghi; quindi, riappropriazione di saperi contestuali ed è proprio su questo filone che abbiamo realizzato nel 2025 ben tre attività.

Queste motivazioni trovano concretezza in percorsi lunghi, difficili, complessi.

E’ per questi motivi che il nostro volontariato è importante soprattutto perché non muore.

organizzare, interessare, richiamare partecipazione il nostro compito

 

 

 

21 Ottobre 2025 0 comment
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TRE NOSTRE ATTIVITA’ SONO STATE REALIZZATE CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE ABRUZZO

by Noi x lucoli 19 Ottobre 2025

Relativamente agli interventi collegati alla L.R. 4/2024 e all’erogazione dei contributi straordinari ci è stato assegnato un contributo di 3000,00€ al fine di poter realizzare attività associative, affrontare spese di funzionamento e poter realizzare eventi – ART. 1, L.R. 16/12/24, N. 25.

Nel rispetto di quanto previsto dalla Legge 4 agosto 2017, n. 124 – articolo 1, commi 125-129 e ss.mm.li. e della circolare ministeriale n. 2 dell’11 gennaio 2019, pubblichiamo sul nostro sito internet l’importo del contributo ricevuto da parte del Servizio “Tutela sociale – Famiglia” della Regione Abruzzo.

Il contributo è stato utilizzato per la realizzazione delle seguenti attività:

  • Convegno  “IL GIARDINO  DELLA MEMORIA DI LUCOLI, SPERANZA DI VITA PER LE FUTURE GENERAZIONI” realizzato a Lucoli il 19 settembre 2025;

  • Incontro pubblico “Cultura sotto agli alberi” presentazione del libro L’ASSEDIO di Giustino Parisse dedicato alle vicende di Braccio da Montone e alla riscossa aquilana” realizzato nel Giardino della Memoria di Lucoli il 1 agosto 2025;

 

 

 

  • Incontro pubblico “Cultura sotto agli alberi”  sul tema “I segreti dell’Albero di Tiglio” sull’uso delle erbe spontanee, realizzato nel Giardino della Memoria di Lucoli il 28 giugno 2025.

Si ringrazia la Regione Abruzzo per il contributo straordinario che rappresenta un supporto economico per le associazioni come la nostra che operano sul territorio.

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Agricoltori custodiIl Giardino della Memoria

