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Il Giardino della Memoria

Il Giardino della Memoria

6 APRILE 2021 IL DODICESIMO ANNIVERSARIO DEL TERREMOTO AL GIARDINO DELLA MEMORIA DI LUCOLI

by Amministratore 7 Aprile 2021

 

l’Associazione NoiXLucoli Onlus ha commemorato insieme al Sindaco di Lucoli Chiappini, all’Abate Don Passarello, e alle Forze dell’Ordine, il dodicesimo anniversario del terremoto del 2009.

 

La commemorazione al Giardino della Memoria del Sisma di Lucoli: monumento verde voluto fortemente dai nostri soci per riparare il “vaso rotto” del terremoto per trasformare le ferite in opportunità di bellezza, poesia, spiritualità, cultura ed oggi in campo di studio delle antiche piante frutticole dell’Appennino Aquilano.
Quando lo pensammo ci immaginavamo una solidarietà che sfidasse il tempo e che tenesse legati al territorio, volevamo che rimanesse per i nostri figli.

 

Il Giardino della Memoria vegeta da dieci anni.
Siamo stati aiutati da tante persone che hanno creduto in noi, ne citiamo alcune: Roberto Quagliato il maestro maiolicaro veneto che ci fa pagare solo le spese delle sue bellissime opere, Claudio Di Biase lo scalpellino di Lettomanoppello, il ferraio Aliucci di Sassa, Enzo Sebastiani di Sant’Elia il vivaista che cura le nostre piante, Don Cushman lo scrittore di San Francisco che scrive novelle sul Giardino, lo scultore Giuseppe Palombo, lo scultore Valter Di Carlo. L’Associazione Keren Kayemeth LeIsrael Italia che ci ha insegnato l’importanza di piantare gli alberi per i “giusti”, il Corpo Forestale dello Stato che ci donò delle piante. Tanti amici americani, francesi ed italiani. E non per ultimo di importanza chi ci ospita: l’Abbazia di San Giovanni Battista.
Ringraziamo anche tutte le persone sconosciute che lasciano delle piante che noi mettiamo a dimora per rendere più bello il luogo.
Il Giardino della memoria è stato voluto, amato e salvato da persone che vanno e vengono, che hanno portano intimità e distanza, passione e ideali, che hanno faticato per mantenere vive le piante, si pensi all’estate per la loro irrorazione (il luogo è senz’acqua), dandosi dei turni, facendo le staffette, togliendo tempo ai loro spazi privati, con grande senso di responsabilità verso la memoria e la vita.
In un tempo in cui le persone si allontanano e si chiudono nei loro ambiti ristretti noi vogliamo sentire tutti vicini come in un grande abbraccio all’indomani di una commemorazione che ha parlato anche di “Noi” in questo luogo splendido che cresce in bellezza e significato ogni giorno.
Il Giardino della Memoria ci ha dato tanto, ci siamo abituati a cogliere i cambiamenti e le sfumature in maniera ecologica, abbiamo guardato il cielo tante volte, gli alberi di cui conosciamo le storie, tutti gesti che fanno bene e non inquinano. Ci ha dato tanto come gruppo di irriducibili che hanno imparato a volersi bene nonostante le nostre “biodiversità” umane.
Siamo contenti che il Giardino della Memoria inizi ad essere percepito come un bene comune dalla Comunità di Lucoli, è come sempre aperto a tutti i visitatori che vogliano conoscere le piante etichettate per specie.

 

 

6 Aprile 2021 ore 3:32 le fiammelle accese

 

 

7 Aprile 2021 0 comment
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Vistitation scritto da Don Cushman
Il Giardino della Memoria

THE GIARDINO DELLA MEMORIA BY DON CUSHMAN

by Amministratore 3 Aprile 2021
 
 
Memories are private, insular. When memories are collected in a place they are honored, they become sacred. The Giardino Della Memoria is such a place. The hillside rolls away from the road and is now covered with fruit trees and flowers. To walk down among the trees is to meditate not on the static, but on what grows and flowers and fruits. The trees commemorate not only those who lost their lives, but those who love them and those who responded to the tragedy, the emts and fire brigades who came to L’Aquila immediately after the quake. 

