NOI X LUCOLI
  • Home
  • Chi siamo
  • Il Giardino della Memoria
    • Agricoltori custodi
    • I frutti antichi
    • Attività
    • Adozioni
  • territorio
    • Ambiente
    • Comunità
    • Archivio fotografico storico
  • Foto
  • Video
  • Blog
  • Contatti
Category:

Il Giardino della Memoria

I frutti antichiIl Giardino della Memoria

LA PRIMAVERA FA CAPOLINO AL GIARDINO DELLA MEMORIA

by Noi x lucoli 24 Marzo 2023

Ciliegio dedicato a Claudia Carosi

Pesco tabacchiera dedicato a Silvana Petricone

Pesco tabacchiera

Pesco tabacchiera

Abbiamo già iniziato la stagione agricola del Giardino della Memoria, realizzata la potatura a breve le piante saranno concimate.

Il Giardino sarà riaperto ad aprile, il cancello è chiuso per evitare che siano tagliate marze da persone non competenti che rovinino le piante.

Susino Goccia d’oro dedicato a Elvio

24 Marzo 2023 0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Il Giardino della Memoria

4 MARZO 2023: CORSO SULLA POTATURA DOCENTE ENZO SEBASTIANI

by Noi x lucoli 9 Marzo 2023

 

NoiXLucoli ha ripreso l’attività sul campo con la giornata dedicata alla potatura e al corso tenuto dal vivaista Enzo Sebastiani.

Abbiamo ripreso le nostre pratiche di “gentilezza”. Le nostre azioni in gentilezza verso le piante del Giardino della Memoria, il ricordo delle vittime del terremoto del 2009, i nostri soci. Una pratica di gentilezza ripetuta più e più volte diventa un’abitudine.  Costruiamo pratiche gentili per il bene comune, mettendo al centro chiunque sia interessato e voglia partecipare, significa puntare e, al contempo, lavorare su un futuro più solidale ed inclusivo. I nostri strumenti di gentilezza sono pratiche, azioni come quella della potatura, attribuzione di senso ad un luogo come il Giardino, giornate dedicate che contribuiscono a costruire una cultura condivisa della gentilezza.
I nostri soci sono volontari di gentilezza che donano il proprio tempo nel perseguire gli obiettivi dell’associazione cui prestano la loro azione, prendendosi cura del bene comune qual’é il Giardino della Memoria del Sisma del 2009.

Nuovi amici hanno partecipato i contenuti illustrati da Sebastiani sempre molto interessanti, racchiudono l’esperienza di una vita dedicata alla piante.

Ringraziamo il Sindaco Chiappini per esserci venuto a trovare e Claudio Robimarga che ha partecipato entusiasta all’incontro.

9 Marzo 2023 0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Il Giardino della Memoria

SI RIPARTE! IL RITO DELLA POTATURA

by Noi x lucoli 22 Febbraio 2023
                                         
Anche quest’anno iniziamo la stagione di lavoro al Giardino della Memoria con la potatura.

Oltre al normale lavoro agricolo del frutteto abbiamo voluto organizzare qualcosa in più: un corso sul campo di potatura, condotto da Enzo Sebastiani, che ne illustrerà i concetti basilari, mentre il giardiniere responsabile della manutenzione del Giardino eseguirà la potatura. Non dimentichiamo i nostri soci, persone che con il proprio tempo, la propria esperienza, la propria disponibilità e il semplice desiderio di mettersi al servizio di un’idea si impegnano nella cura del Giardino della Memoria, vogliamo offrire stimoli esperenziali di conoscenza. L’iniziativa è aperta a tutti.

Si parlerà della “potatura di riforma” che noi eseguiamo spesso per modificare la forma degli alberi: li sagomiamo per garantire una skyline di paesaggio che non nasconda l’Abbazia di San Giovanni Battista.
Si parlerà della “potatura di produzione” che realizziamo con regolarità per equilibrare lo sviluppo vegetativo e quello
riproduttivo, ed evitare inconvenienti come l’alternanza di produzione (annate di carica di frutti alternate ad annate di scarica). Per non asportare le parti sbagliate, bisogna conoscere bene tutte le diverse gemme; quelle appuntite, ad esempio, racchiudono i rami a legno e le future foglie, mentre da quelle arrotondate si sviluppano frutti e fiori.
Alcune piante infatti, come il melo e il pero, fruttificano sui rami vecchi e quindi l’intervento di potatura dovrà essere accurato e misurato ottiene il vantaggio di riconoscere bene le gemme a fiore, in quanto sono più gonfie di quelle
a legno, così da poter decidere il carico di fiori da lasciare.

