IL PROGETTO “ASSAPORA” REALIZZATO DAL CREA SU QUATTRO VARIETA’ DI MELE DEL GIARDINO DELLA MEMORIA GIUNGE A COMPIMENTO

"Analisi e Strategie per la SAlvaguardia di POmacee autoctone della Regione Abruzzo", finanziato dai fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Regione Abruzzo Tipologia di Intervento 10.2.1 e coordinato dal Centro di Ricerca CREA Alimenti e Nutrizione di Roma

by Noi x lucoli

Nel Giardino della Memoria di Lucoli sono coltivate  “varietà antiche” cioè delle specie di piante, coltivate con scopo alimentare, che sono state selezionate nel corso di migliaia di anni dagli agricoltori del territorio. Delle specie che, quindi, sono state coltivate per secoli e che sono poi sparite dalla produzione nell’arco degli ultimi 70 anni.  C’è una ragione se queste specie sono state coltivate per così tanto tempo. La saggezza contadina, infatti, le ha selezionate sulla base della resistenza, del gusto, dell’utilizzo, delle proprietà nutrizionali o della maturazione scalare (cioè alternata ad altre specie nell’arco dell’anno).

Come tutte le cose, le varietà antiche possono avere i loro svantaggi. Non sono generalizzabili per tutte le varietà e ce ne sono alcuni che sono considerati svantaggi soltanto dal punto di vista dell’agricoltura industriale.  In ogni caso, le criticità maggiormente evidenziate sono:

  • Dimensioni ridotte
  • Aspetto non bello (si sa che si consuma anche con gli occhi)
  • Ridotta conservabilità
  • Sapori particolari
  • Rese più basse
  • Disponibilità annuale limitata
  • Coltivabilità ristretta a specifici ambienti
  • Maturazione più lenta e/o non uniforme
  • Raccolta e/o trasformazione più laboriosa

La nostra Associazione ha messo a disposizione la raccolta di piante del Giardino per le attività di studio del Progetto ASSAPORA iniziato nel 2022 ed in fase di conclusione.

Il progetto ASSAPORA

Il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Regione Abruzzo ha  finanziato un progetto di ricerca (indicato con un’acronimo: ASSAPORA – Analisi e Strategie per la SAlvaguardia di POmacee autoctone della Regione Abruzzo), coordinato dal CREA Alimenti e Nutrizione di Roma con la partecipazione del Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia e 6 aziende agricole abruzzesi site nelle province di L’Aquila, Teramo e Pescara, tra le quali la nostra Associazione NoiXlucoli.

L’obiettivo generale del progetto era quello di contribuire alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità frutticola abruzzese, attraverso lo studio di cinque varietà locali di mela a rischio di estinzione: mela gelata, mela limoncella, mela renetta, mela rosa e mela zitella.

Il progetto ha visto la convergenza di competenze avanzate in diversi ambiti come l’agronomia, la genetica, la nutrizione e la comunicazione. La caratterizzazione agronomica consiste nella valutazione delle tecniche colturali più appropriate per la coltivazione delle mele abruzzesi oggetto di valorizzazione. La caratterizzazione morfo-fisiologica prevede periodici rilievi in campo e analisi di laboratorio volti a definire le caratteristiche organografiche e fenologiche delle piante e dei frutti. La caratterizzazione chimico-nutrizionale consiste nella determinazione di componenti di base e di molecole di interesse salutistico, come le molecole bioattive e la fibra alimentare, nonché l’analisi di composti organici volatili e altre molecole responsabili del gusto del frutto. Infine, la caratterizzazione del profilo genetico delle mele oggetto di studio ha lo scopo di evidenziare i polimorfismi e delineare un fingerprint varietà-specifico. Le informazioni ottenute dallo studio sono state parzialmente divulgate tramite un workshop in presenza e online svoltosi il 19 Giugno u.s. a Pescara al quale abbiamo partecipato. Tale approccio di collaborazione tra chi, come NoiXLucoli, custodisce le piante preservando anche l’habitat che le ospita, e chi contribuisce alla loro valorizzazione con lo studio delle peculiarità nutrizionali dei frutti vuole consentire di tramandare il patrimonio delle specie antiche alle generazioni future e auspicabilmente di riportare sui mercati il patrimonio di biodiversità melicola del nostro territorio. Stiamo organizzando un Convegno, per il mese di settembre, sui frutti locali allevati nel Giardino di Lucoli e i risultati del progetto indicato saranno illustrati ai partecipanti.

i fingerprint individuati

PER SAPERNE DI PIU’

  1. FAO, FAOSTAT https://www.fao.org/faostat/en/#home.
  2. Assomela, Associazione Italiana Produttori di mele, https://assomela.com/
  3. Sansavini Silviero e Ranalli Paolo, Manuale di orto frutticola, Edagricole, 2012
  4. Tabelle di Composizione degli Alimenti (CREA), https://www.alimentinutrizione.it/tabelle-nutrizionali/ricerca-per-alimento
  5. Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Registro Nazionale dei Fruttiferi, https://www.protezionedellepiante.it/registro-nazionale-fruttiferi/
  6. Unione Europea, Regolamento delegato (UE) N. 664/2014 della Commissione del 18 dicembre 2013, https://eur-lex.europa.eu/
  7. Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione

Si ringraziano per l’utilizzo dei lucidi:

Prof. Dr. Valerio Cristofori Ph.D.
Associate Professor
University of Tuscia
Department of Agriculture and Forest Sciences (DAFNE)
Via San Camillo de Lellis, snc
01100 Viterbo, ITALY
Dott.ssa Francesca e Valentina Melini del CREA

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