JoAnn and I are proud to have a tree among the memories. It gives us a special kind of peace and roots us to the land of the Abruzzo. We were in Rome on April 6, 2009 and were awakened by the quake and knew, from livingin California that it was serious. It was still a shock when I walked the streets of L’Aquila and saw the devastation. I saw the tragedy, I understood how the memories were buried in the rubble. But tragedies fade with time and memories are put in place with other experience and fade over time.

So it is the genius of NoixLucoli to carve out this space, to have the names permanently enshrined on painted tiles so that what was lost can be recollected in peace.


Don Cushman

April, 2021
 

 

I ricordi sono privati ed isolano. Quando i ricordi vengono raccolti in un luogo in cui sono onorati, diventano sacri. Il Giardino Della Memoria è un posto del genere. Il fianco della collina che degrada verso la strada ora è coperto di alberi da frutto e di fiori. Camminare tra gli alberi significa meditare non su una vita statica, ma su ciò che cresce, fiori e frutti. Gli alberi commemorano non solo coloro che hanno perso la vita, ma anche coloro che li amano e coloro che hanno risposto alla tragedia, i servizi di soccorso medico ed i vigili del fuoco giunti a L'Aquila subito dopo il terremoto.
 
Io e JoAnn siamo orgogliosi di avere un albero nel memoriale. Ci dà un tipo speciale di pace e ci radica nella terra d'Abruzzo. Eravamo a Roma il 6 aprile 2009, siamo stati svegliati dal terremoto e abbiamo capito, vivendo in California, che era un evento grave. È stato uno shock quando ho camminato per le strade di L'Aquila e ho visto la devastazione. Ho visto la tragedia, ho capito come i ricordi siano stati sepolti tra le macerie. Ma le tragedie ed i ricordi vengono offuscati da altre esperienze e svaniscono nel tempo.
 
Quindi è stato il genio di NoixLucoli a ritagliarsi questo spazio, incastonando i nomi in modo permanente su piastrelle dipinte a mano in modo che ciò che è andato perduto possa essere ricordato in pace.

 

 

 
Grazie Don! 
Ti aspettiamo al Giardino della Memoria questo ottobre. 
3 Aprile 2021 0 comment
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Il Giardino della Memoria

RINGRAZIAMO IL DOTT. GIUSTINO PARISSE PER IL BELL’ARTICOLO

by Amministratore 2 Aprile 2021

 

2 Aprile 2021 0 comment
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Il Giardino della Memoria

PER LA RICORRENZA DEL DODICESIMO ANNIVERSARIO DEL SISMA DEL 2009 FESTEGGEREMO CON IL RICONOSCIMENTO DEL GIARDINO DELLA MEMORIA DI LUCOLI COME SITO DI CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA’ DI INTERESSE AGRICOLO ED ALIMENTARE

by Amministratore 17 Marzo 2021

 

 

La Legge 1° dicembre 2015, n° 194 sulle “disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare” ha stabilito i principi per l’istituzione di un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, finalizzato alla tutela delle risorse genetiche locali, di interesse alimentare ed agrario, dal rischio di estinzione e di erosione genetica.

 

Il sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare é costituito:

 

 

a) dall’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare;

 

 

b) dalla Rete nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare;

 

 

c) dal Portale nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare;

 

 

d) dal Comitato permanente per la biodiversità di interesse agricolo.

 

 

Per le finalità di questa Legge, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali gestisce direttamente gli strumenti suddetti con la collaborazione delle Regioni a cui è demandato il ruolo primario sulla conservazione e valorizzazione della biodiversità agraria.

La Regione Abruzzo, in applicazione della propria DGR 1050/2018, attraverso il Dipartimento Agricoltura, ha istituito nel 2020 la prima anagrafe regionale della biodiversità animale e vegetale di interesse agricolo e agroalimentare, con l’iscrizione dei primi 15 prodotti. Le richieste d’iscrizione,  corredate della documentazione di informazioni e dati, sono presentate da coloro che ne hanno la disponibilità e l’interesse.

NoiXLucoli Onlus ha presentato i dossier relativi a tre varietà di melo locali in via di estinzione che sono coltivate e perciò conservate nel Giardino della Memoria di Lucoli. La Regione Abruzzo, dopo l’iscrizione nell’anagrafe regionale della biodiversità ha chiesto al Ministero di iscriverle, come abruzzesi, all’anagrafe nazionale (il relativo Decreto Ministeriale è riportato di seguito). 

La Legge n° 194 definisce anche le figure degli “Agricoltori Custodi” cioè coloro che si impegnano nella conservazione, nell’ambito dell’azienda agricola ovvero in situ, delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali soggette a rischio di estinzione o di erosione genetica.

La Regione Abruzzo ha in corso di istituzione anche il registro degli Agricoltori e Allevatori Custodi.

NoiXLucoli Onlus non è un’azienda agricola ma è impegnata nella coltivazione e conservazione in situ di molte specie frutticole dell’Appennino centrale soggette ad erosione, recuperate con cura da terreni agricoli dismessi. Perciò la nostra associazione si è proposta, per tre meli: m. limoncella, m. ruggine e m. zitella anche come soggetto “Agricoltore Custode” e a breve otterrà il riconoscimento. Inoltre, ha già presentato domanda di iscrizione all’anagrafe regionale per altre varietà di melo e di pero.

Sia l’Anagrafe regionale che quella nazionale della biodiversità agraria rappresentano la enorme ricchezza italiana di biodiversità e il concreto volano di sviluppo di piccole risorse tipiche locali. Esse, “normate e legalizzate”, in maniera da poterne dimostrare la “tracciabilità” dei prodotti alimentari, saranno la base dello sviluppo futuro soprattutto dei territori interni e potranno fornire nuovi redditi alle persone.

Per la nostra Associazione si è trattato di un risultato che vede la naturale evoluzione scientifica di un progetto nato con un intento morale e simbolico di custodia della memoria delle 309 vittime del terremoto del 2009. Volevamo che il nostro dono durasse nel tempo e che non perdesse nessuno dei suoi valori; un’idea, quella del memoriale alberato, ripresa da molti in seguito.

Il Giardino della Memoria è stato inaugurato il 29 maggio del 2011 e quest’anno festeggerà i suoi dieci anni di vita, il suo riconoscimento come sito di conservazione regionale e nazionale della biodiversità corona gli sforzi dei nostri soci ed alimenta ed accresce il valore del riconoscimento simbolico della custodia della memoria delle persone a cui è stato dedicato.

Quest’anno il Comune dell’Aquila probabilmente inaugurerà il Parco della Memoria. Un memoriale delle vittime del sisma, in Piazzale Paoli, che verrà presentato alla Città con una cerimonia nel dodicesimo anniversario del terremoto del 6 aprile 2009.

A Lucoli un frutteto di specie antiche, dedicato alla memoria delle vittime del terremoto del 2009, esiste già da dieci anni, impiantato e mantenuto in perfetto stato di vegetazione e cura, con sforzi enormi e senza finanziamenti pubblici, ne siamo orgogliosi e come sempre ringraziamo chi ha creduto in noi, tra questi il Keren Kayemeth LeIsrael di Gerusalemme, nostro partner internazionale nell’ideazione del progetto, tutti coloro che hanno “adottato” gli alberi del Giardino consentendoci di autofinanziarci e naturalmente chi ci ospita: l’Abbazia di San Giovanni Battista di Lucoli. Ringraziamo anche la Regione Abruzzo per l’attenta attività di indirizzo che ci ha fornito per realizzare tutto il lavoro tecnico di istruttoria.

