LE PIANTE DEL GIARDINO DELLA MEMORIA: L’Agrifoglio

by Amministratore
antica scheda botanica

cespuglio di agrifoglio Ilex

L’Agrifoglio: grande arbusto o piccolo albero, alto fino a 8-10 metri, a crescita abbastanza lenta, originario dell’Europa e dell’Asia; ha portamento eretto, e sviluppa una folta chioma di forma ovale o piramidale, a volte anche disordinata. Il fogliame sempreverde è di colore verde brillate e di forma ovale; è cuoioso e ceroso, le giovani foglie hanno margine munito di spine aguzze, mentre le foglie più vecchie hanno margine intero e privo di spine. Si tratta di una pianta dioica, gli esemplari femminili producono piccoli fiori bianchi, a quattro petali, seguiti in estate-autunno, da piccole bacche rosse, che rimangono sulla pianta anche durante tutto l’arco dell’anno. Arbusto molto apprezzato in tutta Europa, viene particolarmente utilizzato per le decorazioni Natalizie. Esistono varietà particolarmente decorative, con fogliame bruno-violaceo, o variegato di bianco o di giallo. La famiglia: Aquifoliacee. Sono295  le specie che lo compongono.
L’origine: America meridionale e altre zone temperate, a esclusione dell’Africa e dell’Australia dove si trovano raramente esemplari di Ilex; in Europa è spontaneo l’I. aequifolium.
I frutti assai decorativi, con forma simile a una bacca e in varie tonalità di rosso; assumono la colorazione rossa verso l’autunno e si mantengono inalterati sulla pianta per quasi tutto l’inverno; si conservano a lungo anche sui rami recisi.
Agrifoglio Ilex
Nel Giardino della Memoria abbiamo piantumato l’Agrifoglio Ilex.
I frutti, drupe di colore rosso rubino, chiamate anche bacche sono presenti solo negli esemplari femminili. I rossi frutti, velenosi per l’uomo, sono cibo ricercato ed appetito dagli uccelli.
Contengono un glicoside e diversi alcaloidi che li rendono pericolosamente purgativi ed emetici.
È quasi superfluo ricordare che sono pericolosi soprattutto per i bambini che vengono inevitabilmente attirati dal colore rosso vivo.
Fioritura: l’agrifoglio fiorisce nella tarda primavera; i suoi fiori profumati sono di colore grigio tenue
UTILIZZO
Il legno viene usato per lavori artigianali
Le foglie servono per preparare tisane che aiutano a combattere l’influenza, il raffreddore e i reumatismi.Contiene saponine, la xantina teobromina e un pigmento giallo, l’ilexantina. Oggigiorno l’agrifoglio viene usato raramente in fitoterapia per via della sua tossicità, ma presenta proprietà diuretiche, febbrifughe e lassative. Ha inoltre un effetto simile a quello della serotonina.
Il decotto delle giovani radici raccolte in autunno è diuretico
Il decotto e il vino medicato della corteccia raccolta in qualunque periodo dell’anno vantano proprietà febbrifughe
L’infuso delle foglie raccolte prima della fioritura e fatte essiccare all’ombra ha proprietà calmanti, febbrifughe e curative dell’itterizia, contiene tra le altre sostanze la ilicina.
I frutti raccolti a maturazione da ottobre a dicembre e fatti essiccare al calore hanno azione purgativa.
Le radici hanno proprietà diuretiche
CURIOSITA’
In antichità l’agrifoglio veniva utilizzata come pianta-amuleto “scacciaguai” che teneva lontano dalla casa gli spiriti maligni, era consigliabile quindi piantarla vicino all’ingresso dell’abitazione. Facendo tesoro di questa antica credenza ed in modo scaramantico …….abbiamo collocato le piante di Agrifoglio nella parte destra del Giardino della Memoria vicino a due delle entrate.
Gli antichi Romani ritenevano i rametti di agrifoglio dei veri e propri talismani e usavano piantare questa pianta spinosa nelle vicinanze delle abitazioni per assicurarsi buona fortuna e prosperità.
Nei paesi a nord delle Alpi ed anche in Gran Bretagna i contadini solevano appendere rametti di agrifoglio in casa ma anche nelle stalle per allontanare la malasorte e per assicurarsi una ricca produzione di bestiame.
In antichità vi era anche la tradizione di proteggere la carne salata dall’attacco dei topi con l’aiuto proprio delle foglie spinose e coriacee dell’agrifoglio che per questo era conosciuto anche con il nome di pungitopo maggiore. Anche l’usanza di decorare la casa con ramoscelli di pungitopo e di agrifoglio è una delle più antiche e gioiose tradizioni natalizie. Si credeva che le foglie acuminate e pungenti come armi di difesa avessero il potere di scacciare gli spiriti maligni. Oggi si tiene volentieri in casa un ramo di agrifoglio; il fatto che sia una pianta sempreverde, é promessa di vita perenne e le sue bacche rosse esprimono gioia ed esultanza. Perciò l’agrifoglio si accompagna bene alla letizia che circonda la nascita di Gesù, alle campane festose, alle risa dei bambini, alle melodie. I rami di agrifoglio hanno una loro storia. I romani usavano regalarlo agli sposi novelli in segno di augurio e di simpatia. Quando invasero la Britannia, essi stupirono di notare che l’agrifoglio era considerato pianta sacra. I Druidi, sacerdoti di quel paese, credevano che l’agrifoglio proteggesse dai disagi dell’inverno e che un grosso ramo di questa pianta, scagliato contro una belva in procinto di assalire l’uomo, avesse il potere di ammansirla, così come aveva il potere di rendere docile un cane rabbioso.
Abbiamo piantumato l’AGRIFOGLIO perchè è una pianta PROTETTA: ne è assolutamente vietata la raccolta. Nel nostro intento di preservare le essenze autoctone in via di estinzione ed anche altre piante rare abbiamo voluto dare uno spazio anche a questo arbusto bellissimo.
PENSANDO ALL’AGRIFOGLIO IN CUCINA MA NON UTILIZZANDOLO….Si tratta di un piatto natalizio decorato con l’immagine dell’Agrifoglio
Ingredienti per decorare/disegnare:
spinaci cotti per fare i contorni
piselli cotti e frullati per colorare le foglie
3 pomodorini pachini per fare le drupe globose rosse
Ingredienti per la ricetta (a piacere):
spaghetti
spinaci
piselli
insalata mista (contenente tra i vari ingredienti, anche il radicchius orribilus o olive nere e verdi
panna
vino bianco
olio
peperoncino
sale
cipolla
Procedimento:
Cuocete gli spinaci. A metà cottura unite i piselli (anche frullati). A parte rosolate la cipolla col peperoncino, e appassite l’insalata mista insieme al vino bianco. Cuocete anche gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli ed amalgamateli al composto unendo anche la panna e le olive. Servite caldo con un filo d’olio a crudo.

In parte tratto da: http://www.botanicaonline.it/

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