LE PIANTE DEL GIARDINO DELLA MEMORIA: Il Bosso

by Amministratore
antica scheda botanica del Bosso

Tipica forma della pianta realizzata nei giardini

BOSSO (Buxus sempervirens) della famiglia delle Buxacee.

Nel Giardino della Memoria è stato posto al lato interno della recinzione, parte inferiore, che delimita il perimetro dell’area.

Caratteristiche morfologiche:
Arbusto di 1 – 5 m, sempreverde.
Rami giovani giallastri, opposti, quadrangolari.

Foglie: opposte, coriacee, piccole (lunghe 20 – 25 mm), ovali, di colore verde scuro e lucente sulla faccia supenore.
Fiori maschili e femminili distinti ma sulla stessa pianta, piccoli e verdastri, in infiorescenze all’ascella delle foglie, quelle maschili a circondare le femminili.

Frutti: capsule sessii, a 3 logge e 3 corni, verdi poi brune; semi neri e lucenti.
CARATTERISTICHE BIOLOGICHE
Longevità: 100- 600 anni.
Fioritura: da mano ad aprile.
Impollinazione entomofila.
Specie di mezzombra, tollera l’ombreggiamento totale.
Specie termofila e xerofila.
Si trova su suoli variabili come tessitura ma superficiali (anche su calcarei compatti e pietrale), anche molto aridi.
USI E PROPRIETA’ DELLA PIANTA

Il legno, duro, compatto e di grana fine si usa in ebanisteria, per strumenti musicali, scatole e pezzi di macchine. Le foglie sono amare per la presenza di un alcaloide (la Bossina) e altri principi ad azione purgativa. Si utilizza anche contro l’epilessia ed ha proprietà emetiche sudorifere ed atifebbrili.

PROPRIETA’ FARMACEUTICHE

Diuretiche, depurative, febbrifughe, sudorifere. (Droga usata: corteccia dei rami e foglie). La pianta è tossica, le foglie in particolare. Principi attivi: buxina, busseina, bussimidina, può provocare dermatite da contatto.

CURIOSITA’

Il bosso (Buxus spp.) è noto, soprattutto, come specie da siepe caratterizzata dalle foglie lucide di colore verde brillante, che si rinnovano costantemente, e che può venire sagomata nei modi più diversi.
E’ una pianta di antichissime origini, deve la sua fama alla sua caratteristica di essere un sempreverde dotato di lentissimo accrescimento e di risultare, quindi, adatto all’impiego nell’ars topiaria (sculture con le piante). In Grecia era sacro ad Ade, che proteggeva in particolar modo le piante sempreverdi, emblemi della Vita che continuava negli “inferi” dell’inverno; per questo motivo simboleggiava la perpetua Riviviscenza della natura e, in senso più ampio, l’Eternità.Oltre che per il suo valore ornamentale nei giardini il bosso è stato utilizzato con molti altri scopi. Il suo impiego per le realizzazioni artigianali è storicamente comprovato ed è dovuto al fatto che si tratta di un legno molto duro e resistente. L’etimologia stessa della parola Buxus ne è la dimostrazione: si tratta, infatti, di un termine latino a sua volta derivante dal vocabolo greco pyksos che si considera affine a pyx, “pugno chiuso”, e a pyknos, “stretto, serrato”, con riferimento al legno durissimo e liscio, con il quale un tempo si fabbricavano le tavolette da scrittura e le pissidi, cioè coppe per la conservazione delle ostie consacrate.
Attualmente sono in corso numerose ricerche per l’estrazione di alcaloidi che potrebbero venire utilizzati nella lotta all’HIV.
Ha una crescita lenta ed è una pianta molto robusta, il suo significato (sapete che ogni fiore o pianta ne ha uno) è legato all’eternità, abbiamo scelto questa pianta, nell’intreccio di significati botanici, storici e di cultura popolare legati alla botanica, perchè ben rappresentava il senso del rispetto duraturo che volevamo diffondere per le vittime del terremoto del 2009.
In parte tratto da: http://www.verdeblog/; www.pollicegree.com

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