6 APRILE 2019 LE NOSTRE FOTO PER RICORDARE UNA COMMEMORAZIONE PIENA DI VITA E DI SIGNIFICATI

by Amministratore
Il fuoco delle fiammelle sotto i nomi delle vittime nella notte del 5 aprile 
La commemorazione del decennale del sisma dei soci di NoiXLucoli Onlus è stata dedicata alla bellezza ed alla speranza. 
Quella che esprime la musica eseguita da un violino del 1700, quella della natura con gli alberi dei “frutti antichi” che si vanno perdendo alla nostra conoscenza, quella dell’arte nelle forme della scultura e della poesia. Al centro del nostro stare vicini per un anniversario abbiamo messo la civiltà contadina con il nostro progetto del Giardino della Memoria che è una specie di “arca di noè” di piante antiche, che abbiamo voluto regalare ai presenti affinché non morissero nelle tradizioni culturali agricole di questi luoghi. 
Il Giardino dei Frutti Antichi di Lucoli è un progetto di speranza.
Con le foto ripercorriamo le tappe del nostro evento.

Il maestro Marcello Canci Professore nell’Accademia di Santa Cecilia a Roma ha eseguito un pezzo di J.S. Bach in Abbazia per celebrare l’anniversario. 
Canci è un musicista di livello internazionale si è esibito in importanti sale tra cui Salle Gaveau(Parigi); Wigmore Hall (Londra); Rundfunk (Berlino); RAI (Roma – Torino); Accademia Filarmonica Romana (Roma); Salle du Conservatoire (Ginevra); Coliseum (Buenos Aires); Music Halle (Amburgo). La sua discografia comprende musiche di Mozart, Beethoven, Franck, Paganini, Kreisler, Gragnani e Vella, alcune delle quali in prima esecuzione discografica. Ha composto musiche per violino solo e per due violini, tra le quali 9 duetti è membro di Giuria in Concorsi Nazionali ed Internazionali. Siamo onorati che abbia creduto in noi ed abbia voluto partecipare a questo nostro evento. Il suo violino un Pietro Guarneri del 1701 ha un suono che a tratti può ricordare quello della voce umana, il suono dell’anima, è uno strumento che emoziona con la sua potenza.
Nel Giardino della Memoria del Sisma di Lucoli c’è una pianta di Pesco dedicata ai volontari della Valle d’Aosta, questa foto illustra la reciproca gratitudine e quanto la piantagione di un albero possa racchiudere significati simbolici.

Gli alberi propagati dai “frutti antichi” del Giardino della Memoria in attesa di essere donati ai presenti.

Gli alpini del Gruppo Salvatore Tosone di Coppito  che hanno partecipato alla commemorazione e che ci sono da sempre vicini.

Il momento dell’estrazione degli alberi da donare ai convenuti. L’estrazione è stato un metodo inevitabile in quanto le piante che siamo riusciti a innestare erano solo poco più di cinquanta. Visto il gradimento dell’iniziativa ci impegneremo per il futuro a riproporla. 
La nostra Associazione ha donato un albero di Mandorlo che è stato piantato in segno di amicizia con il Comune di Valpelline dal nostro Presidente e dai due Sindaci.

Un altro momento simbolico della giornata ha riguardato l’adozione di una pianta di melo da parte della scrittrice americana Kathleen Fraser. Il Giardino della Memoria è pieno di storie: quelle delle cultivar antiche, ma anche quelle delle persone che, credendo nella nostra Associazione, hanno deciso di adottare un albero per aiutarci. Ci sono molte persone di grande cultura e la poetessa americana Kathlen Fraser è una di queste. Ha fondato l’American Poetry Archives, ha diretto il Poetry Center e insegnato all’Università statale di San Francisco dal 1972 al 1992.Dal 1983 al 1991 ha pubblicato e curato la rivista HOW (sempre), incentrata sulla scrittura innovativa di donne contemporanee. Coltiveremo il suo albero di Melo.

In ultima, ma non per importanza, mostriamo la scultura donata per il Giardino della Memoria dallo Scultore Giuseppe Palombo. 

In questa scultura l’artista ha cercato di immortalare plasticamente tre sequenze in rapida successione: ci sono infatti gli stipiti di una finestra negli attimi del crollo, tre volti di un bambino nel momento del sonno, del brusco risveglio e del dramma. E’ anche raffigurato l’urlo della madre, consapevole della tragedia che si sta consumando. Sono raffigurati elementi lignei spezzati, presenti nel centro storico di l’Aquila insieme a particolari decorativi medievali.

Il Giardino si arricchisce di arte, di testimonianze che non intendono sovrastare l’ambiente naturale ma cercano un equilibrio che esprima la massima suggestione di spiritualità.
Le parole per ringraziare Palombo possono apparire scontate ma tutti noi gli siamo enormemente grati perché contribuirà a rendere il Giardino sempre più ricco ed unico a Lucoli.
Ringraziamo tutti i partecipanti all’evento del pomeriggio del 6 aprile u.s., tutti coloro che hanno risposto al nostro invito, che ci hanno donato parole di incoraggiamento, che hanno commentato i nostri sforzi e la bellezza degli alberi del Giardino: i volontari hanno bisogno principalmente di questo.

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