IL FOGBOW A CAMPO FELICE: UNO SPETTACOLO MERAVIGLIOSO!

by Amministratore
Campo felice – Foto di Rossano Soldati
Campo Felice – Foto di Rossano Soldati
Campo Felice – foto di Rossano Soldati
 La nebbia sarà anche uno dei fenomeni atmosferici più noiosi, ma a volte è in grado di generare dei giochi ottici sorprendenti: come quello che vedete, che viene solitamente chiamato fogbow, “arcobaleno di nebbia”.
Come per gli arcobaleni tradizionali, la caratteristica forma dell’arco è causata da minuscole goccioline d’acqua presenti nell’aria, disposte nella migliore angolazione per riflettere la luce del sole all’osservatore. Ma le gocce che costituiscono la nebbia sono talmente fini e fitte, che non si comportano come dei prismi, in grado di scomporre la luce solare nelle sue diverse lunghezze d’onda; l’arco che ne risulta è quindi privo di colori, ma ugualmente spettacolare.
Gli arcobaleni sono dei fenomeni ottici, che si vengono a creare quando la luce del Sole passa attraverso alle gocce d’acqua rimaste sospese in aria dopo un temporale, o anche vicino a una cascata. I colori che compongono gli arcobaleni non sono mai nettamente separati tra di loro e, solitamente, ciò che vede il nostro occhio è un arco rosso esternamente, poi una banda di colore arancione, seguita da una gialla, verde, azzurra, indaco e, alla fine, viola. Le foto riportate rappresentano un caso particolare quelle in cui un arcobaleno è percepito dai nostri occhi come bianco.
Secondo quanto pubblicato sulla rivista Focus, un altro arcobaleno di nebbia apparve nei cieli del Polo Nord, davanti alla macchina fotografica del fotografo russo Sam Dobson, un’apparizione spettacolare avvenuta durante una spedizione nel Circolo Polare Artico, mentre il fotografo russo stava viaggiando su una rompighiaccio partita dalla città russa di Murmansk. In quel caso, il bellissimo fenomeno naturale si formò, come nel caso dei classici arcobaleni, grazie a delle goccioline d’acqua sospese in aria che infrangevano la luce del Sole, con l’unica differenza che le gocce di nebbia e condensa erano talmente sottili (più fini di 0,05 millimetri) che non agivano come spettri di luce che separano le varie lunghezze d’onda e rimandavano quindi un arco privo di colori o meglio, meravigliosamente bianco.
Se volete provare a rivederlo a Campo Felice dovete essere sulposto subito dopo l’alba….. 

Per saperne di più: http://www.focus.it/ambiente/natura/bianco-come-il-ghiaccio_C38.aspx

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