IL GIARDINO DELLA MEMORIA DI LUCOLI, SPERANZA DI VITA PER LE FUTURE GENERAZIONI

by Noi x lucoli 29 Settembre 2025
IL GIARDINO DELLA MEMORIA DI LUCOLI compie quindici anni dalla sua inaugurazione, è divenuto “Monumento Naturale Regionale” e i suoi realizzatori, che animano un’Associazione del territorio, hanno organizzato un Convegno, il 19 settembre u.s., per illustrarne gli inumerevoli significati e il valore per il territorio ed il mondo accademico.
Il Giardino di Lucoli rappresenta la concretezza di un ambientalismo che salva la natura mantenendo le persone in una reciproca forma di relazione tra di loro e al centro, è un bene comune aperto a tutti. La salvaguardia dei frutti antichi e delle tradizioni agricole locali non è solo un capriccio privato, una preoccupazione per le specie vegetali naturali, ma al contrario: è l’esperienza con la quale si tenta di adattare il mondo alle nostre esigenze e le nostre esigenze al mondo, secondo i principi di responsabilità e di equilibrio. Il Giardino come  luogo di conservazione un erede della storia locale (nell’area ove insiste c’erano l’orto e il frutteto dei monaci dell’Abbazia di San Giovanni Battista).
Questo è il senso del focus del Convegno: “Il Giardino della Memoria, speranza di vita per le future generazioni”. Si voleva testimoniare quell’ambientalismo che racchiude le ragioni che tengono insieme il patto generazionale: un luogo che incarna un ordito più grande, che viene dai padri e si trasmetterà ai figli.
La nostra visione è quella del Giardino della Memoria come centro di un’accessibilità di luogo e di cultura non solo agronomica, che rappresenta una dimensione qualitativa, ma anche una dimensione quantitativa, legata ad una visione di sviluppo che punti a fare del patrimonio storico-artistico di Lucoli il volano di uno sviluppo sostenibile, per tale motivo, come grande concessione, è stato permesso l’uso dell’Abbazia di San Giovanni Battista, luogo di preghiera, come sede convegnistica. Il Convegno è stato collegato alla formazione continua dell’Ordine degli Agronomi dell’Aquila e Provincia questo un altro fattore che ha avvalorato l’Abbazia come luogo eccezionale di dibattito: destinata ai giovani professionisti.
L’Abbazia come luogo dove poter parlare di “memoria e dolore” argomento affrontato dal giornalista Giustino Parisse che appassionatamente ha descritto il collegamento tra gli alberi del Giardino e le vittime del terremoto del 2009. Queste alcune parole del suo intervento. Un “tema complesso innanzitutto perché il dolore, quello che ti spezza la vita e cambia prospettive presenti e future, a volte “uccide” la memoria o tenta di farlo. Infatti ogni ricordo, emozione, sensazione, abbraccio e persino la nostalgia per un panino diviso a metà durante una passeggiata in campagna con i tuoi figli, diventa la lama ardente che riapre le ferite dell’anima e le fa tornare a sanguinare. Ma qui  per fortuna entrano in gioco le cosiddette radici. Ognuno di noi ha solide radici anche se non lo sa o fa finta di non saperlo. Spesso, travolti dal furore della vita e dalla corsa ansiosa per lavorare, far soldi, cercare piaceri fittizi e perché no, compiacersi persino delle sfortune degli altri, quelle radici le dimentichiamo e, invece, sono loro che a un certo punto del nostro percorso terreno,  ci richiamano all’ordine e a tenere duro nonostante una vita che ci ha girato all’improvviso le spalle”.  Un frutteto “è da sempre il simbolo di vita, bellezza, ricchezza. Ci sono i fiori che in primavera annunciano la rinascita, c’è la forza della natura capace di risorgere dalle proprie ceneri, c’è la simbologia legata alla terra che si fa madre e che sfama le forme viventi. Tutti elementi che danno senso cosmico al di là della quotidianità e dei suoi problemi. Il Giardino di Lucoli,  è memoria, ricordo, dolore. Ogni albero rappresenta idealmente chi non c’è più e, tutti insieme,  sono segno di tragedia ma anche di speranza”.
Essenziale questa introduzione ad un Convegno che si proponeva di illustrare ciò che oggi il Giardino rappresenta: un piccolo scrigno di biodiversità, un piccolo laboratorio dove si cerca di coinvolgere la scienza coniugandola alle tradizioni degli anziani agricoltori, studiando piante ritrovate negli orti dei monasteri, nei terreni abbandonati dove sopravvivono le piante “orfane”. Il Giardino della Memoria come un “guscio di noce” ha affermato il Colonnello Bruno Petriccione, giuriecologo, che cresce in una Regione come l’Abruzzo che vanta il 40% di aree protette.
Tutti i relatori hanno cercato di spiegare perché sia importante coltivare le antiche varietà, tra questi l’Agronoma Isabella Dalla Ragione, Presidente della Fondazione “Archeologia Arborea”.
Il Professor Kevin Cianfaglione, dell’Università di Lilla (Francia),  ha provato ad ipotizzare con una domanda un impiego concreto della coltivazione dei frutti antichi da parte degli agricoltori.
Sono stati illustrati dalla Dottoressa Melini del CREA i risultati del progetto ASSAPORA condotto anche per mezzo delle mele del Giardino di Lucoli durante tre anni di lavoro.  Ci auguriamo che i partecipanti al Convegno abbiano compreso, con le illustrazioni dei grafici, l’importanza di una delle mele allevate: la mela Renetta ruggine, identificabile dalla sua buccia che può presentare sfumature rugginose. Questa mela è un’ottima fonte di antiossidanti naturali, in particolare i polifenoli, che aiutano a contrastare i radicali liberi, rallentare l’invecchiamento cellulare e ridurre il colesterolo. L’apporto di polifenoli è significativamente elevato rispetto ad altre varietà di mele, e queste preziose sostanze non si degradano con la cottura, mantenendo le loro proprietà benefiche.  La renetta ruggine produce grandi benefici per la salute. Nel Giardino di Lucoli vegetano quattro esemplari di questa varietà.