L’ATTIVITA’ SARA’ REALIZZATA E CONFERMATA METEO PERMETTENDO (VISTO CHE SI PREVEDE UN PEGGIORAMENTO).

SEGUIRA’ CONFERMA POCHI GIORNI PRIMA DELLA DATA INDICATA.

22 Febbraio 2023 0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Agricoltori custodiIl Giardino della Memoria

Biodiversità: inizia un nuovo anno per i volontari del Giardino della Memoria del Sisma

by Noi x lucoli 29 Gennaio 2023

I soci di NoiXLucoli conoscono bene il valore della Biodiversità appenninica che proteggono da tredici anni nel Giardino di Lucoli.

Il Giardino della Memoria a gennaio – Foto Rita Mikucionyte

A breve inizieranno i lavori per il nuovo ciclo di coltivazione del frutteto secondo la tradizione del lunario agricolo. Con la luna calante si poteranno le siepi e gli alberi, si realizzeranno attività di compostaggio e tutte le attività legate all’apparato radicale delle piante. Si realizzeranno innesti e trapianti di alberi. Sabato 4 Marzo (tempo permettendo) inizieremo le attività di potatura invitando tutti coloro che vorranno saperne di più e donando anche le marze delle nostre cultivar “antiche”.

Ma parliamo della Biodiversità e degli italiani. Secondo il sondaggio realizzato da Emg per il centro Studi del Wwf Italia, illustrato nel corso dell’incontro Valore Natura organizzato da Marevivo e Wwf, l’86% dei cittadini dice di non essere a conoscenza della riforma costituzionale del 2022.

Il 90% dei cittadini non è a conoscenza del fatto che l’Unione Europea abbia varato una strategia per arrivare entro il 2030 al 30% di territorio e mare protetti di tutta Europa. E’ quanto emerge da un recentissimo sondaggio realizzato da Emg per il centro Studi del Wwf Italia.

Inoltre, l’86% dei cittadini dice di non essere a conoscenza della riforma costituzionale del 2022, che ha modificato gli articoli 9 e 41 della Costituzione Italiana inserendo la tutela della biodiversità e degli ecosistemi all’interno dei suoi principi generali.

Il 45% dei cittadini pensa che il nostro Paese non stia facendo abbastanza per raggiungere questo obiettivo europeo e gli intervistati ritengono che lo Stato (47% citazioni) e le Regioni (24% citazioni) dovrebbero essere i soggetti in prima linea per centrarlo. La percezione dell’opinione pubblica è che non si stia facendo abbastanza per la tutela dei processi naturali e delle aree protette (54% poco + per nulla) e il pensa che lo Stato dovrebbe impiegare maggiori risorse rispetto a quanto ha fatto fino ad oggi sulla tutela delle Aree protette e della natura in generale. “La stragrande parte degli Italiani ignora la riforma costituzionale sull’ambiente in Costituzione in vigore ormai da un anno. Una percentuale ancor più alta di persone non sa che il nostro Paese deve porre sotto tutela almeno il 30% della superficie terrestre e marina entro il 2030. Obiettivo possibile ma molto difficile se non si aumenta la consapevolezza dell’importanza della conservazione della natura e se non si rendono più efficienti ed efficaci le attuali aree protette, sia terrestri che marine, istituendo anche quelle già previste per legge – ha dichiarato il presidente del Wwf Italia Luciano Di Tizio – Il 2030, scadenza prevista dall’unione Europea è tra sette anni: di questo passo non riusciremo a centrare un obiettivo indispensabile a proteggere la nostra natura, il nostro mare e il nostro benessere. Serve un impegno straordinario, che i cittadini chiedono e che deve vedere protagoniste, sin da subito, le istituzioni“.

veduta autunnale delle piante del Giardino della Memoria

Il Giardino della Memoria del Sisma di Lucoli è pronto per ricevere una tutela, secondo quanto previsto dalla legge, in esso si conserva la natura e può diventare area protetta come richiesto dalla nostra Associazione alla Regione Abruzzo. I nostri soci rinnovano l’impegno e la passione per la sua cura anche per questo nuovo anno.

Via aspettiamo il 4 Marzo p.v. per la potatura degli alberi.

 

29 Gennaio 2023 0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Agricoltori custodiIl Giardino della Memoria

Il Giardino della Memoria di Lucoli è divenuto custode della quarta cultivar di melo: la Gelata.

by Noi x lucoli 13 Gennaio 2023

Clicca sull’immagine per leggere tutta la Determina della Giunta Regionale

Clicca sull’immagine per leggere la scheda varietale completa

Con determinazione regionale: DPD019/172 dell’11/10/2022 del Servizio Promozione delle filiere e biodiversità e Tutela della biodiversità agraria è stata iscritta nell’anagrafe regionale e nazionale della biodiversità n. 5 la Mela Gelata coltivata nel Giardino della Memoria di Lucoli.

Arrivano quindi a quattro le nostre cultivar iscritte nell’anagrafe della biodiversità regionale e nazionale.

Queste specie autoctone, cioè originarie dell’Appennino Aquilano o introdotte ed integrate negli agro-ecosistemi locali da almeno cinquant’anni, appartengono anche al patrimonio culturale di noi tutti, la nostra Associazione le conserva da tredici anni e, oggi, i nostri soci possono ancora vedere riconosciuto il loro impegno.  Gli “agricoltori custodi” si affiancano alle banche del germoplasma nella realizzazione della “rete di conservazione e sicurezza”, e costituiscono un punto di eccellenza dei territori per la conservazione, informazione e divulgazione del materiale genetico autoctono. Per capire il ruolo svolto anche da NoiXLucoli, minuscola realtà, si pensi al fatto che dall’inizio del secolo scorso il 75% della biodiversità genetica delle colture agricole è andata perduta e che per la FAO “il patrimonio genetico è la base della sicurezza alimentare”.

Melo Gelata

Il recupero e la coltivazione di specie e varietà delicate e preziose, esposte al rischio di estinzione a causa della bassa resa o di difficoltà particolari nel processo di produzione o conservazione rappresenta una vocazione ed un’attività “eroica” soprattutto perché realizzata da volontari che non hanno finalità di lucro e sopravvivono autofinanziandosi.

La Mela Gelata ha un caratteristico aroma di vaniglia, la sua conservazione in ambiente naturale si presenta piuttosto difficile perché i frutti vanno facilmente incontro a disfacimenti e marciumi e in frigorifero perdono il caratteristico aroma.

E’ una cultivar autunno-invernale, apprezzata per la pezzatura e per la precocità e produttività degli alberi, oltre che per l’intenso profumo delle mele. E’ una varietà ancora oggi apprezzata per le caratteristiche peculiari del frutto e ben nota ai mercati di nicchia è presidio slow food dal 2016.

Nel Giardino di Lucoli vegetano tre esemplari.

 

13 Gennaio 2023 0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Il Giardino della Memoria

IL GIARDINO DELLA MEMORIA DEL SISMA COME UN “ECO SPIRAGLIO” PER IMPATTARE DI MENO

by Noi x lucoli 4 Gennaio 2023

Le piante del Giardino della Memoria sono state interessate da diverse patologie che quest’anno hanno compromesso il raccolto dei frutti.

La patologia più diffusa è la ruggine che si manifesta principalmente in luoghi di collina o di montagna più o meno al termine del periodo primaverile, intaccando tutte le parti della pianta, ma soprattutto le foglie, che presentano delle chiazze scure in rilievo. Generalmente sono a rischio le piante indebolite da condizioni sfavorevoli, ad esempio la siccità e quest’anno, come nel 2021, il Giardino ne ha sofferto. Ci sono state quindi condizioni favorevoli per i funghi e si è verificata un’enorme diffusione dell’infestazione in pochissimo tempo.   I principi chimici più utilizzati nella lotta alla ruggine sono sempre stati anticrittogamici a base di rame e zinco. I nostri soci hanno come sempre scelto metodi di difesa naturali non prevedendo sostanze chimiche di sintesi. La filosofia di cura del Giardino non è interessata da prodotti tossici pericolosi e nocivi per le persone, la terra e tutti gli insetti sia quelli nocivi sia quelli buoni e utili per l’impollinazione e il controllo dei parassiti. Lo scopo finale, infatti, è una maggiore sostenibilità ambientale di tutte le nostre attività. Quest’anno abbiamo utilizzato il “neem” che è un potente antiparassitario, a tossicità praticamente nulla. Il suo principio attivo è l’Azadiractina, un composto organico estratto dai semi della pianta, efficace nella lotta contro centinaia di parassiti (c’è chi parla addirittura di 500). Si usa con successo anche contro funghi (in particolare contro ruggine e oidio), batteri e alcuni virus. Nei confronti degli insetti svolge un’azione repellente e fagorepellente (ovvero riduce lo stimolo della fame), oltre a inibire la crescita, bloccando il processo della muta. La caratteristica positiva dei prodotti derivati dall’albero di neem è che – pur avendo un’importante valenza nei confronti dei parassiti – non sono nocivi per gli insetti utili, per i pronubi, per gli uccelli e per gli animali a sangue caldo (uomo compreso). Ma l’olio di neem non è bastato a curare le piante infestate.

