Perceiving the Biodiversity of Food at Chest-height.

by Amministratore
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This paper contributes to a better understanding of the (food) cultural importance of wild flsehy fruits in Estonia during the last two centuries and evaluates the factors influencing their consumption. The results show that the majority of native edible fruits of trees and shrubs were eaten quite intensively, both fresh and processed, which demonstrates that in the past the people of Saaremaa were wll adapted to the local environment and had a good knowledge of the edibility of the wild fruits found at chest-height. Yet, through reduced access to the fruits’ habitat distribution and limited physical activity outside fenced gardens, intensive cultivation of vaious fruits and perceived pollution, as well as altered practices in the collection of fruits, foods prepared, and taste preferences, wild fleshy fruits have changes from a diverse source of food into a marginal snack within the lifetime of one generation.

Riportiamo un sunto di un articolo della ricercatrice estone Renata Soukand sulla Biodiversità dei frutti selvatici di bosco.

Molte delle specie indicate nell’articolo in inglese vegetano anche a Lucoli.
L’articolo ci è piaciuto perché sostiene la tesi che la conoscenza delle informazioni sui frutti selvatici di un territorio  riguardanti soprattutto la loro esistenza, raccolta e il loro consumo alimentare costituiscono una parte importante della conoscenza ecologica locale. La cultura del cibo di un particolare territorio si fonda essenzialmente sulle risorse alimentari disponibili nell’area ma anche sulle percezioni locali dell’utilità di piante selvatiche. I frutti raccolti dagli alberi selvatici e coltivati ​​contribuiscono a garantire l’energia alimentare umana in tutto il mondo (Pimentel et al., 1997) e possono essere una fonte preziosa per bioattivo composti (Sanchez-Mata et al. 2012). I frutti di bosco sono consumati ovunque (Turner et al. 2011). Nella vita contemporanea si comincia a perdere questa conoscenza anche se in alcune aree rurali europee, la tradizione della raccolta dei cibi selvatici è ancora viva (vedi ad esempio; Tardio et al.2006; Pardo-de-Santayana et al. 2007; Mustafa et al. 2012; Pieroni et al. 2012, 2013; Bellia e Pieroni 2015).
Gli Estoni moderni, e soprattutto quelli che vivono sulle isole, tendono a immaginare se stessi come abitanti delle foreste e contano molto sulle risorse alimentari locali, tra cui i frutti selvatici. Questa usanza può costituire uno speciale marcatore distintivo della comunità locale che si ciba di elementi vegetali. La tesi dell’articolo è quella dello sviluppo di una capacità speciale delle persone che vivono in un territorio per riconoscere la commestibilità dei frutti selvatici. Questo articolo contribuisce anche alla documentazione e all’analisi dell’uso di piante selvatiche alimentari in Estonia e alla comprensione del significato della percezione della biodiversità.
La maggior parte dei frutti di bosco raccolti si presenta con una altezza che arriva al livello del torso umano. Quindi, tutte le specie vicine all’altezza dell’uomo sono state privilegiate nella conoscenza e nell’uso dei frutti per l’alimentazione La maggior parte di questi frutti maturano a fine estate.
Alcuni di questi frutti sono tossici, la conoscenza del pericolo viene tramandata tra gli abitanti di una comunità.
E’ importante per alimentare la cultura di un territorio mantenere la conoscenza sui prodotti commestibili della biodiversità locale.
Lonicera Xilosteum – pianta velenosa
https://www.academia.edu/23078447/Perceiving_the_Biodiversity_of_Food_at_Chest-height_use_of_the_Fleshy_Fruits_of_Wild_Trees_and_Shrubs_in_Saaremaa_Estonia

 

Renata Sõukand

Estonian Literary Museum, Department of Folkloristics, Faculty Member
University of Tartu, Department of Semiotics, Alumna

 

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