AGGIORNATA LA SEZIONE “LEPIDOTTERI” SUL SITO FLORA DI LUCOLI.

by Amministratore
                          Saturnia pyri, 15 cm la farfalla più grande d’Italia
Enzo De Santis e Rossano Soldati hanno realizzato un importante aggiornamento sulla ricerca che stanno svolgendo, da due anni, nel territorio di Lucoli sulla flora e fauna locali.
L’aggiornamento di maggiore rilievo riguarda i lepidotteri per i quali sono giunti alla determinazione ragguardevole di 604 specie. 
Il loro intento è quello di arrivare alla determinazione di tutte le specie e alla composizione di una Checklist territoriale,non avrebbero mai immaginato di trovarsi di fronte ad un numero così consistente di specie straordinariamente differenti l’una dall’altra, per morfologia, colori, grandezza ed abitudini. Per loro scelta, come hanno fatto per i vegetali, hanno censito esclusivamente le specie ricadenti entro i confini del territorio.
Aver censito 604 specie di lepidotteri vuol dire che, considerando le numerose specie determinabili esclusivamente in laboratorio attraverso analisi specifiche, tipo, l’analisi dei genitali, ma non solo, le specie reali censite ad oggi si aggirano su 700/800 e si calcola che si sia a circa metà dell’opera, considerando che la media generale di specie su un territorio vario, si aggira intorno alle 1500/2000.

Zeuzera Pyrina

Per maggiori informazioni si rimanda alla consultazione del sito:

Si ringraziano per la collaborazione alcuni gruppi entomologici, forum, autorevoli ricercatori entomologi, faunisti, botanici e semplici appassionati che stanno collaborando dall’inizio di questa splendida avventura e senza i quali questo importante lavoro di ricerca, sarebbe stato lungo, estremamente difficoltoso se non impossibile.
Precisiamo inoltre che questa ricerca, sia per la flora che la fauna, è a largo raggio, ovvero non è mirata alla sola determinazione delle specie ma anche alla correlazione che esse hanno con il territorio, con l’ambiente, con il clima, habitat e micro/ habitat.
Si ritiene ad esempio che alcune specie possano essere annoverate tra i veri e propri relitti glaciali come ad esempio l’ Aremisia atrata, che da alcune ricerche mirate sui pollini fossili svolta dall’ENEA a cura di Carlo Giraudi, risultava essere presente e comunissima come artemisiaceae sul nostro altopiano già 500 mila anni fa e quindi sarebbe sopravvissuta all’ultima importante glaciazione. E lo stesso Sedum Nevadense sopravvissuto di tutta l’Europa, solo sul nostro altopiano e forse in Spagna.
Con il lavoro dei due appassionati ricercatori e con questo post si auspica che possa crescere l’attenzione ed il rispetto per questi tesori che fanno del nostro territorio, un patrimonio comune da proteggere gelosamente dagli abusi continuativi che purtroppo insistono da più parti.
Il corpo dei Lepidotteri, come quello di tutti gli Insetti, è diviso in capo, torace ed addome. Le ali e le zampe sono delle appendici del torace. La testa è piccola e arrotondata ed è occupata da un paio di occhi composti, cosi chiamati perché ognuno di essi è costituito da centinaia talvolta migliaia di piccole lenti (ogni unità è detta ommatidio). Molte farfalle posseggono anche un paio di occhi semplici, detti, ocelli, posti sopra a quelli composti. Gli ocelli, ricoperti dalla peluria e dalle scaglie del capo, sono molto sensibili all’intensità luminosa. Tra gli occhi sono poste le antenne, costituite da molti piccoli segmenti.
http://www.listolade.it/lepidotteri.htm

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