Il Dott. Agostino Sacchetti responsabile dell’Ufficio Biodiversità Agraria della Regione Abruzzo ha illustrato le azioni che si svolgono per promuovere la conservazione della biodiversità: attraverso l’istituzione e il potenziamento di aree protette, la salvaguardia di specie vegetali e animali locali a rischio, e la creazione di strumenti come l’Anagrafe Regionale e la Majella con la banca del seme. Questi sforzi includono la gestione sostenibile dei boschi e dei pascoli, il monitoraggio dei dati ambientali e il coinvolgimento di agricoltori e allevatori come “custodi” della biodiversità.
Ed infine l’ultimo relatore l’Ing. Gianfranco Totani che ha trattato un tema che può essere sembrato di natura poco “ambientale”: la mitigazione della vulnerabilità dei sistemi ambientali: la strategia dell’adattamento. Eppure la sintesi del suo intervento è chiara: l’uomo si è adeguato all’ambiente nei suoi primordi, ora è l’ambiente che muta in relazione all’uomo. Per troppo tempo l’umanità ha spinto fortemente la produzione di beni e servizi senza curarsi dell’impatto e dell’importanza dell’ambiente. Ora ci si è resi conto che l’ambiente deve essere protetto con il più ampio consenso. Ogni ecosistema presenta una propria vulnerabilità nei confronti di specifiche sollecitazioni, sia naturali che antropiche. A seguito di determinate cause di perturbazione s’innescano processi di degrado e alterazioni.

Il Convegno ci ha lasciati sui concetti dell'”adattamento”, riflessioni profonde su tutte quelle iniziative e misure di diversa natura, che rientrano nella vita quotidiana, volte a ridurre la vulnerabilità dei sistemi naturali e umani  a fronte degli effetti dei cambiamenti ambientali in atto o prevedibili. Il concetto di adattamento non è nuovo: i sistemi umani e quelli naturali hanno sempre dovuto adattarsi al mutare delle condizioni ambientali, climatiche e antropiche.
Non dimentichiamo che nei sistemi umani l’adattamento è guidato dalla volontà e basato su scelte di valore ed etiche. Di quali azioni l’uomo si rende maggiormente responsabile: la frammentazione e iperstrutturazione del territorio; il degrado degli insediamenti umani e degli ecosistemi; l’incompatibilità reciproca tra gli elementi (corsi d’acqua e strutture; pendii e costruzioni; disboscamenti); ‘inquinamento.
Ringraziamo tutti coloro che hanno voluto partecipare a questo evento. Un ringraziamento speciale va a tutti i relatori, al coordinatore del Convegno  e alle autorità che hanno partecipato in un giorno particolarmente “affollato” di importanti iniziative per l’Abruzzo e la Città dell’Aquila.
Ringraziamo chi ha lavorato per cinque mesi alla realizzazione di questa iniziativa e gli amici delle Associazioni ambientaliste che, con affetto, ci sostengono da tempo.
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AttivitàComunità

CAUSA METEO INCERTO L’INCONTRO DEL 22 AGOSTO SI REALIZZERA’ PRESSO LA STRUTTURA CARITAS “BEATA CRISTINA”

by Noi x lucoli 21 Agosto 2025

https://www.noixlucoli.it/wp-content/uploads/2025/08/VID-20240722-WA0014.mp4

Raffaello Angelini ci allieterà con il suo organetto

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Comunità

L’IMPORTANZA CULTURALE DEL DIALETTO: RIPROPORLO CON LA LETTURA DI UN LIBRO UNA SFIDA LEGATA ALL’IDENTITA’ DEI LUOGHI.

by Noi x lucoli 15 Agosto 2025

Forse il valore che oggi si dà ai dialetti è limitato. Il dialetto, insieme alle lingue classiche, costituisce la grande riserva alla quale la lingua attinge nel momento in cui ha bisogno di comunicare realtà locali, soprattutto quando queste varcano i confini regionali, o di esprimere in maniera nuova ciò che frattanto, nella lingua, è diventato desueto. Gli scrittori, come Frattale, lo sapevano benissimo e ai dialetti attingono a piene mani.  Il dialetto è il veicolo della cultura delle nostre regioni. Questa si deposita particolarmente nelle parole: preservare, valutare, conservare, valorizzare le nostre culture e la nostra storia, tutto insieme costituisce le nostre radici.