Ci siamo così avvicinati all’agricoltura biodinamica. Al fine di identificare l’agricoltura biodinamica, in modo molto sintetico, oltre ad affermare che è un metodo interno all’agricoltura biologica, bisogna indicare le sue peculiarità e caratteristiche distintive. È importante comprendere nella definizione, non solo l’uso dei preparati (del resto previsti dagli stessi regolamenti UE della bioagricoltura), ma anche e sopratutto i disciplinari affermatisi da lunga tradizione di applicazione che caratterizzano la gestione aziendale agroecologica a ciclo chiuso. È fondamentale il richiamo alla tradizione del metodo a ciclo chiuso, metodo che ha ormai un secolo di applicazione. La biodinamica è una pratica agricola definita da lunga tradizione di applicazione in tutti i continenti, libera e non soggetta a nessuna restrizione, o brevetto e non consiste in una certificazione privata. Non vi è dubbio in giurisprudenza che un’azienda in Europa può fregiare sé stessa o i suoi prodotti col termine “biodinamica”, solo se è assoggettata al regime di controllo UE ed è controllata a tal fine dagli organismi terzi riconosciuti dal MIPAAFT, ai sensi dei regolamenti europei sul biologico.

Tutti i nostri soci hanno vissuto per dieci giorni un interessante esperienza di cura sul campo delle piante colpite dai patogeni. Una delle fasi del ciclo di cura ha riguardato la “dinamizzazione” dei preparati usati e diversi per ogni pianta con l’acqua. Questa pratica ha lo scopo di esaltare e favorire al meglio le qualità e le doti dei preparati biodinamici. Non si tratta di una semplice miscelazione (mescolamento), ma si tratta di una attivazione del preparato. Questo rimescolamento e conseguente formazione di vortici in un senso e nell’altro è stato portato avanti in via continuativa per 1 ora per ogni pianta (ben lo sanno i nostri soci e tutte le persone incuriosite che ci vedevano agitare contenitori vicino al Giardino). I preparati biodinamici sono stati irrorati entro un’ora e mezza dal termine della dinamizzazione.

 
4 Gennaio 2023 0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Il Giardino della Memoria

Il Giardino della Memoria e la festività dei morti: riflessioni e significati

by Noi x lucoli 5 Novembre 2022

E’ trascorsa da poco la festività dei morti e il Giardino della Memoria, ricordiamo, vuole rappresentare, a distanza di anni, la memoria delle 309 persone che persero la vita nel sisma del 2009.

Il Giardino è un luogo “vivo” che curiamo costantemente proprio per non allontanare dai nostri pensieri il concetto della morte.

Il nostro, inutile negarlo, è il tempo dell’oblio. Esso giustifica ogni cosa, monda tutti i peccati, assolve tutti i misfatti. Molti dimenticano che nel giorno dei morti si celebra la memoria, il ricordo, il passato. E tutto lo si fa rivivere con la delicatezza dell’affetto per chi ne ha.

I nostri soci si sono preoccupati di preparare il Giardino alla ricorrenza volendo preservare con la cura la memoria delle persone alle quali è dedicato.  La Memoria è il solo tesoro, piccolo o grande, che possediamo: dovremmo farne buon uso. E’ la nostra sola ricchezza, uno scrigno di identità e di perpetuazione delle storie che hanno formato la nostra carne ed il nostro spirito.

