LE PIANTE DEL GIARDINO DELLA MEMORIA: L’Origano

by Amministratore
fiore
differenti varietà di origano
foglie

L’origano è una pianta è erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, genere Originum, cresce spontanea fino ad un’altitudine di 2000 metri circa; la parola origano trae la sua origine da due parole greche: “oros” il cui significato letterale è montagna e “ganos” che invece significa splendore. Deduciamo quindi che la parola origano può essere tradotta con “splendore della montagna“, pensando anche al decoro che questa pianta porta con i suoi fiori colorati all’aspetto delle zone montagnose. Per crescere bene e dare il meglio di se, questa pianta ha bisogno di svilupparsi in zone soleggiate, calde e areate; se coltivato in zone ombreggiate e fresche si avrà una diminuzione della quantità e delle proprietà dell’olio essenziale. E’ risaputo che il miglior origano è quello che cresce in prossimità delle zone marine.
Erba delle Labiate, con fusti eretti, fiori piccoli di colore roseo, foglie ovate, frutto ad achenio (frutto che, giunto a maturità, non si apre da sé per lasciare uscire l’unico seme che contiene). Cresce nei luoghi selvatici, fiorisce in estate, viene usata come condimento di cibi.
Oggi le parti più utilizzate dalla medicina naturale sono sia le infiorescenze raccolte in estate che le foglie.
L’olio essenziale di origano, dal profumo penetrante, contiene timolo e carvacrolo dall’azione sedativa, antispastica e carminativa; flavonoidi e acido ursolico dalle proprietà antireumatiche. L’origano è anche un potente antisettico: evita la proliferazione batterica e conserva meglio i cibi.

L’origano presenta diverse proprietà terapeutiche tra le quali, le più significative sono quelle analgesiche, antisettiche, coadiuvanti nel processo digestivo, calmante per la tosse, attenuante per i dolori intestinali.

E’ recente la notizia, stando a studi condotti da ricercatori svizzeri e tedeschi, che una sostanza contenuta nell’origano, il beta-cariofillene, ha la capacità di curare le infiammazioni. L’olio essenziale di origano si ricava dalle foglie della pianta e rappresenta una buona alternativa al trattamento medicinale nei confronti di alcune infezioni batteriche; ricercatori americani hanno dimostrato che l’olio essenziale è in grado di ridurre le infezioni allo stesso modo degli antibiotici. Allo stesso tempo è confermata la sua attività benefica nei confronti dei parassiti intestinali e anche del fungo Candida albicans. Significativa la sua azione calmante nei confronti degli attacchi di tosse con conseguente eliminazione del catarro. Usato per via interna, l’origano combatte la cattiva digestione di origine nervosa, spasmi o coliche dell’apparato digerente, elimina i gas intestinali; per uso esterno (inalazioni o impacchi) calma la tosse secca e la laringite. In caso di reumatismi qualche goccia di essenza pura versata in un olio naturale allevia la parte dolente semplicemente massaggiando.
La pianta dell’origano può raggiungere i 70/80 centimetri di altezza, ha foglie ovali leggermente dentellate e i suoi fiori sono raggruppati in pannocchie di un gradevole colore bianco rosa; il suo frutto invece si presenta sotto forma di una capsula di colore scuro.
Le principali sostanze che compongono l’origano sono rappresentate da: grassi, carboidrati, fibre zuccheri, proteine, acqua; tra i minerali presenti nell’origano troviamo il potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, ferro e zinco.
L’origano può rappresentare un efficace rimedio per il torcicollo; se si applica un mazzetto di fiori appena colto e riscaldato sulla parte dolorante del collo si noteranno i primi benefici entro breve tempo.
A differenza di quanto accade per altre piante come ad esempio l’aglio, il prezzemolo il timo etc., l’origano, con l’essiccazione, aumenta il proprio aroma caratteristico.
In natura ne esistono circa 50 specie, quella piantumata nel Giardino della Memoria è quella dell’ Origanum Vulgare. Nel Giardino è piantato sulla muraglia nella parte sinistra subito dopo il Timo.

CURIOSITA’

L’origano costituisce anche un buon metodo per tenere le formiche alla larga; basta cospargerlo nei luoghi frequentati e ricordarsi di sostituirlo spesso. Oltre alle formiche risulta sgradito a numerosi altri parassiti per cui potrebbe essere coltivato assieme ad altre piante che viceversa sono molto più sensibili.
E’ anche chiamato “erba acciuga” o “acciughero” in quanto è molto usato per aromatizzare le acciughe

Nell’antica Grecia si era soliti “agghindare” gli sposi con corone di origano a testimonianza del fatto che esso era ritenuto simbolo di prosperità e felicità.

Secondo una antica leggenda la scoperta delle proprietà terapeutiche di questa spezia si deve alla cicogna che usava cibarsene dopo aver ingerito cibi tossici.

L’ORIGANO IN CUCINA

torta salata all’origano con ricotta e mozzarella

1.Pasta: sciogliete il lievito in una tazza di acqua tiepida con 1 cucchiaino di zucchero e tre cucchiai di farina 0. Coprite la tazza e lasciate riposare per 20 minuti.

2.Preparate la pasta con le farine e il lievito sciolto aggiungendo acqua fino ad ottenere un impasto molto morbido. Salate alla fine della lavorazione. Lavorate la pasta a lungo e lasciatela lievitare coperta fino al raddoppio del volume (60/80 minuti circa).
3.Farcia: lavorate a crema la ricotta con la panna. Salate e aromatizzate con tre giri di Pepe nero.
4.Trascorso il tempo della lievitazione, rilavorate la pasta aggiungendo due cucchiaini di Origano.
5.Stendete la metà della pasta e rivestite una teglia unta. Allargate sulla pasta il prosciutto crudo, poi spalmate la ricotta dopo aver aggiunto la mozzarella a cubetti.
6.Ricoprite ancora con il crudo rimasto.
7.Stendete la pasta all’origano rimasta e ricoprite la focaccia, sigillando i bordi.
8.Lasciatela riposare in luogo caldo per 30 minuti prima di infornare a 190° per 60 minuti. Una volta pronta aggiungervi una spolverata di Origano per servire.

Tratto in parte dal sito http://www.elicriso.it

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