 Alleghiamo il Decreto del n° 069389 del 12 febbraio 2021 del Mipaaf.

 

 

 

Le personalità intervenute il giorno dell’inaugurazione

 

 

 

17 Marzo 2021 2 comments
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Il Giardino della Memoria

LA REGIONE ABRUZZO RICONOSCE IL GIARDINO DELLA MEMORIA DI LUCOLI COME CUSTODE DI ALCUNE VARIETA’ DI ALBERI DA FRUTTO A RISCHIO DI ESTINZIONE

by Amministratore 6 Ottobre 2020
L’idea del GIARDINO della MEMORIA di Lucoli è nata anche dalla consapevolezza che in Italia e nella Regione, soprattutto nell’ultimo decennio, si sta assistendo ad una rapida erosione ed estinzione della diversità genetica della vegetazione, con gravi conseguenze a livello ambientale. 
Dieci anni fa il progetto di NoiXLucoli Onlus, dedicato alla memoria delle vittime del terremoto d’Abruzzo del 2009, si poneva l’obiettivo di contribuire a salvaguardare le antiche varietà di piante da frutto dell’Aquilano. Le antiche cultivar presenti nel Giardino di Lucoli, sono frutto di selezione operata sia dall’uomo che dalla natura con il passare del tempo e che si sono evolute con caratteristiche genetiche tali da permettere alle piante di resistere e adattarsi ai cambiamenti climatici. Si tratta di un patrimonio a rischio di estinzione che è stato sapientemente alimentato e conservato da un’agricoltura che purtroppo, oggi, mostra segni di resa e che NoiXLucoli Onlus conserva e protegge, con sole risorse private, con il progetto GIARDINO della MEMORIA. 
La nostra Associazione si è spesa prevalentemente negli ultimi tempi, in azioni che avevano l’obiettivo di recuperare, conservare e valorizzare le varietà di piante da frutto autoctone. 
Per favorire la conservazione di tali cultivar il Giardino della Memoria di Lucoli è entrato nella Rete degli Agricoltori Custodi, coltivando e conservando tre specie di mele: la limoncella, la renetta ruggine e la zitella. 
Mela Limoncella

Mela Renetta Ruggine – Foto di Roberto Soldati

Mela Zitella

Grazie agli agricoltori custodi la salvaguardia della biodiversità agricola è garantita e le varietà locali possono continuare ad evolversi, mantenendo vivo il collegamento con la matrice culturale d’origine. Il sistema di tutela della biodiversità agraria è stato istituito in Abruzzo nel 2018 e prevede un registro delle risorse genetiche vegetali a rischio di estinzione, i registri degli agricoltori custodi, una banca del germoplasma e la rete regionale per la biodiversità agraria.

In una definizione non troppo recente l’agricoltura è la tecnica e la pratica della lavorazione della terra al servizio dell’uomo. Nell’epoca attuale l’agricoltura deve essere consapevole perché il futuro sarà la frontiera in cui le risorse saranno utilizzate in modo responsabile. Possiamo parlare, quindi, degli agricoltori custodi come di tutti coloro che difendono e lavorano la terra per preservare il paesaggio – non solo agrario – e per conservare la biodiversità. 

I nostri soci si riconoscono appieno in questa definizione certi di contribuire a creare un valore aggiunto al territorio di Lucoli, lavorando alla conservazione della biodiversità agronomica dell’Appennino attraverso il mantenimento, la coltivazione, lo studio con la Regione Abruzzo e lo scambio di varietà antiche di semi e frutti. Tutto ciò è un bene comune, perché il Giardino della Memoria di Lucoli è anche un luogo di grande bellezza e conoscenze a disposizione di tutti. Essere annoverati nella rete degli agricoltori custodi ci ricorda, come volontari, che la nostra Associazione ha una valenza sociale perché con questa attività essa interagisce con l’ecologia (la tutela dell’ambiente e della biodiversità) e la società (la responsabilità sociale verso la tradizione e la cultura agricola del territorio che è anche una sua ricchezza).
Questo risultato ci riempie di nuovo entusiasmo e ci rende consapevoli di nuove responsabilità.


6 Ottobre 2020 1 comment
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Il Giardino della Memoria

TROPPO CALDO E’ IL BOOM DI PROCESSIONARIA NUOVA GIORNATA DI MANUTENZIONE AL GIARDINO DELLA MEMORIA PER DEBELLARLA

by Amministratore 26 Giugno 2020
Con i cambiamenti climatici ora la ritroviamo anche sotto i mille metri.

 

Uno dei fattori limitanti di questa specie sono sostanzialmente le basse temperature invernali. Quest’anno però il clima è stato mite. L’esperto Sandro Zanghellini, naturalista, accompagnatore di media montagna e componente della società Albatros, afferma: ”Negli ultimi anni l’aumento delle temperature ha anticipato il ciclo vitale di questo animale”.
Un inverno con le temperature miti è una delle principali cause che porteranno quest’anno ad un vero e proprio boom di processionaria il nostro GIARDINO DELLA MEMORIA di Lucoli non è esente da questo fenomeno e quest’anno avremo pochissimi frutti. Sono moltissimi i grossi nidi bianchi sugli alberi che nelle ultime settimane cerchiamo di debellare con molteplici interventi.
Il nome scientifico è Thaumetopaea pityocampa è una farfalla diffusa in tutta l’Europa meridionale che attacca soprattutto il pino silvestre e il pino nero. Uno dei fattori limitanti di questa specie, infatti, è rappresentato sostanzialmente dalle basse temperature invernali. Ogni anno ci sono quindi delle fluttuazioni numeriche sulla presenza che per il 2020 è prevista consistente. 
Il ciclo vitale della processionaria fa si che l’inverno venga superato in forma di bruco e non sono molte le specie che effettuano questa trasformazione. I bruchi durante la stagione fredda rimangono protetti in un grosso nido di seta che si costruiscono dopo essere nati sulla pianta dove la femmina della falena ha deposto le uova. Da qui scenderanno solo quando avverrà la metamorfosi nella primavera successiva. Sulle piante adesso ci sono i nidi che contengono i bruchi nati durante l’estate 2019 dalle uova depositate dagli adulti. Sono rimasti in quel posto in agosto, settembre, ottobre e poi tutti assieme hanno fanno il nido dove passare l’inverno. I bruchi sono già usciti e pur mantenendosi ben ancorati alle piante, escono di notte per mangiare le foglie. Hanno già terminato la loro crescita, e dovrebbero lasciare definitivamente il nido per poi scendere sul terreno dove sprofondare e fare il bozzolo, trasformarsi in crisalide e poi in falene.
L’inverno quest’anno è stato mite e la mortalità di questa specie è stata quindi molto bassa anche se ovviamente ci sono stati dei parassiti. 
Questo insetto può causare problemi di ordine sanitario all’uomo e agli animali che entrano in contatto con i peli urticanti di cui sono provviste le larve. I peli urticanti possono provocare reazioni allergiche con sintomi a carico della pelle, degli occhi o del sistema respiratorio.
Oggi 26 Giugno i nostri soci hanno lavorato per la cura degli alberi e per la sfalciatura dell’erba.
Cerchiamo di recuperare la situazione e di salvare i nostri alberi.

