IL PROGETTO “ASSAPORA” REALIZZATO DAL CREA SU QUATTRO VARIETA’ DI MELE DEL GIARDINO DELLA MEMORIA GIUNGE A COMPIMENTO

"Analisi e Strategie per la SAlvaguardia di POmacee autoctone della Regione Abruzzo", finanziato dai fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Regione Abruzzo Tipologia di Intervento 10.2.1 e coordinato dal Centro di Ricerca CREA Alimenti e Nutrizione di Roma

by Noi x lucoli

Mela zitella del Giardino della Memoria

La mela è uno dei frutti più coltivati al mondo, con una produzione globale che, nel 2023, ha raggiunto quasi 98 milioni di tonnellate. L’Italia è il secondo produttore europeo di mele e può vantare una notevole biodiversità con 1382 varietà iscritte nel Registro Nazionale dei Fruttiferi del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Accanto a varietà molto diffuse sul mercato e quindi sulle nostre tavole, come Golden Delicious, Red Delicious e Gala, si annoverano varietà locali, la cui coltivazione avviene in una determinata area ed è strettamente connessa con il territorio e le sue tradizioni. Negli ultimi decenni si è delineato a livello internazionale ed europeo un quadro normativo volto ad attuare misure per la tutela della biodiversità. Sono stati finanziati progetti di ricerca in cui convergono competenze in ambito agronomico, genetico e chimico nutrizionale per delineare le peculiarità delle varietà locali e ridurre il rischio di estinzione di tali risorse.

Mela renetta ruggine del Giardino della Memoria

Le mele autoctone rappresentano una risorsa importante per la biodiversità agroalimentare. Esse presentano innanzitutto una grande variabilità genetica e questo le rende spesso più resistenti alle avversità climatiche e alle malattie locali, rispetto alle varietà importate o moderne. Inoltre, le mele autoctone fanno parte della cultura e delle tradizioni delle comunità rurali. La loro coltivazione mantiene vive tecniche agricole tradizionali, metodi di trasformazione e usanze legate al consumo di questi frutti. Conservare queste risorse è fondamentale per mantenere la biodiversità e per sostenere le economie rurali.

Il progetto ASSAPORA

Il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Regione Abruzzo ha  finanziato un progetto di ricerca (indicato con un’acronimo: ASSAPORA – Analisi e Strategie per la SAlvaguardia di POmacee autoctone della Regione Abruzzo), coordinato dal CREA Alimenti e Nutrizione di Roma con la partecipazione del Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia e 6 aziende agricole abruzzesi site nelle province di L’Aquila, Teramo e Pescara, tra le quali la nostra Associazione NoiXlucoli.

L’obiettivo generale del progetto era quello di contribuire alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità frutticola abruzzese, attraverso lo studio di cinque varietà locali di mela a rischio di estinzione: mela gelata, mela limoncella, mela renetta, mela rosa e mela zitella.

Il progetto ha visto la convergenza di competenze avanzate in diversi ambiti come l’agronomia, la genetica, la nutrizione e la comunicazione. La caratterizzazione agronomica consiste nella valutazione delle tecniche colturali più appropriate per la coltivazione delle mele abruzzesi oggetto di valorizzazione. La caratterizzazione morfo-fisiologica prevede periodici rilievi in campo e analisi di laboratorio volti a definire le caratteristiche organografiche e fenologiche delle piante e dei frutti. La caratterizzazione chimico-nutrizionale consiste nella determinazione di componenti di base e di molecole di interesse salutistico, come le molecole bioattive e la fibra alimentare, nonché l’analisi di composti organici volatili e altre molecole responsabili del gusto del frutto. Infine, la caratterizzazione del profilo genetico delle mele oggetto di studio ha lo scopo di evidenziare i polimorfismi e delineare un fingerprint varietà-specifico. Le informazioni ottenute dallo studio sono state parzialmente divulgate tramite un workshop in presenza e online svoltosi il 19 Giugno u.s. a Pescara al quale abbiamo partecipato.Tale approccio di collaborazione tra chi, come NoiXLucoli, custodisce le piante preservando anche l’habitat che le ospita, e chi contribuisce alla loro valorizzazione con lo studio delle peculiarità nutrizionali dei frutti vuole consentire di tramandare il patrimonio delle specie antiche alle generazioni future e auspicabilmente di riportare sui mercati il patrimonio di biodiversità melicola del nostro territorio.

Stiamo organizzando un convegno, per il mese di settembre, sui frutti locali allevati nel Giardino di Lucoli e i risultati del progetto indicato saranno illustrati ai partecipanti.

i fingerprint individuati

Riferimenti bibliografici

  1. FAO, FAOSTAT https://www.fao.org/faostat/en/#home.
  2. Assomela, Associazione Italiana Produttori di mele, https://assomela.com/
  3. Sansavini Silviero e Ranalli Paolo, Manuale di orto frutticola, Edagricole, 2012
  4. Tabelle di Composizione degli Alimenti (CREA), https://www.alimentinutrizione.it/tabelle-nutrizionali/ricerca-per-alimento
  5. Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Registro Nazionale dei Fruttiferi, https://www.protezionedellepiante.it/registro-nazionale-fruttiferi/
  6. Unione Europea, Regolamento delegato (UE) N. 664/2014 della Commissione del 18 dicembre 2013, https://eur-lex.europa.eu/
  7. Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione

Si ringrazia per l’utilizzo dei lucidi:

Prof. Dr. Valerio Cristofori Ph.D.
Associate Professor
University of Tuscia
Department of Agriculture and Forest Sciences (DAFNE)
Via San Camillo de Lellis, snc
01100 Viterbo, ITALY

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