ESEMPI DI BIODIVERSITA’ NELL’ALTOPIANO DI CAMPO FELICE: LA SEDUM NEVADENSE. The Sedum sp. was found in Campo Felice.

by Amministratore
La Sedum nevadense è una pianta del Mediterraneo occidentale, recentemente rinvenuta a Campo Felice, nuova per l’Italia e per l’Europa sud orientale (Minutillo F., Tondi G. & Conti F., 2009 – Sedum nevadense (Crassulaceae), new for the Italian flora. Fl. Medit. 19: 115-117.)

Sedum Nevadense

La specie botanica, è presente ma comunque rarissima, solo in Spagna e Nord Africa.
ALCUNE TAPPE DI UN’OSSERVAZIONE ATTENTA
Questa piccola e fragile entità botanica, è stata monitorata sull’altopiano di Campo Felice dal 2009 fino ad oggi. 
E’ stata individuata nell’area est dell’altopiano, nella zona mediamente più umida, preferisce infatti le zolle fangose, con poca vegetazione concorrenziale. La colonia, nel 2009, aveva una estensione di ca 1.000 mq ed una buona densità di individui disposti in gruppi più o meno estesi. Nel 2010 c’è stato un regresso per motivi che non conosciamo, ma comunque le piante e fiori erano presenti e diffusi. In maniera minore di ca il 70%.

Foto di Rossano Soldati

Nel 2011 e 2012, la riduzione dell’area e degli individui, si è rivelata molto più drastica: sono stati osservati solo pochissimi individui decentrati rispetto alla colonia originale.
Il 2013, è stato un anno sorprendente. Potrebbe aver influito la stagione fortemente umida: la colonia, ha avuto una crescita esponenziale sia come allargamento dell’area passando da ca 1.000 mq a 10/12 ha. L’area è rimasta concentrata nel raggio di quella originale allargandosi di 300/400 ml. E’ presente sotto la costa di monte Cefalone, nella parte mediamente umida. 
Ha interessato in pochi casi zone mediamente aride, risalendo di pochi metri altitudinali, la scarpa del Cefalone. Nessun individuo è stato osservato nelle zone particolarmente umide. Nessun individuo è mai stato rinvenuto al di fuori dell’area originale e nel lato sud della strada che taglia l’altopiano. 
La concentrazione delle piantucole, è stata simile a quella dell’anno 2009. Nessuna area è risultata particolarmente densa. La fioritura è da considerare buona. 

Foto di Rossano Soldati

Gli habitat sono risultati sempre uguali, privi di vegetazione o comunque con erba rada. 
Foto di Rossano Soldati
La forte gelata tardiva di quest’anno, ha toccato il periodo di germinazione, essendo stati osservati alcuni individui già prima della gelata di fine giugno che ha toccato punte di -7°/-10°. 
Le ulteriori minacce, oltre quelle climatiche, che potrebbero colpire la specie, già rilevate, potrebbero essere determinate dalla forte concentrazione del carico di bestiame al pascolo che, dovrebbe essere ridotto di almeno il 50%. 
C’è poi il possibile inquinamento proveniente dagli autoveicoli legati allo sport sciistico che nelle giornate di punta originano una coltre nebbiosa proprio nell’area popolata dal Sedum e da altre specie a rischio. 
Uno dei forti pericoli, potrebbe essere rappresentato dal nuovo lago nivale che nel 2013 ha coperto per alcuni mesi, un’area di 16 ha, fino a lambire l’area interessata dal Sedum e da altre specie molto rare come Artemisia atrata e la Klasea lycopifolia.

Lago nivale – Foto di Rossano Soldati

Il Parco Velino Sirente ed i lavori della galleria hanno forti responsabilità sulla modificazione idrogeologica di questo delicatissimo habitat. La carenza o mancanza del procedimento VIA. È il fattore maggiormente responsabile di questa grave modificazione ambientale. 

In linea generale, riteniamo che il Sedum nevadense, sia in assoluto la specie maggiormente a rischio di estinzione su tutto l’altopiano e quindi dall’Italia intera. 
Un monito va presentato alle Istituzioni ed alle Amministrazioni locali, affinchè tutelino a sufficienza queste aree di estremo interesse scientifico e naturalistico contrastando la speculazione turistica o affaristica elaborando con maggiore professionalità e senso etico le valutazioni di impatto ambientale.
Il parcheggio di Campo Felice situato nelle vicinanze delle aree umide e popolato nei mesi invernali da molte auto
Foto di Rossano Soldati
 
SEDUM NEVADENSE DETAIL

During a floristic excursion carried out in Abruzzo (central Italy) a Sedum sp. was found in Campo Felice.
Campo Felice, Lucoli (L’Aquila), depressioni umide con Sesleria uliginosa, 1528 m a.s.l., 42°13’26’’ N 13°26’50’’ E, 12.06.2009, F. Conti (APP!); ibidem, 26.06.2009, R. Soldati (APP!)
According to literature data and on the basis of the comparative morphological analysis of herbarium specimens (MA, SALA, APP) it has been identified as Sedum nevadense Coss. 
In the same locality some other very interesting plants occur such as Sesleria uliginosa, Ranunculus marsicus, Serratula lycopifolia and Artemisia atrata.
S. nevadense is a west oro-mediterranean plant occurring in Spain (Castroviejo & Velayos 1997), France (Haut-Var) (Raymond-Hamet 1952, 1957, Bouchard 1956), Algeria and Morocco (Maire 1976, Quézel & Santa 1962, Fennane & al. 1999). In France it is considered extinct (Olivier & al. 1995) and, although it has been sought, needs to be confirmed (Michaud, in litt.).
Plants from Abruzzo have five well developed stamens and five more reduced to a brief part of the filaments. This character was also observed in the specimens from Morocco and Spain. The new locality is the eastermost of the species’ distribution area. S. nevadense is new for SE Europe and can be considered as an Oro-Mediterranean plant.
In the new locality some hundreds of individuals of S. nevadense have been observed in a few square metres surface. Given the rarity and phytogeographical importance we recommend to include this species in the Red Book of Italian vascular Flora.
References
Bouchard, J. 1956: Plantes nouvelles ou peu signalées pour le départment du Var (2éme supplément au catalogue d’Albert et Jahandiez). – Bull. Soc. Bot. France 103: 619-624.
Castroviejo, S. & Velayos, M. 1997: Sedum L. – Pp. 121-153 in: Castroviejo S. & al., Flora Iberica 5. – Madrid.
Fennane, M., Ibn Tattou M., Mathez, J., Ouyahy, A .& El Oualidi J.(eds.) 1999: Sedum. – P. 473 in: Flore pratique du Maroc, 1. – Rabat.
Jahandiez, E. & Maire R., 1932: Sedum. – P. 321 in: Catalogue des Plantes du Maroc, 2. – Alger. Maire, R. 1976: Flora de l’Afrique du Nord, 14. – Paris.
Olivier, L., Galland, J. P. & Maurin H. 1995: Livre rouge de la flore menacée de France, 1. – Paris. Quézel, P. & Santa, S.1962: Sedum. – P. 446 in: Nouvelle Flore de l’Algérie et des régions désertiques méridionales, 1. – Paris.
Raymond-Hamet 1952: Sur une plante nouvelle pour la flore de France. – Bull. Soc. Bot. France 99: 5-7.
— 1957: Percistance d’un minuscule fragment excentrique de l’aire de répartition géographique de deux Crassulacées. – Bull. Soc. Bot. France 104: 291-293.

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