SIAMO PICCOLI MA SEMPRE “COLLEGATI” TRA NOI

by Noi x lucoli

La connessione è una parola che abusiamo parlando di social network e tecnologia, ma la sua essenza è antica e primitiva e ha a che fare con l’animo umano; è sia un bisogno che una qualità, di quelle più preziose che ci portiamo dietro da sempre: amicizia, scambio, intesa, compagnia e unione di scopo sono tutti aspetti della connessione che si genera tra le persone e le loro idee, per permetterci di vivere in modo pieno e consapevole.
L’uomo cerca la connessione perché è indispensabile per la sua evoluzione e la connessione cerca l’uomo per generarsi e diventare sempre più forte.

Noi soci siamo collegati quando facciamo il “tam tam” per irrorare le piante del Giardino che soffrono la siccità: chi è disponibile va a dare sollievo soprattutto alle piante giovani che stanno perdendo i frutti per il caldo e la poca acqua. Siamo connessi ad esempio con la giovanissima pianta del Melo cipolla che nonostante la sete ha deciso di donare alla famiglia di Federico e Francesco Dionisi, che l’ha adottata, delle belle mele (che curiamo come fossero bambini).

Melo cipolla di Federico e Francesco Dionisi

Le nostre connessioni esistono anche se non si vedono (pur con tutte le differenze delle nostre personalità) anche personalmente siamo quasi “invisibili” e notiamo lo stupore dei visitatori del Giardino, quando riescono a vederci irrorare le piante, perché finalmente si incontrano con coloro che curano quello che molti definiscono un “luogo meraviglioso”. Vedono delle persone che si prendono cura del Giardino e affermano: “è un luogo troppo ben tenuto per non essere curato con passione”.

Ci sentiamo collegati tra noi, la comunità, i visitatori, gli alberi ed i fiori del Giardino e la natura ci è maestra perché in natura tutto è collegato: questo significa che un piccolo cambiamento in una parte di questo nostro micro sistema avrà ripercussioni anche nell’altra parte, indipendentemente dalla nostra volontà o dal nostro contributo.
Come nella poesia di Walt Whitman, Tutto vale, anche ciò che è piccolo e magari non si palesa: “Credo che una foglia d’erba non sia meno di un giorno di lavoro delle stelle”.

Siamo un po’ “prigionieri” del Giardino della Memoria e per noi non ci sarebbe pace se gli alberi soffrissero, ma in questa “prigione” ideale ritroviamo la solidarietà, l’aiuto reciproco, la soddisfazione di una impresa di successo ed il contatto con la natura.

Ci bastano le parole di sostegno di tanti turisti, di chi ci chiede di iscriversi alla nostra Associazione, di chi vuole adottare gli alberi, di chi si fida di noi!

 

Gli alberi assetati

You may also like

Leave a Comment