Incontriamo sulle nostre strade segni che ci sembrano afoni perché non riusciamo ad ascoltarli. Sono patrimoni la cui eredità nessuno reclama. Stanno lì, ai margini dell’indifferenza, residui di epoche vicine e lontane che non hanno la forza di attrarre l’attenzione del passante ipnotizzato da un orizzonte indecifrabile. I “segni” rappresentati anche dai frutti antichi, eredità di vecchi contadini, che abbiamo voluto piantare nel Giardino di Lucoli a memoria di una tradizione agricola che non c’è più. Con le “pietre” del passato, ci viene detto, non si costruisce nulla. Le piante da frutto che si preferisce piantare oggi sono altre: geneticamente modificate, resistenti, più produttive e dai frutti perfetti e grandi. E scolora così, nella dimenticanza, il debito tramandatoci da chi ha attraversato il tempo prima di noi coltivando un territorio aspro, strappando i frutti ad una terra difficile.

L’oblio sta vincendo la sua partita sulla memoria e trafuga qualsiasi cosa non abbia a durare lo spazio di un banale utilizzo. Ricordare è verbo da espungere dal vocabolario della modernità. Perché insopportabilmente osceno di fronte all’infinito, nulla cui deve ridursi la vita affinché non abbia obblighi verso la morte e dunque nei confronti della posterità. L’attimo è l’interruzione continua di un sentiero. Come un verso che non si ritrova con il successivo. Per noi uccidere la memoria equivale a svaligiare il futuro. La sua essenza, infatti, non è tanto quella di rinnovare il passato celebrandolo nel presente, ma volgersi all’avvenire per fornire i frutti delle esperienze, delle storie, delle passioni alle generazioni future. È «il ventre dell’anima», diceva Sant’Agostino. Mentre San Tommaso la vedeva come «il tesoro e il posto di conservazione della specie». La memoria per come la intendiamo noi non è, dunque, come si vorrebbe oggi, il retrobottega di un trovarobe di ricordi, ma è energia dinamica, vitale che accompagna l’esistenza e ne amplia la capacità di comprensione davanti al nuovo.

Privi di memoria non dobbiamo fare i conti con noi stessi. E neppure con la morte che ci attende all’angolo. Perché riteniamo di non dover tramandare nulla. E, dunque, siamo esentati dal coltivare obblighi con il passato. Negandoci questo possiamo essere liberi dall’ossessione del futuro. Noi, prodotti della civiltà, in realtà contiamo meno di ciò che consumiamo. E il fine che del tutto inconsapevolmente perseguiamo, per quanto orrendo, al punto di non ammetterlo quando ci viene fatto osservare, è la rimozione di noi stessi. L’oblio totale, assoluto, inappellabile. La condanna della memoria, sopraffatta dalla dimenticanza, lascia sul campo macerie di ogni tipo.

Il nostro Gruppo Umano coltiva pensieri antichi e diversi e non vuole arrendersi all’attimo ed alla rimozione della nostra umanità.

Seguendo altri principi diversi da quelli omologati e contemporanei è nato il Giardino della Memoria di Lucoli perché non volevamo disperdere l’amore verso una comunità ferita da un evento epocale: amore umano verso i tanti conoscenti e amici che hanno perso la vita con il terremoto.

Affidiamo a questo post le nostre riflessioni durante la Festività dei Defunti e promettiamo che, finché potremo cureremo questo “monumento verde”, come facciamo da undici anni, lo manterremo, superando le molte difficoltà che ci si presentano, per coltivare, a nostro modo, la memoria.

 

5 Novembre 2022 0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Il Giardino della Memoria

ALCUNE AMICIZIE CHE VENGONO DA LONTANO SONO LE PIU’ FORTI

by Noi x lucoli 1 Settembre 2022

I viaggi sono interessanti per i posti, le mete che uno sceglie e un viaggio in Israele è ricco di stimoli e meraviglie da scoprire, a maggior ragione se è un “viaggio studio” con il focus sull’agricoltura, l’ambiente e le comunità.

I viaggi del Keren Kayemeth LeIsrael Italia, nostro partner estero per la realizzazione del Giardino della Memoria di Lucoli, sono pieni di incontri e scoperte. Ma c’è un’altra cosa importante che abbiamo capito: in queste iniziative la differenza la fanno le persone. Sono le persone che incontri, quelle dei gruppi che si costituiscono, che condividono con te lo stesso percorso e con cui fai il cammino che ti segnano. Senza di loro i nostri “viaggi studio” sarebbero stati diversi e forse non sarebbero stati così belli. È a tutte le persone dei tre viaggi studio a cui abbiamo partecipato che vogliamo dire grazie. È grazie a loro che abbiamo scoperto che sono le persone che partono per Israele, con una motivazione altissima, la parte più bella del viaggio. È merito loro se dopo questi viaggi ci sentiamo arricchiti anche perché coltiviamo amicizie che incontriamo a distanza di tempo. E’ merito loro se desideriamo ripartire il più presto possibile per una nuova avventura in questo Paese meraviglioso.

