9 ottobre 2011 la prima neve |
Renato Giardini e Donald Cushman |
Sotto la prima neve caduta ieri 9 ottobre è stata finalmente riparata la recinzione del Giardino della Memoria, danneggiata per vandalismo in agosto ed oggetto di un rovinoso incidente d’auto causato da un maturo guidatore il 29 settembre u.s..
Come sempre la solidarietà non ha confini, i pali da sostituire ci sono stati regalati da Don Cushman, apprezzato scrittore di San Francisco (USA), che ha anche lavorato con i nostri soci alle riparazioni.
Grazie! Il Giardino è di nuovo in ordine.
Scriviamo tutto questo per far capire quanto sia bello interessarsi dei progetti e dei beni comuni e come ci sarebbe invece bisogno di un maggiore interessamento locale, per fare Comunità, per amare ciò che di bello si possiede.
Gli stranieri, ma anche gli italiani di molte altre regioni, che non hanno mai visto Lucoli, hanno ben compreso questa etica aiutandoci e coinvolgendosi con passione.
Gli stranieri, ma anche gli italiani di molte altre regioni, che non hanno mai visto Lucoli, hanno ben compreso questa etica aiutandoci e coinvolgendosi con passione.
Vogliamo dedicare delle parole speciali per Renato Giardini: grande “poeta” della pietra. Le pietre per Renato hanno lo stesso fascino che avevano per Ungaretti che ci scriveva poesie bellissime intorno, colorandole di sentimenti profondi.
Renato, insieme al gatto “Accollo” (parola di slang romanesco che è stata attribuita come nome al gatto dell’Abbazia, perchè se ti aggancia ti segue ovunque affettuosamente, quindi si “accolla”) è divenuto un apprezzatissimo custode del Giardino della Memoria, per il quale sta lavorando con composizioni artistiche fatte con le pietre.
Renato, insieme al gatto “Accollo” (parola di slang romanesco che è stata attribuita come nome al gatto dell’Abbazia, perchè se ti aggancia ti segue ovunque affettuosamente, quindi si “accolla”) è divenuto un apprezzatissimo custode del Giardino della Memoria, per il quale sta lavorando con composizioni artistiche fatte con le pietre.
Renato, circonda le aiuole con pietre simmetriche e della medesima colorazione, che pone con precisione scrupolosa e che fanno pensare a dei fiori. Le sceglie attentamente in montagna, le porta e le compone artisticamente: è questo un atto di grande amore, di grande vicinananza al nostro pensiero verso le vittime del terremoto e ad un luogo speciale com’è L’Abbazia di San Giovanni Battista.
La nostra sta diventando una catena umana fatta di piccoli gesti e contributi, animati da sentimenti: Renato, insieme a Marcello, Fabrizio e a Don Nicola, hanno collocato delle nuove pietre, come delle piccole colonne e queste si sono successivamente popolate di vasi di fiori, i fiori sono accuditi da volontari silenziosi ed invisibili: il Giardino è veramente un luogo speciale!
Una delle pietre posizionate da Renato Giardini ed i fiori |
Il gatto “Accollo” nel suo giro di “guardia”, bellissimo maschio di soriano: vive con la carità di quanti lo nutrono |
“Accollo” in un momento di meditazione |