 

 

Il lavoro di sfalciatura

 

26 Giugno 2020 0 comment
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Il Giardino della Memoria

CE L’ABBIAMO FATTA! RIPOSIZIONATA LA NUOVA TARGA IN PIETRA CON L’INDICAZIONE DEL GIARDINO DELLA MEMORIA

by Amministratore 6 Maggio 2020
Siamo affezionati a questa targa in pietra della Majella che fu realizzata e ci fu donata per l’inaugurazione del Giardino della Memoria da Claudio Di Biase. 
Lui ci disse che “voleva esserci” in questa impresa e ci riscaldò il cuore per la sua generosità verso un’idea di monumento verde per le vittime del terremoto di certo innovativa……e pensare che non ci siamo mai incontrati ancora oggi.
A novembre scorso un incidente con un mezzo pesante mandò in pezzi la targa originaria e dopo sei mesi (con una pandemia contro) siamo riusciti a collocare la nuova targa ripristinata.
 

 

Claudio Di Biase ha realizzato e consegnato la nuova targa per sostituire quella danneggiata anticipando costi e lavoro, prima dell’indennizzo e come sempre ha dimostrato grande generosità. E’ un artigiano che ben conosce il valore dell’etica del dono e delle azioni giuste superando anche i meccanismi del sacrosanto interesse in questi momenti di grande crisi.

 

Quella dei Di Biase è una “razza” di scalpellini: prima il trisavolo, Antonio Di Biase (1853 – 1937), poi il bisnonno Camillo Di Biase (1890 – 1955), successivamente il nonno Antonio Di Biase, classe 1930, quindi il padre Claudio Camillo Di Biase nato nel 1956 ed infine Antonio Di Biase, classe 1987. Tutti nel paese di Lettomanoppello sono conosciuti con il soprannome di “La Bobba”. 
Claudio Camillo e Antonio Di Biase lavorano la pietra bianca della Majella, nella propria bottega in via Prati di Tivo a Lettomanoppello, con i metodi assolutamente artigianali e secondo i dettami della tradizione locale ereditata da quattro generazioni di scalpellini. Sono membri dell’Associazione Regionale Arte della Pietra (A.R.A.P. Abruzzo), la loro bottega è stata riconosciuta come Scuola-bottega dalla Regione Abruzzo. E’ il punto d’incontro e di lavoro di molti scultori, abruzzesi ma non solo. 
Di nuovo grazie a tutti, noi non molliamo, non potremmo…… con il sostegno di questi grandi amici.
http://www.turismoreligiosoabruzzo.it/ABRUZZOMANIA/2019/01/31/eccellenza-dabruzzo-n-23-lettomanoppello-pe-la-piccola-carrara-paese-degli-scalpellini/
6 Maggio 2020 0 comment
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Il Giardino della Memoria

LA POTATURA DEI NOSTRI ALBERI – 17 FEBBRAIO 2020

by Amministratore 9 Marzo 2020

 

 

 

Non solo potatura ma anche la pennellatura dei tronchi delle piante fruttifere, azione che ha la funzione principale di proteggerle contro il cancro batterico, ma offre anche molti altri vantaggi. E’ una operazione che si fa ricoprendo i tronchi dalla base e l’inizio delle ramificazioni con una miscela a base di calce e di verde rame. 
Il cancro batterico è una malattia delle piante che colpisce soprattutto peschi, susini ed albicocchi, ma non risparmia anche altri tipi di fruttiferi. 

 

Il lavoro che abbiamo fatto vuole anche proteggere le piante dagli insetti, infatti, al sopraggiungere dell’inverno la maggior parte delle piante da frutto rallenta l’attività vegetativa, per iniziare un periodo di riposo, la stessa cosa accade per la piccola fauna, per gli insetti e per ogni altra creatura che vive nell’orto a scapito delle piante. Dunque, l’inverno è il periodo in cui molti parassiti cercano un riparo, molti producono larve che si interrano, altri, con un ciclo vitale pluriennale, trovano rifugio in tutti i piccoli anfratti utili, tra i quali primeggiano le cortecce degli alberi. 
L’assenza delle foglie ci ha consentito di realizzare una buona pulizia dei tronchi e dei rami maggiori, abbiamo ripulito le piante dalle larve perché gli insetti sono gli agenti di malattie come la bolla del pesco e varie forme di cancro.

 

9 Marzo 2020 0 comment
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Il Giardino della Memoria

CIAO ALAN! AVREMO CURA DEL TUO ALBERO CHE VIVE NEL GIARDINO DELLA MEMORIA. CI MANCHERAI……..

by Amministratore 9 Marzo 2020

 

Alan Turner, Artist of the Evocative and the Odd, Dies at 76

Alan Turner, who drew on Surrealism, Abstract Expressionism and more in acclaimed paintings and drawings that could be humorous, disturbing or poignant, died on Feb. 8 at his loft in Lower Manhattan. He was 76.
The poet Lee Briccetti, his partner of almost 20 years, said the cause was progressive supranuclear palsy, a degenerative brain disorder. He had been in home hospice care for some years.
Mr. Turner’s art was widely exhibited and wide ranging. In the late 1970s he produced mesmerizing paintings of trees “that seemed to square off like fighters or wrap themselves around one another in a claustrophobic embrace,” as Michael Brenson put it in a review in The New York Times.
Then came works featuring humanoid figures and faces, the eyes, ears and other body parts distorted or bizarrely placed. “Several noses cohabit on a single torso,” Grace Glueck wrote in The Times in 2000, describing an exhibition at the Lennon, Weinberg gallery in SoHo, “an eye doubles as a nose, and a vaginal cleft seams the long flat chin of a grotesque monster face.”
In recent years, spurred by cardboard shelters in the homeless encampments along the Tiber River that he saw on his frequent trips to Rome, he developed a “Box House” series, mostly in graphite, that explored not only those but all sorts of boxes that harbor all sorts of things, whether people, pets or memories.
Alan Lee Turner was born on July 6, 1943, in the Bronx. “I was to be named after my father’s father,” he wrote in an autobiographical sketch in the catalog for a 2018 retrospective at the Parker Gallery in Los Angeles, “but his name had been Adolph, which did not seem a good name for a Jewish boy to be brought up in the Bronx in 1943.”
His father, Louis, operated the projector at the Lane movie theater in Washington Heights in Manhattan, and his mother, Rose (Taylor) Turner, worked at Stern’s department store.
Mr. Turner enrolled at City College, where he was on the fencing team. He started out as a mathematics major but changed to art, receiving a bachelor’s degree in 1965. He then earned a master’s degree at the University of California, Berkeley, in 1967. The artist David Hockney was among his teachers.

 

Alan Turner è venuto a Lucoli molte volte, così come all’Aquila ed ha vissuto con noi tutta la fase del post terremoto. 
Ha fatto parte della rete di personaggi della cultura stranieri che hanno contribuito a far conoscere all’estero l’esperienza del Giardino della Memoria.
Alan ha passeggiato con noi molte volte per le vie dei borghi di Lucoli, disegnando ogni cosa: i muri, ogni ferita del terremoto, le pietre nude e ogni particolare della vita sospesa che lo colpiva.
Ci ha aiutati quando ci siamo costituiti in Associazione ed ha adottato una pianta di melo nel Giardino della Memoria del Sisma.
Se n’è andato un grande e colto amico sempre interessato alle esperienze italiane ed abruzzesi dalle quali traeva spunto per i suoi quadri.
Grande la sua umanità, grande la sua sensibilità, grande la sua affettività.
Ci lascia un grande vuoto anche se ci rimane la sua pianta che cureremo con grande affetto.
I frutti del “Melo Cotogno” di Alan e Lee

 

Ciao Amico Alan 
nella foto anche la scrittrice Rose Hayden

https://www.nytimes.com/2020/03/06/arts/design/alan-turner-dead.html
https://www.artforum.com/news/alan-turner-1943-2020-82396
https://contemporaryartdaily.com/2019/01/alan-turner-at-parker-gallery/