Ci sono venuti a trovare al Giardino della Memoria: Silvia, Giovanna, Paolo e Pino il seme della loro conoscenza deriva dal Viaggio Studio in Israele del 2019.

Silvia Senesi, un architetto che esercita la sua professione a Roma. Appassionata di piante. Nel 2019 ci siamo incontrati in un indimenticabile viaggio nel deserto di Israele organizzato dal KKL e lì è venuta a conoscenza dei progetti della nostra Associazione e del Giardino della Memoria del Sisma del 2009 di Lucoli. A distanza di tre anni ci siamo rincontrati a Lucoli.

Queste le parole di Silvia Senesi: “mi ha molto emozionato visitare con la mia collega Giovanna ed i nostri consorti questo luogo così speciale che conserva e tutela le specie autoctone abruzzesi di alberi da frutto ormai rari, come segno, non solo di memoria per le vittime, ma di conservazione e di preservazione per il futuro dei beni preziosi vegetali di questa società e cultura.

La fatica, la passione, il rispetto e l’amore per ogni albero, il racconto di chi l’ha adottato, la cura per i particolari si avvertono e sentono ad ogni passo camminando nel Giardino.

Il lavoro dei bambini di Lucoli e di Avezzano con i loro disegni a mosaico pieni di colori, luce e desiderio di natura ed armonia sintetizza pienamente lo scopo di questo luogo: il rispetto del Dono della Vita e la custodia del creato nel rispetto delle biodiversità che ci circondano.

Curare un albero, innaffiarlo, potarlo, preservarlo, in fondo è un lavoro antico che ha un valore immenso per ogni essere vivente, quasi come una preghiera continua dell’umanità. Grazie di questa esperienza così coinvolgente”.

 

Giovanna Ressa, anche lei architetto, ci regala, dopo la sua visita al Giardino questa testimonianza: “l’Abruzzo è una regione che regala sorprese. Sono stata adottata da oltre vent’anni da questa parte dell’Italia a cui la mia famiglia non appartiene per origine e, ancora oggi, ne subisco il fascino naturale e spontaneo e avvincente di cui è carico questo complicato territorio. Paesaggi di alta montagna appenninica e litorali cangianti e accoglienti sono a portata di mano tanto che sembrano sfiorarsi. Così come città popolose e paesi che sembrano antiche cartoline, restano tuttora distanti tra loro solo pochi chilometri, come in un mondo ancora incontaminato. Ogni anno questo territorio è per me una rivelazione. Un regalo. Quest’anno ho scoperto Lucoli. Un paese che non esiste come unità, ma che è formato da diversi nuclei abitativi che si aggrappano ai rilievi del Parco Sirente Velino e che si aggregano sotto lo stesso “cognome”. A Lucoli sono andata per visitare l’Abbazia di S. Giovanni Battista. Monastero benedettino con struttura originaria risalente a prima dell’anno mille. Un’architettura robusta e luminosa che nonostante i danni del terremoto del 2009 mantiene inalterato l’incanto e suscita emozioni ad ogni scorcio. Abbiamo conosciuto alcune persone dell’Associazione NoiXLucoli: Emanuela, Fabrizio e Marcello ci hanno accolto con un sorriso indimenticabile e, oltre all’Abbazia aperta sotto la sorveglianza di Claudio, ci hanno fatto da guida aiutandoci a scoprirne anche il Giardino della Memoria. I nostri sguardi e i nostri passi, dietro di loro, si sono così spostati dal costruito per scoprire altre meraviglie. Negli stessi luoghi dove una volta la cittadinanza aveva dedicato un Parco della Rimembranza ai caduti della grande guerra, oggi è tornato a germogliare un nuovo giardino, fortemente voluto dai soci di NoiXLucoli: il Giardino della Memoria delle vittime del terremoto dell’Aquila, 309 persone i cui nomi sono scritti a mano in modo indelebile su 45 piastrelle di ceramica bianca. Un segno che è consegna al futuro del ricordo di quelle tante, troppe, vite spezzate all’improvviso da un sisma terribile di cui sono ancora visibili e sensibili molte delle cicatrici. Un segno che è diventato seme germogliando intorno a sé una quantità di piante uniche e sorprendenti che hanno anche lo scopo di preservare la biodiversità vegetale del territorio. Ma la sorpresa non finisce qui. Ogni albero è stato adottato da persone il cui nome è segnalato da una iscrizione posta ai piedi delle piante. Ogni albero è così diventato parte di una famiglia. Compagno di una vita. Motivo di speranza per uno e per tanti. Impegno tangibile e condiviso verso il futuro. Un futuro che non sarebbe rassicurante e luminoso senza l’impegno di persone come i soci di NoiXLucoli che dedicano ogni giorno tempo, risorse, pazienza ed entusiasmo ad alimentare e preservare quello che abbiamo di più prezioso al mondo: l’amore tra gli esseri umani e verso tutto il resto del creato“.

