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Gillian Nevers
Il Giardino della MemoriaSenza categoria

THAT IS A PROMISE: IF WE CAN, WE WILL VISIT OUR ADOPTED TREE AND THE GARDEN OF REMEMBRANCE

by Amministratore 9 Ottobre 2021

Gillian and Dan Nevers
 
 
I’ve been trying to remember the last time I visited the Garden of Remembrance. It may have been as long ago as November, 2013.
 
It’s disturbing that I haven’t been back since then, but with changes in my Italian family’s lives – my son’s working in Naples and then Milan, and my two granddaughters attending university in Milan— Dan (my husband) and I have spent shorter periods of time, mostly weekends, in L’Aquila.
 
During those weekends, when not occupied with family events and activities, and without a car of our own, we spent our free time walking through the hilly streets of l’Aquila, taking stock of changes as the city is slowly rebuilt. There was little time to drive the short way to Lucoli, even if we had access to a car. Then, came Covid and all travel stopped.
 
Never dreaming that the world would be locked down for more than a year, we planned on traveling to Italy in Spring, 2020. Then, in Autumn of 2020. Then, in May of 2021 only to postpone our plans until October, 2021. It’s now October and the Delta variant and so many unvaccinated people have made it impossible for an October trip to happen. It goes on and on.
 
This all makes me very, very sad. But, there are bright spots. I’m fortunate to live in a community with a high vaccination rate, so although I cannot travel to another country, I can move about my community safely, especially out of doors. I’m also fortunate that there are many farmer’s markets where I live, and one is within a short walk from my home. Last Sunday the market stands were filled with the last of summer’s tomatoes and an abundance of squash—acorn, crook-necked, butternut-and apples. Best of all, my favorite apple orchard’s stand had a variety of pears.
 

I have a special fondness for pears-so, it’s fitting that the tree Dan and I adopted in the Garden of Remembrance is a pear tree. It’s a Williams, or as we call them in Wisconsin where I live, a Bartlett pear. There were no Williams pears last Sunday, so I purchased a dozen Harrows-a slightly smaller pear with similar texture and taste.

That afternoon I made a pear tart.

I recently learned that Lucoli derives it’’s name from the Roman word Lucus-meaning a green area, a place cultivated more like a wooded park than a forest. A scared grove. Walking home from the market, I crossed a vast park-like space with enormous trees native to Wisconsin. This green space was planted many years ago when a small woman’s college was founded by Dominican nuns. Although, I don’t know for certain if the space was meant to be a scared grove or if it were intended as a place for contemplation or memory, I always feel a sense of calm when I walk through it. And, when one of the beautiful trees falls in a storm or is cut down, I mourn it’s loss.
As I arranged slices of pears over the crust for the tart I was making, I thought about a scared grove thousands of miles away. An orchard conceived and planted and maintained by a group of dreamers who took an incredible tragedy and created a Lucus-a scared place for all to visit and remember those lost in the 2009 earthquake .
As I write this, I hope that Dan and I will be able to go to Italy in spring of 2022.
If we can, we will visit our adopted tree and the Garden of Remembrance.
That is a promise.
***
Ho cercato di ricordare l’ultima volta che ho visitato il Giardino della Memoria. Potrebbe essere stato tanto tempo fa, nel novembre 2013.
 
È inquietante che non siamo tornati da allora, ma con i cambiamenti nella vita della mia famiglia italiana – mio figlio ha lavorato a Napoli e poi a Milano, e le mie due nipoti frequentano l’università a Milano – Dan (mio marito) e io abbiamo trascorso periodi più brevi di tempo, per lo più nei fine settimana, a L’Aquila.
 
Durante quei fine settimana, quando non eravamo occupati da eventi e attività familiari e senza un’auto propria, trascorrevamo il nostro tempo libero passeggiando per le strade dell’Aquila, facendo il punto sui cambiamenti mentre la città veniva lentamente ricostruita. C’era poco tempo per andare a Lucoli, anche se avevamo la possibilità di avere un’auto. Poi è arrivato il Covid e tutti i viaggi si sono fermati.
 
Non ci saremmo mai sognati che il mondo sarebbe rimasto bloccato per più di un anno, abbiamo programmato di viaggiare in Italia nella primavera del 2020. