LE PIANTE DEL GIARDINO DELLA MEMORIA: Il Cotoneaster

by Amministratore

CARATTERISTICHE

Cotonastro -Cotoneaster Salicifolius “Repens”. Il nome del genere deriva dal latino ed ha significato di “Falso cotogno”, in realtà i frutti sono più simili a quelli del Biancospino che a quelli del Melo cotogno; il nome potrebbe anche essere riferito alle foglie cotonose inferiormente.
Questo genere di pianta, di grande effetto decorativo, annovera molti arbusti utilizzati a scopo ornamentale nei giardini. Il genere Cotoneaster (conosciuto anche con il nome volgare di cotognastro) comprende arbusti della famiglia delle Rosacee, con piccoli frutti simili a mele.
Il genere Cotoneaster è spontaneo in Europa, Asia e Nordafrica, con forte diversificazione di specie soprattutto in Cina e nella regione dell’Himalaia. La Cina è il loro regno. Così hanno voluto gli imperscrutabili disegni della natura, che però si è dimostrata generosa con la Cina, facendola diventare il vero regno di queste piante. Sotto il profilo scientifico, la denominazione Cotoneaster nacque nella seconda metà del Settecento, ma fu solo con il botanico e farmacista svizzero-tedesco Friedrich Ehrhart (1742-75), discepolo di Linneo, che essa venne definitivamente assegnata alle nostre piante. Il significato del nome latino con ogni probabilità si riferisce alla somiglianza che molte di queste specie hanno con il melo cotogno – il cotoneum di Plinio. Il Pyracantha è spesso associato al Cotoneaster, dai meno esperti: per differenziare i due generi è sufficiente osservare che il primo è dotato sempre di spine, mentre il secondo ne è del tutto privo.
Il genere Cotoneaster è inserito nella famiglia delle Rosacee. Comprende, secondo gli autori, da 70 a 300 specie. Esistono varietà decidue e specie sempreverdi dal portamento eretto, ricadente o strisciante. I fusti esili e semilegnosi sono ricoperti da piccole foglie di colore verde brillante che in alcune varietà, in autunno, virano verso il rosso. I fiori, bianchi o rosati, che sbocciano copiosi dalla tarda primavera fino all’ estate vengono sostituiti in autunno da piccole bacche rosse di forma ovoidale.
VARIETA’
Cotoneaster Salicifolia: un arbusto sempreverde con fiori bianchi e bacche rosse, ideale per siepi.
Cotoneaster Bullatus: arbusto a foglie caduche di colore verde scuro, fiori rosati e bacche rosso vivo.
Cotoneaster Horizzontalis: arbusto a foglie caduche con fiori rosa, foglie di colore di colore rosso in autunno e bacche rosse, ideale per giardini rocciosi e per tappezzare muretti. Quest’ultima specie è stata piantumata nel Giardino ai margini della bordura di recinzione. In primavera i cotoneaster si ricoprono di fiori bianchi molto visitati dalle api e ricchi di nettare, che in autunno si trasformano in piccoli pomi rossi o aranciati, molto decorativi e appetiti dagli uccelli durante la stagione fredda. I frutti del cotoneaster e della pyracantha sono minuscole mele, da sapore dolciastro, che un tempo venivano utilizzati per l’alimentazione umana; rimangono sulla pianta per tutto l’inverno, donando al giardino un tocco di colore.
La pianta contiene, nei frutti o nei semi, un principio attivo tossico la amigdalina, che per azione enziamtica nel tubo digerente libera  l’acido cianidrico. L’amigdalina è presente nella parte carnosa dei frutti dei Cotoneaster ssp. e nei semi, ad esempio, dei generi Prunus e Sorbus. L’amigdalina, D(-)-mandelonitrile-beta-D-gentiobioside, altrimenti nota come vitamina B17, è un glicoside contenuto nei semi di diverse Rosacee, in gran quantità nelle mandorle amare, In particolar modo, l’amigdalina è un glucoside cianogenico, ovvero capace di liberare acido cianidrico. L’amigdalina viene commercializzata sotto il nome improprio di vitamina B17, pur non essendo una vitamina. La carenza di questa sostanza non causa infatti alcun quadro patologico.
Questa pianta è stata inserita nel giardino secondo le logiche del birdgarden che è la pratica di organizzare il giardino in modo da favorire la biodiversità. Si inseriscono piante e si realizzano ambienti diversi in modo da favorire di conseguenza la diversità di animali. La ricchezza di biodiversità è tipica di un ambiente sano, favorisce l’equilibrio dell’ ecosistema. Il Giardino della Memoria è stato concepito per essere accogliente per gli uccelli  questo criterio si fonda su due cose fondamentali: il rispetto per tutti gli esseri viventi considerando anche la piu’ piccola forma di vita come un piccolo miracolo che merita massima considerazione e sull’idea di favorire al massimo la biodiversità degli animali e delle piante cercando di creare piu’ varietà di ambienti possibili cosi’ che ogni eventuale intervento per la difesa del Giardino dalle malattie e dai parassiti sia ridotto al minimo indispensabile e solo con metodi naturali.
Per favorire la presenza degli uccelli e godere della loro presenza abbiamo inserito i cibi naturali disponibili ovvero abbiamo piantato arbusti che producono bacche e alberi da frutta in modo che ci potesse essere sempre qualcosa a disposizione per alimentarsi. Per gli uccelli insettivori le muraglie dei terrazzamenti del Giardino della Memoria, piene di fessure, sono una ricchezza nella ricerca degli insetti anche sotto la corteccia delle Querce che delimitano l’area (tra le specie: rampichino e picchio muratore).
Picchio
Ingrandimento delle bacche
Ci auguriamo che i numerosi cacciatori lucolani dimostrino sensibilità verso questo luogo della Memoria dedicato alle vittime del sisma del 2009 soprattutto non uccidendo i possibili visitatori alati che vi trovano ristoro.
In parte tratto da: www.giardini.biz; www.giardinaggio.it

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