La nostra Associazione insieme all’Aquila Incontra, ha organizzato questo nuovo evento sull’opera del poeta Tonino Frattale, la trasposizione in dialetto aquilano del Vangelo. Un testo in cui la sacralità dell’argomento si fonde con l’aderenza ontologica a una lingua che funge da strumento, da culla e da tabernacolo.  I racconti del Vangelo vengono trasformati in scene di vita, perchè attraverso il linguaggio scelto dall’autore, le vicende raccontate prendono una nuova vita, vicina alla quotidianità di chi ascolta. Ogni scena prende colore, come accade nella nostra vita, accanto a noi.

E’ stato scelto il testo di un Poeta che si pone agli interlocutori con la semplicità a cui appartengono la schiettezza, la franchezza, la sobrietà, la misura di idee e comportamento, tutte quelle qualità che da anni pratichiamo e ci appartengono come volontari di un territorio che amiamo.

Quello del 22 agosto sarà un evento ricco: le letture saranno realizzate da Franco Narducci un uomo di teatro, già presidente e regista della Piccola Brigata ma anche autore dialettale di numerosi volumi di poesia e commedie in dialetto aquilano, ricordiamo il suo “Priatorio” cioè il Purgatorio di Dante Alighieri,  le pause della lettura saranno allietate dalla musica di Raffaello Angelini.

Vi aspettiamo in molti a questo nuovo appuntamento che sarà come sempre arricchito dall’atmosfera magica del Giardino della Memoria.

Il Maestro Raffaello Angelini

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AttivitàComunità

CULTURA SOTTO GLI ALBERI UN CICLO DI INCONTRI PER CONDIVIDERE E CONVIVERE

by Noi x lucoli 4 Agosto 2025

Nella nostra esperienza, la buona pratica della condivisione, basti pensare al lavoro agricolo comune che svolgiamo nel Giardino della Memoria, è uno strumento importante per comunicare qualche cosa di noi che possa rivelare agli altri piccoli segni del cammino che ci siamo proposti quindici anni fa, fondando un’Associazione.
Volevamo promuovere esperienze di comunità laica all’indomani del terremoto.

La lentezza del nostro cammino non è stata un inconveniente, ma, anzi, un vantaggio, infatti conta tanto il camminare assieme e quindi il rispetto dei tempi di ognuno e noi abbiamo imparato tanto, (correvamo troppo) per prima cosa abbiamo cessato di aspettarci qualsiasi ritorno positivo dal nostro lavoro di volontari, poi, forse, ciò che abbiamo “seminato” ha dato i suoi frutti.
Già dallo scorso anno avevamo sperimentato le narrazioni sotto gli alberi volevamo che favorissero un senso di comunità e condivisione, creando uno spazio in cui le persone potevano riunirsi per ascoltare, imparare e interagire tra loro.  L’esperienza ha funzionato e abbiamo deciso di replicarla con puntualità presentando svariate iniziative.

La presentazione del libro di Giustino Parisse è stata apprezzata da molte persone e siamo stati gratificati dalla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto Giancarlo Di Vincenzo.

Presente anche il Vicesindaco di Lucoli Valter Chiappini.

Giustino Parisse e Claudio Robimarga

Il Prefetto Di Vincenzo

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AttivitàComunità

UN’ALTRO EVENTO PER IL NOSTRO SALOTTO LETTERARIO DEL GIARDINO DELLA MEMORIA

by Noi x lucoli 13 Luglio 2025

La nostra Associazione ha tra le sue finalità primarie la salvaguardia della biodiversità soprattutto attraverso la coltivazione del Giardino della Memoria del Sisma e dei suoi “frutti antichi”

Lo statuto prevede anche attività secondarie volte a valorizzare sinergie specifiche, con tutti i soggetti, privati e pubblici, per il raggiungimento dei diversi obiettivi connessi allo sviluppo del territorio di Lucoli relativamente a temi culturali di più ampio spettro. L’Associazione da tempo collabora con altre associazioni aventi le stesse finalità,  per la realizzazione di progetti ed eventi volti ad implementare gli obiettivi sovraesposti.

Con questa intenzione è nata la collaborazione con l’Associazione “L’AQUILA INCONTRA”. L’Associazione della “CULTURA IN USCITA”, cultura attiva, concepita come luogo d’incontro per costruire insieme una comprensibile e attrattiva azione popolare.