Giovanna e Silvia vi ringraziamo per queste belle parole per le quali siamo sicuri che abbiamo raggiunto il nostro scopo: trasmettere la forza e gli ideali di questo luogo che curiamo da volontari: un “Giardino quasi impossibile” come dice Silvia.

1 Settembre 2022 0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
La rosa della Famiglia Cambio
Il Giardino della Memoria

Siamo in agosto l’acqua sorgiva scompare e ricompare costringe i nostri soci a “cercarla” all’alba…

by Noi x lucoli 5 Agosto 2022

Avete mai assistito ad un’alba sulle montagne?

È uno spettacolo che nessun altro mezzo creato dall’uomo vi può dare, questo spettacolo della natura.

[…] Ad un certo momento, prima che il sole esca dall’orizzonte, c’è un fremito.
Non è l’aria che si è mossa, è un qualche cosa che fa fremere l’erba, che fa fremere le fronde se ci sono alberi intorno, l’aria stessa, ed è un brivido che percorre anche la tua pelle.
E per conto mio è proprio il brivido della creazione, che il sole ci porta ogni mattina.

citazione: Mario Rigoni Stern

Giardino della Memoria all’alba

Giardino della Memoria all’alba vista della chiesa di San Michele Arcangelo

 

Questo mese di agosto si rivela molto problematico per la siccità, non piove da giorni e le piante del Giardino soffrono l’arsura. I nostri soci sono costretti a turni giornalieri per irrorare con annaffiatoi le piante più provate. L’acqua sorgiva risulta totalmente assente dalla prime ore dal giorno al pomeriggio. Fenomeni forse spiegabili ma problematici. Non ci arrendiamo e manteniamo in vita i giovani alberi e facciamo crescere i loro frutti per essere caratterizzati dal CREA ad ottobre.  Il Giardino ci fa godere del dono dell’Alba in montagna.

Campo Felice mattino

5 Agosto 2022 0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
I frutti antichiIl Giardino della Memoria

IL PROGETTO “ASSAPORA” DEL CREA CON L’UNIVERSITA’ DELLA TUSCIA VEDE IL GIARDINO DELLA MEMORIA DEL SISMA COME LABORATORIO

by Noi x lucoli 16 Luglio 2022

NoiXLucoli si è candidata a partecipare insieme al CREA e all’Università della Tuscia ad un intervento in difesa della biodiversità agricola della Regione Abruzzo volto allo studio ed alla salvaguardia del patrimonio genetico costituito da varietà vegetali autoctone a rischio di estinzione.

Attraverso un raggruppamento d’impresa abbiamo partecipato ad un progetto volto alla caratterizzazione, e quindi alla raccolta, alla conservazione e all’utilizzazione delle risorse genetiche autoctone, al fine di contribuire ad arricchire la compilazione dell’anagrafe delle risorse genetiche regionali autoctone.

Il Giardino della Memoria del Sisma di Lucoli, in caso di aggiudicazione del progetto, diventerà un laboratorio di studio per quattro varietà di frutti antichi: Mela limoncella, Mela zitella, Mela renetta, Mela gelata.

Il CREA è il principale Ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico, è vigilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali (Mipaaf). Possiede competenze scientifiche che spaziano dal settore agricolo, zootecnico, ittico, forestale, agroindustriale, nutrizionale, fino all’ambito socioeconomico.

