GLI ALBERI DEL GIARDINO DELLA MEMORIA: Il Melo Zitella – Malus communis pumila var. Zitella

by Amministratore

Cézanne: Mele
IL MELO E’ PROTAGONISTA NEL GIARDINO DELLA MEMORIA CON MOLTE VARIETA’
Nella mitologia Greca Gaia, la Madre Terra, regalò a Zeus ed Hera un albero carico di mele d’oro nel giorno del loro matrimonio. Vigilato da Ladon, il serpente che non dorme mai, l’albero era stato posto nel giardino delle Esperidi, figlie della Stella della Sera. Le Mele d’Oro di quell’albero divennero il centro di tante, famose storie d’amore, tentazione e corruzione, passando dal rapimento di Elena di Troia, fino al racconto della sconfitta e conseguente matrimonio di Atlanta. Per quanto ci è dato sapere i nostri antenati sono sempre stati Innamorati della frutta: infatti è l’unico alimento – a parte il latte ed il miele – che la natura ci regala quanto è nella sua forma migliore e la mela, in tutto questo, ha una sua storia particolare: è da sempre associata a simboli anche estremi tra loro. Se da una parte la troviamo a simboleggiare l’amore, la bellezza, la fortuna e la salute, il conforto, e la saggezza, dall’altra la troviamo testimone di tentazione, sensualità e sessualità, virilità e fertilità. Le mele sono state sempre considerate l’ideale fine pasto: non solo avevano un sapore squisito ed aiutavano la digestione, ma venivano interpretate come potente afrodisiaco che preannunciava i piaceri del dopo pasto. Nessun dubbio quindi riguardo al fatto che le mele venissero considerate il miglior frutto che la terra potesse regalare e per questo assai ricercate: alberi di mele presero sin da allora il posto che gli spettava nei giardini dei potenti e delle personalità di tutto il mondo.
Il melo è una pianta d’origini antichissime proveniente dalle regioni transcaucasiche, diffusa in moltissime parti del mondo. La sottospecie più conosciuta è il malus communis pumila, da cui si sono ottenute gran parte delle varietà di mele presenti sul nostro mercato. Altre specie sono utilizzate per la produzione di piantine da portainnesto. La coltivazione del melo è molto diffusa in Italia e in Abruzzo, infatti, prediligendo i climi umidi e freddi, la maggior concentrazione dei frutteti da produzione si trova in tutto l’arco alpino ed appenninico. Il melo può raggiungere gli 8-10 metri d’altezza, ha foglie di color verde scuro di forma ovale con il margine seghettato, i fiori sono composti da cinque petali di color bianco rosato. Produce frutti di forma tondeggiante le cui dimensioni e colore variano secondo le numerosissime varietà attualmente coltivate. Negli ultimi anni c’è stata una tendenza a suggerire vecchie varietà di melo ormai abbandonate, le quali hanno ottime caratteristiche organolettiche e soprattutto una grandissima resistenza alle più diffuse malattie. Le mele, oltre che per il consumo fresco, sono utilizzate dall’industria per la produzione di marmellate, succhi, gelatine e per l’essiccazione.
In questo post parliamo della MELA ZITELLA O CERINA. La pianta del Giardino della Memoria è stata donata dalla Federazione Abruzzo e Molise delle Banche di Credito Cooperativo, come riportato dalla targa posta ai piedi dell’albero. Molti alberi sono stati “adottati” dai sostenitori dell’iniziativa che hanno offerto contributi in denaro per la realizzazione di questo progetto che voleva coltivare la memoria delle vittime del sisma d’Abruzzo del 2009.

E’ detta “zitella” per la sua maturazione tardiva e l’elevata serbevolezza. La buccia è di colore giallo citrino con sfumature rosse, abbastanza sottile, liscia, lucente e molto untuosa. Il frutto ha pezzatura media rotondeggiante, schiacciato ai poli con polpa bianco-nivea, molto croccante, semi-succosa, dolce o molto dolce, lievemente profumata. L’albero ha buona vigoria e rusticità. Questa un tempo era una cultivar un tempo largamente diffusa, assieme ad altre varietà tradizionali.  La sua polpa bianca, compatta e croccante, è molto succosa e ha un sapore dolce e aromatico. L’albero ha dei rami corti con portamento compatto, e risulta molto produttivo con tendenza all’alternanza se non viene potato in modo appropriato.

UTILIZZAZIONE ALIMENTARE

Viene consumata fresca o cotta.
COLTIVAZIONE

La coltivazione è di tipo tradizionale. La raccolta avviene manualmente a partire dalla prima decade di ottobre e la conservazione in fruttaia per tutto l’inverno.
NOTE
Ogni 100 grammi di prodotto commestibile mediamente contengono: circa 85 grammi d’acqua, 0,2 grammi di proteine, 0,1 grammi di grassi, 11 grammi di zuccheri di diverso tipo, tra cui fruttosio, glucosio e saccarosio, 2 grammi di fibre, per un totale di circa 45-50 chilo calorie o 11-12 chilojoule, e circa 4 grammi di sali minerali tra cui potassio, zolfo, fosforo, calcio, magnesio, sodio, ferro, oltre a tracce di rame, iodio, zinco manganese, e silicio. La mela è ricca anche di vitamine: C, PP, B1; B2, A e contiene inoltre acido malico (circa 0,6-1,3 grammi).

CURIOSITA’

Si dice che la mela zitella, «bella d’ aspetto, pregevole», nel 1600, venisse svuotata della polpa e riempita di olio di gelsomino, veniva anche usata come candela profumata.

NELLA CUCINA
RISOTTO CON LARDO E MELA ZITELLA
Ricetta tratta dalla rivista “Sale&Pepe” del novembre 2009.
Ingredienti:
500g riso vialone nano
1 mela zitella
45g lardo stagionato a fette
15g castagne lesse
40g provolone piccante
rosmarino
burro
liquore nocino
2 dadi
1l acqua
sale

Sciogliere il lardo con il burro ed il rosmarino, unire il riso e far insaporire. Cuocere con acqua e dado; a metà cottura unire la mela, sbucciata e tagliata in piccoli pezzi. Proseguire la cottura e successivamente aggiungere le castagne sbriciolate grossolanamente ed un goccio di liquore. Aggiustare di sale. Mantecare con il provolone a pezzetti e servire.

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