La parte superiore del Giardino della Memoria è il nostro “teatro” per parlare di arte, storia, cibi che raccontano memorie, e di tanto altro.

Il 1° Agosto la prima iniziativa della rassegna “cultura sotto gli alberi”.

Braccio da Montone in una caricatura

«E prese Fossa, prese Sanctu Sanu
In quel medesmo jorno veramente;
Poy se nne annò a campi a Bariscianu
E quattro jorni stecte, el dir non mente;
Forniti quattro jorni, per certanu
Al volere de Braccio ongiù consente;
Leporaneche in via se lly dé a lluy,
Fangianus’arrenneo al jorny duy.»

(Cantari della guerra di Braccio)

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AttivitàComunità

IN ESTATE DIAMO VITA AI NOSTRI INCONTRI CHE VOGLIONO ESSERE DEI “SALOTTI CULTURALI” ALL’ARIA APERTA

by Noi x lucoli 5 Luglio 2025

L’interesse per la cucina con le erbe spontanee, detta anche foraging, è vivo grazie alla riscoperta della tradizione e alla ricerca di sapori autentici e salutari. Questa pratica, che consiste nel raccogliere erbe, fiori e altri vegetali spontanei per uso culinario, attrae sempre più persone, sia per la sperimentazione di gusti nuovi che per il desiderio di un’alimentazione più naturale.  Non potevamo non raccogliere questo filone d’interesse perseguendo le finalità associative della valorizzazione delle tradizioni del territorio e, così ci siamo dedicati al Tiglio e ai suoi molteplici usi in cucina. La cucina con le erbe spontanee è un ritorno alle origini, alla conoscenza degli usi delle donne di un secolo fa, erbe, che erano una risorsa fondamentale per l’alimentazione. 

nella foto tutti i preparati del tiglio utilizzabili in cucina

Abbiamo capito che le foglie, i fiori ed i semi dell’albero di Tiglio  possono essere considerati come un superfood. 
Abbiamo fatto tutti insieme una bellissima esperienza sensoriale: il profumo dei fiori di tiglio ci ha rapiti e poi abbiamo degustato dei dolci e caramelle preparati con gli stessi fiori.
Abbiamo parlato della Sostenibilità dell’uso di questa risorsa naturale connessa alle attività sostenibili, che riducono l’impatto ambientale, le foglie possono essere usate come verdura.

Abbiamo fatto un’esercitazione pratica per la preparazione dello sciroppo di fiori di tiglio.

Animatrice dell’incontro Agnieszka Maciejowska, da venticinque anni in Italia, esperta di erbe spontanee e residente a Tornareccio. Per consentire la preparazione degli sciroppi durante l’evento è stato raccolto in precedenza 1 kg di fiori di tiglio … anche la preparazione ha richiesto il suo tempo viste le minuscole dimensioni di questi fiori.

Il messaggio che abbiamo voluto diffondere con l’iniziativa è questo:

LE ERBE SPONTANEE: UN PATRIMONIO DA SCOPRIRE E PROTEGGERE

L’evento è stato realizzato con il contributo della Regione Abruzzo

5 Luglio 2025 0 comment
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Agricoltori custodiI frutti antichiIl Giardino della Memoria

IL PROGETTO “ASSAPORA” REALIZZATO DAL CREA SU QUATTRO VARIETA’ DI MELE DEL GIARDINO DELLA MEMORIA GIUNGE A COMPIMENTO

by Noi x lucoli 5 Luglio 2025

Nel Giardino della Memoria di Lucoli sono coltivate  “varietà antiche” cioè delle specie di piante, coltivate con scopo alimentare, che sono state selezionate nel corso di migliaia di anni dagli agricoltori del territorio. Delle specie che, quindi, sono state coltivate per secoli e che sono poi sparite dalla produzione nell’arco degli ultimi 70 anni.  C’è una ragione se queste specie sono state coltivate per così tanto tempo. La saggezza contadina, infatti, le ha selezionate sulla base della resistenza, del gusto, dell’utilizzo, delle proprietà nutrizionali o della maturazione scalare (cioè alternata ad altre specie nell’arco dell’anno).

