GIARDINO DELLA MEMORIA DI LUCOLI IL 3 MARZO 2022 SI INIZIA CON LA POTATURA

by Amministratore

 

La primavera segna, per il frutteto, il momento della potatura o meglio, a voler dare ascolto alla saggezza popolare, questa dovrebbe iniziare quindici giorni prima dell’equinozio di primavera che cadrà il 20 marzo prossimo.

 

Forse la stagione più bella dell’anno, quella che porta con sé la rinascita e la capacità di dar nuove forme, colori e profumi ad ogni cosa. La stagione in cui sboccia la speranza.
C’è comunque un pizzico di ansia è chiaro che la potatura degli alberi del Giardino della Memoria è un momento importante e delicato pensando ai frutti estivi. 
Abbiamo imparato in undici anni che quando si parla di potatura, inevitabilmente si segue un sentiero a metà tra botanica e tradizione ed è proprio questo che gli regala un fascino particolare. Ogni anno il rito si ripete e per dieci anni lo ha “celebrato” Enzo Sebastiani ora nostro socio onorario. Lo abbiamo sempre visto prima girare intorno all’albero con occhio attento, quasi ad ascoltare silenziosamente le necessità della pianta, diverse di anno in anno. Poi, con la determinazione di chi segue un disegno prestabilito, inizia la danza a suon di forbici e seghetto. Dalla sua concentrazione, capiamo quanto sia pensato ogni suo gesto. Dal suo silenzio leggiamo l’attesa della risposta dell’albero, la conferma di aver eseguito la cosa giusta. Solo così nel tempo abbiamo percepito come ciò che è teoria diventa mestiere. Quanto abbiamo letto tutti noi sulle potature e anche ad osservare il “maestro” rimanendo vicini agli alberi, sembra tutto molto semplice. I dubbi nascono quando qualche volta si impugnano le forbici e ci si domanda da dove si inizia. 

 

 
Quest’anno il 3 marzo prossimo ci ritroveremo al Giardino della Memoria per la potatura e ancora una volta per imparare: un giorno di neo-ruralità per i nostri soci, che sarà realizzato anche per ritrovarci in questi tempi cosi solitari per la pandemia.

 

Chi ci legge sa che noi vorremmo che il Giardino della Memoria, seppur storicamente recente, fosse come un luogo ancestrale di proiezione dell’uomo contadino nel territorio e nel paesaggio. 
Un luogo materiale crocevia dell’immateriale, di quello che potremmo definire “territorio culturale materiale” appartenente alla comunità locale e aquilana visto che è dedicato alle tante vittime del sisma del 2009.
Un luogo, materiale, dove confluisce la cultura agricola dell’Appennino ricca di biodiversità con tanto bello da vedere e tanto buono da gustare. Il Giardino vuole racchiudere un patrimonio culturale immateriale fatto anche di competenze come la potatura degli alberi e deve alimentare il quotidiano dei nostri pensieri motivandoci nel ridare forza, incisività, vitalità, contemporaneità a questo vissuto storico, materiale ed etico del territorio.

 

Incontriamoci per la potatura al Giardino della Memoria che sarà vissuto come esperienza materiale, praticabile, in maniera contemporanea, ciò è molto importante per noi e per quelli che domani arriveranno a prendere il nostro posto.

 

Il Giardino della Memoria è un progetto etico, fatto di materia, di pensieri, conoscenze, sapienze, amicizie, per esso ricercate e praticate.

 

 

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