Il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha rappresentato un’opportunità importante per il rilancio del nostro paese dopo la crisi economica innescata dalla pandemia. Parliamo in totale di circa 191,5 miliardi di euro dedicati a investimenti in diversi settori. Di questo ammontare, la maggior parte (122,6 miliardi di euro) sono prestiti, che il nostro paese dovrà restituire nel tempo all’Ue. Mentre la restante parte (68,9 miliardi) sono sovvenzioni.
Una quota consistente poteva essere attribuita anche a soggetti non istituzionali. Le imprese ovviamente, ma anche alle realtà operanti nel mondo del terzo settore come NoiXLucoli.
La nostra Associazione ha presentato un progetto del valore di 6.214€ (compreso il nostro cofinanziamento) di interesse del Giardino della Memoria del Sisma del 2009 di Lucoli. Volevamo qualificare in termini scientifici l’attività di coltivazione dei “frutti antichi dell’Appennino” e abbiamo avviato lo studio fenologico di venti cultivar allevate nel Giardino. Agronomi di fama nazionale si sono avvicendati nello studio delle varietà selezionate, le schede varietali sono state digitalizzate e pubblicate sul nostro sito e anche tramite i QR-Code apposti sugli alberi.
Nello sforzo di far conoscere l’attività tecnico scientifica svolta all’interno del Giardino di Lucoli è stato realizzato un filmato divulgativo.

il regista Adelmo Togliani durante le riprese per conto di “Santa Ponsa Film”

il regista Adelmo Togliani durante le riprese per conto di “Santa Ponsa Film”
L’accessibilità all’area è stata migliorata, anche per i diversamente abili, con la predisposizione di due stradelli interni.
La partecipazione al progetto TOCC si è rivelata per la nostra Associazione di grande impegno per la complessità amministrativa e di realizzazione difficile e rallentata. L’impianto burocratico risulta sovradimensionato sia per la cifra di finanziamento richiesta sia per la documentazione, spesso ripetitiva, a sostegno dei pagamenti effettuati.
Il finanziamento delle infrastrutture materiali, cioè due stradelli in terreno battuto e successivamente inerbiti, hanno richiesto complesse procedure documentarie come se fosse stato costruito un immobile. Ci sembra opportuno, a commento di questa attività da noi realizzata e ancora non finanziata, che la pubblica amministrazione debba mutare il proprio “paradigma di azione” scegliendo di lavorare a stretto contatto con il Terzo settore (anche) nella redazione dei bandi (a livello centrale) e nella scrittura dei progetti (a livello locale). Solo così, infatti, possono essere individuati al meglio gli obiettivi da porre in essere e realizzare interventi che possano avere una ricaduta effettiva sui territori.
La realizzazione degli stradelli e la protezione con mancorrente

Gli stradelli tra gli alberi

Il punto più scosceso con balaustra in legno

lo stradello in terra battuta
Lo studio fenologico di venti varietà dei “frutti antichi” allevate nel Giardino della Memoria
La predisposizione, l’attuazione e l’aggiornamento della Strategia nazionale per la Biodiversità, con la quale ci rapportiamo nel nostro lavoro associativo, richiedono un approccio multidisciplinare ed una forte condivisione e collaborazione tra i decisori politici e le Amministrazioni centrali e regionali, con il supporto del mondo accademico e scientifico, raccogliendo le istanze dei portatori di interesse, in modo da favorire lo sviluppo sociale culturale ed economico, conseguendo al tempo stesso gli obiettivi di conservazione della biodiversità.
La biodiversità e i servizi ecosistemici, nostro capitale naturale, sono conservati, valutati e, per quanto possibile, ripristinati, per il loro valore intrinseco e perché possano continuare a sostenere in modo durevole la prosperità economica e il benessere umano nonostante i profondi cambiamenti in atto a livello globale e locale.
Le invasioni di specie alloctone negli ambienti naturali, agricoli e antropizzati, costituiscono attualmente un’ulteriore emergenza ambientale visti gli effetti negativi sulla biodiversità e sui processi ecologici, i danni economici a numerose attività antropiche e le rilevanti problematiche di carattere sanitario causate da questo fenomeno. I costi imputabili agli effetti della presenza delle specie alloctone invasive (Invasive Alien Species IAS) sono spesso particolarmente elevati e derivano sia dalla necessità di mettere in campo attività di eradicazione e controllo di tali specie, sia dai danni diretti provocati all’agricoltura, alle attività di pesca, alle infrastrutture ed alla salute umana oltreché alla conservazione della biodiversità delle specie autoctone e degli habitat naturali. All’interno del Giardino della Memoria sono coltivate varietà recuperate in terreni dismessi dall’agricoltura, all’interno di conventi e fornite da portatori d’interesse interessati alla conservazione delle stesse. L’attività svolta si è inoltre, rivelata importante perchè ha interessato un ambiente montano particolarmente fragile e minacciato dai cambiamenti climatici come dimostrano le fluttuazioni del limite della neve perenne; le biocenosi di alta montagna sono caratterizzate da forti stress ecologici, nel senso che i fattori abiotici (in particolare il clima) prevalgono nettamente su quelli biotici; l’elevata biodiversità e la concentrazione di endemismi presente nella maggior parte delle biocenosi montane, nonché la loro scarsa capacita di migrazione, rendono la maggior parte delle specie appenniniche altamente vulnerabile; la riduzione della copertura nevosa, generalmente in grado di isolare il suolo dall’ambiente circostante mantenendo la temperatura prossima agli 0° C e creando un ambiente favorevole all’attività microbica, aumenta la frequenza del congelamento e dei cicli di gelo e disgelo del suolo, causando un aumento della mortalità dell’apparato radicale e della biomassa microbica.
NoiXLucoli collabora con la Regione Abruzzo ad un programma di caratterizzazione delle piante originarie dell’Appennino abruzzese ed ha convogliato all’interno del progetto TOCC i costi per lo studio di venti cultivar locali. I risultati dello studio sono stati forniti alla Regione Abruzzo.
Melo Cipolla _1_ (scheda varietale format e descrizione melo cipolla)

Pietro Massimiliano Bianco e Marco Tiberti in una delle molte fasi di analisi

la misurazione delle giovani piante
Le schede varietali elaborate sono state inserite in questo sito e trasformate in QR-Code collocati sugli alberi interessati.
C’è molto lavoro di studio ancora da realizzare caratterizzando le altre varietà da frutto che vivono nel Giardino di Lucoli, confidiamo nel sostegno degli Enti preposti per proseguire questa interessante attività di ricerca.
Ringraziamo tutti i professionisti che hanno lavorato per questo progetto e che ci hanno richiesto onorari simbolici tenendo conto degli esigui mezzi della nostra Associazione: tutti i costi sono stati anticipati da NoiXLucoli e, al momento, ancora non finanziati da Invitalia.
i QR-Code sugli alberi

gli alberi con le caratterizzazioni consultabili attraverso i QR-Code