PENSIERI PER LA PASQUA 2014

by Amministratore


Ci è piaciuto un articolo di Mauro Meruzzi scritto sulla rivista “benecomune.net” e ne riportiamo alcuni pensieri per porgere ai nostri lettori gli auguri di Pasqua.

Gesù risorto non viene riconosciuto subito perché è molto più di uno che ritorna in vita, è colui che apre le porte del futuro. Celebrare oggi la morte e la risurrezione di Gesù vuol dire rendersi disponibili a nuove possibilità, aprire nuove frontiere, abbattere muri. Entrare in un mondo rinnovato.
Come tutti ricordiamo la celebrazione della morte e risurrezione di Gesù congiunge i significati della vicenda di Cristo, della Pasqua di Israele, e delle feste ancestrali che sono all’origine di questa tradizione. Cosa dice tutto questo a noi contemporanei? 
Cosa possono dire in merito alla Pasqua i soci di NoiXLucoli Onlus che donano il loro tempo libero al bellissimo territorio di Lucoli?
La storia ci insegna che all’origine delle tappe tramandate della Pasqua ci sono vari eventi:
1) Vi è la fusione di una festa agricola (azzimi) e di una festa pastorale (immolazione degli agnelli). Il loro comune denominatore è il significato simbolico della primavera. La Pasqua, infatti, viene celebrata il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. È la vittoria della luce sulle tenebre, della vita sulla morte, dell’estate sull’inverno, del dinamismo sulla stasi. Il pane azzimo, inoltre, interrompendo il ciclo del lievito, proclama che il passato, in quanto forza limitante, non ha più presa su di noi, il futuro è possibile. 
2) Vi è la Pasqua di Israele, che come celebrazione, nasce dall’intuizione che le feste annuali della primavera possono fornire la base per fare memoria dell’intervento decisivo del Dio di Israele nella storia: l’esodo. Da ciò emergono due elementi. Il primo è il concetto di memoriale: nella celebrazione del rito diveniamo contemporanei di coloro che hanno esperimentato l’evento, e, d’altra parte, l’evento di salvezza diventa attivo anche per noi contemporanei. Il secondo elemento è il banchetto celebrato in famiglia. L’uomo libero è colui che si riconosce figlio, e dunque fratello, sposo, padre e madre. 
3) Vi sono i Vangeli Sinottici dove Gesù istituisce l’eucaristia durante la celebrazione di una cena pasquale ebraica. In questo modo si afferma che i significati visti sopra trovano il loro compimento in Gesù. Con l’eucaristia, inoltre, Gesù ci donò un rito mediante il quale possiamo entrare in comunione con lui, la sua vita, la sua passione, morte e risurrezione. 
Quindi ancora oggi celebrare la morte e la risurrezione di Gesù vuol dire rendersi disponibili a nuove possibilità. 
Significa sperare di poter aprire nuove frontiere, di poter spalancare porte trovate chiuse, sperare di poter abbattere muri, di sciogliere i nodi dei rancori, delle chiusure, delle ripicche, dei pregiudizi.
Significa sperare che quello che è stato impossibile in passato si realizzi per buona volontà di tutti.
Questo è l’augurio che i soci di NoiXLucoli Onlus, porgono per la Santa Pasqua 2014 alla Comunità intera di Lucoli ed ai lettori di questo Blog.

Credits: http://www.benecomune.net/articolo.php?notizia=1668

You may also like

1 comment

Anonimo 22 Aprile 2014 - 15:09

ORA CHE SO CHE LA PASQUA DERIVA DA RITI AGRARI MI PIACE MOLTO DI PIU'
BETI PIOTTO

Reply

Leave a Comment