Come tutte le cose, le varietà antiche possono avere i loro svantaggi. Non sono generalizzabili per tutte le varietà e ce ne sono alcuni che sono considerati svantaggi soltanto dal punto di vista dell’agricoltura industriale.  In ogni caso, le criticità maggiormente evidenziate sono:

  • Dimensioni ridotte
  • Aspetto non bello (si sa che si consuma anche con gli occhi)
  • Ridotta conservabilità
  • Sapori particolari
  • Rese più basse
  • Disponibilità annuale limitata
  • Coltivabilità ristretta a specifici ambienti
  • Maturazione più lenta e/o non uniforme
  • Raccolta e/o trasformazione più laboriosa

La nostra Associazione ha messo a disposizione la raccolta di piante del Giardino per le attività di studio del Progetto ASSAPORA iniziato nel 2022 ed in fase di conclusione.

Il progetto ASSAPORA

Il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Regione Abruzzo ha  finanziato un progetto di ricerca (indicato con un’acronimo: ASSAPORA – Analisi e Strategie per la SAlvaguardia di POmacee autoctone della Regione Abruzzo), coordinato dal CREA Alimenti e Nutrizione di Roma con la partecipazione del Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia e 6 aziende agricole abruzzesi site nelle province di L’Aquila, Teramo e Pescara, tra le quali la nostra Associazione NoiXlucoli.

L’obiettivo generale del progetto era quello di contribuire alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità frutticola abruzzese, attraverso lo studio di cinque varietà locali di mela a rischio di estinzione: mela gelata, mela limoncella, mela renetta, mela rosa e mela zitella.

Il progetto ha visto la convergenza di competenze avanzate in diversi ambiti come l’agronomia, la genetica, la nutrizione e la comunicazione. La caratterizzazione agronomica consiste nella valutazione delle tecniche colturali più appropriate per la coltivazione delle mele abruzzesi oggetto di valorizzazione. La caratterizzazione morfo-fisiologica prevede periodici rilievi in campo e analisi di laboratorio volti a definire le caratteristiche organografiche e fenologiche delle piante e dei frutti. La caratterizzazione chimico-nutrizionale consiste nella determinazione di componenti di base e di molecole di interesse salutistico, come le molecole bioattive e la fibra alimentare, nonché l’analisi di composti organici volatili e altre molecole responsabili del gusto del frutto. Infine, la caratterizzazione del profilo genetico delle mele oggetto di studio ha lo scopo di evidenziare i polimorfismi e delineare un fingerprint varietà-specifico. Le informazioni ottenute dallo studio sono state parzialmente divulgate tramite un workshop in presenza e online svoltosi il 19 Giugno u.s. a Pescara al quale abbiamo partecipato. Tale approccio di collaborazione tra chi, come NoiXLucoli, custodisce le piante preservando anche l’habitat che le ospita, e chi contribuisce alla loro valorizzazione con lo studio delle peculiarità nutrizionali dei frutti vuole consentire di tramandare il patrimonio delle specie antiche alle generazioni future e auspicabilmente di riportare sui mercati il patrimonio di biodiversità melicola del nostro territorio. Stiamo organizzando un Convegno, per il mese di settembre, sui frutti locali allevati nel Giardino di Lucoli e i risultati del progetto indicato saranno illustrati ai partecipanti.

i fingerprint individuati

PER SAPERNE DI PIU’

  1. FAO, FAOSTAT https://www.fao.org/faostat/en/#home.
  2. Assomela, Associazione Italiana Produttori di mele, https://assomela.com/
  3. Sansavini Silviero e Ranalli Paolo, Manuale di orto frutticola, Edagricole, 2012
  4. Tabelle di Composizione degli Alimenti (CREA), https://www.alimentinutrizione.it/tabelle-nutrizionali/ricerca-per-alimento
  5. Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Registro Nazionale dei Fruttiferi, https://www.protezionedellepiante.it/registro-nazionale-fruttiferi/
  6. Unione Europea, Regolamento delegato (UE) N. 664/2014 della Commissione del 18 dicembre 2013, https://eur-lex.europa.eu/
  7. Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione

Si ringraziano per l’utilizzo dei lucidi:

Prof. Dr. Valerio Cristofori Ph.D.
Associate Professor
University of Tuscia
Department of Agriculture and Forest Sciences (DAFNE)
Via San Camillo de Lellis, snc
01100 Viterbo, ITALY
Dott.ssa Francesca e Valentina Melini del CREA
5 Luglio 2025 0 comment
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