L’attività di studio che dovrebbe coinvolgere il Giardino della Memoria sarà biennale e la nostra Associazione dovrà fornire al CREA i frutti delle cultivar sopraindicate ai fini di studio. I risultati delle attività di ricerca saranno pubblicati sul Portale AlimentiNUTrizione.

Il Portale AlimentiNUTrizione è un Sistema Informativo sui prodotti AGROalimentari italiani finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF). Il portale è organizzato in 6 sezioni distinte (Tabelle di Composizione degli Alimenti; Consumi alimentari; Etichettatura nutrizionale; Percepire la tradizione; Focus specifici; Linee Guida) ed è frutto delle specifiche attività che i ricercatori del CREA Alimenti e Nutrizione hanno svolto nell’ambito del progetto. Il Portale AlimentiNutrizione è uno strumento che, attraverso il web, conduce l’utente in un percorso multidisciplinare verso … “Il gusto di scegliere consapevolmente”.

Siamo onorati di poter mettere a disposizione le antiche varietà di frutta coltivate nel Giardino che fanno parte di quell’80% delle varietà di piante da frutto perse nell’ultimo secolo. Si pensi che nel 1920 le varietà di mele commercializzate erano una cinquantina, mentre oggi sono solo circa una decina. La perdita della biodiversità ha portato conseguenze gravissime, con ripercussioni su molti fronti. Perdere una varietà di pianta da frutto significa perderne l’identità, perdere il patrimonio genetico non più riproducibile che la caratterizza, e di conseguenza anche la possibilità di coltivarla, gustarne i frutti e metterli a disposizione della comunità per i suoi bisogni futuri. Non solo: si perde anche un patrimonio culturale.

L’attività di studio che sarà realizzata confermerà ciò che molti di noi sanno: la produttività di queste cultivar è inferiore a quella delle nuove varietà,  ma il loro valore nutrizionale è sicuramente superiore. I frutti antichi possono giocare un ruolo decisivo per il rilancio di un’agricoltura sostenibile, di un’agricoltura di tipicità che si opponga alle tendenze globalizzanti: il recupero di terreni marginali e il rilascio di marchi DOP e IGP possono essere intesi come strategie per ritrovare qualità e tipicità in un’ottica di sostenibilità utile a contrastare gli impatti ambientali negativi, a preservare la capacità produttiva del terreno e a fare della tipicità la base strutturale dell’agricoltura italiana.

I nostri soci sono convinti sostenitori di questi obiettivi tant’è che coltivano il Giardino della Memoria da undici anni.

Si studieranno e si caratterizzeranno i dati provenienti dal Giardino della Memoria di Lucoli, in campo agronomico, a livello nazionale: le nostre finalità associative sono rispettate!

16 Luglio 2022 0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • 1
  • 2
  • 3
  • …
  • 8

Articoli recenti

  • LA PRIMAVERA FA CAPOLINO AL GIARDINO DELLA MEMORIA
  • 4 MARZO 2023: CORSO SULLA POTATURA DOCENTE ENZO SEBASTIANI
  • SI RIPARTE! IL RITO DELLA POTATURA
  • Il Paese di Lucoli nelle “aree interne” dell’Abruzzo
  • Biodiversità: inizia un nuovo anno per i volontari del Giardino della Memoria del Sisma

Commenti recenti

  1. Noi x lucoli su CIELI BLU DOMENICO
  2. gate io su CIELI BLU DOMENICO
  3. Noi x lucoli su “Prendi un angolo del tuo paese e fallo sacro”: il Giardino della Memoria di Lucoli è questo luogo
  4. gate.io listing fee su “Prendi un angolo del tuo paese e fallo sacro”: il Giardino della Memoria di Lucoli è questo luogo
  5. fabrizio soldati su NON ESISTONO IL BUONO NE’ IL CATTIVO, SIAMO TUTTI MARTIRI E TUTTI BOIA. E’ L’UMANITA’ CHE E’ FATTA COSI’.

Categories

Designed by moidesigner.com


Back To Top
NOI X LUCOLI
  • Home
  • Chi siamo
  • Il Giardino della Memoria
    • Agricoltori custodi
    • I frutti antichi
    • Attività
    • Adozioni
  • territorio
    • Ambiente
    • Comunità
    • Archivio fotografico storico
  • Foto
  • Video
  • Blog
  • Contatti