9 Marzo 2020 1 comment
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Il Giardino della Memoria

TRASCORSI DIECI ANNI DALLA SUA CREAZIONE IL GIARDINO DELLA MEMORIA DI LUCOLI PUO’ CONSIDERARSI CUSTODE DELL’AMBIENTE VEGETALE E DEL TERRITORIO

by Amministratore 10 Febbraio 2020
La Regione Abruzzo, seguendo la strada tracciata da altre realtà territoriali, ha riconosciuto il valore dell’attività agro-silvo pastorale nel sostenere gli sforzi per la conservazione della natura e la riduzione del rischio idrogeologico, attraverso la Legge n.34 del 30 ottobre 2015, avente ad oggetto il “Riconoscimento dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio”.
E’ stato ufficializzato, attraverso l’emanazione della legge, il ruolo fondamentale degli agricoltori nella salvaguardia di un sistema produttivo sostenibile sotto il profilo ambientale ed economico, attraverso la conservazione e la trasmissione della tradizione agricola locale, la valorizzazione delle tipicità locali e la cura e protezione del territorio dagli effetti dannosi dell’abbandono delle attività agricole in genere.
La Regione Abruzzo ha istituito un apposito elenco tenuto presso il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca (DPD) degli agricoltori che facciano domanda di accreditamento. 
I soci di NoiXLucoli Onlus realizzano, nel Giardino della Memoria, da dieci anni, un’attività agricola volta alla conservazione di cultivar antiche da pomo a rischio di estinzione o di erosione genetica. La nostra ambizione è quella di divenire agricoltori custodi della biodiversità vegetale del territorio aquilano.
Possono essere riconosciuti “custodi dell’ambiente e del territorio” gli imprenditori agricoli singoli o associati che esercitano l’attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile nell’ambito del territorio regionale, nonché le Società Cooperative del settore agricolo e forestale. 
Gli Enti locali, singolarmente o in Associazione, possono promuovere progetti mirati a sviluppare la figura del “custode” raccogliendo adesioni di agricoltori attivi sul proprio territorio, ecc.
La normativa recita: “l’agricoltore custode (e quindi anche un’Associazione come NoiXLucoli Onlus) si dedica particolarmente:
a) alla manutenzione del territorio attraverso attività di sistemazione volte alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura e mantenimento dell’assetto idraulico e idrogeologico e alla difesa da avversità atmosferiche e incendi boschivi specie nei territori montani;
b) alla salvaguardia della biodiversità rurale intesa come conservazione e valorizzazione delle varietà colturali locali;
c) all’allevamento e alla coltivazione di razze e varietà locali anche appartenenti alle risorse genetiche animali e vegetali del territorio abruzzese;
d) alla conservazione di formazioni vegetali e arboree monumentali;
e) al contrasto all’abbandono delle attività agricole anche attraverso la valorizzazione e la sostenibilità economica ed ambientale dell’agricoltura.

 

Uno scrittore che amiamo in modo particolare, Franco Arminio, scrive che “per riabilitare i paesi ci vuole una nuova religione, la religione dei luoghi. Una porta chiusa dice di un fallimento, ma una porta chiusa ha sempre una fessura…..” per i nostri soci la “fessura” è rappresentata dal piccolo scrigno del Giardino della Memoria ove resistono i semi di una selezione genetica di millenaria origine che proviene da una sapienza di mani callose, quella dei contadini dell’Appennino aquilano. Le nostre piante vedono origine dai terreni abbandonati di molti paesi vicini, dagli orti di conventi di suore, dalle piante selezionate e conservate dai contadini anziani e vogliono rappresentare la “religione” di un luogo, luogo dedicato alla memoria di gente che non c’è più e a quella di una cultura contadina che non vogliamo muoia.

 

Vogliamo proteggere questo “scrigno” divenendone custodi certificati.

 

Tutte le nostre piante a rischio di estinzione sono catalogate in schede varietali, ne pubblichiamo alcune per i nostri lettori.

 

 

 

 

 

 

10 Febbraio 2020 0 comment
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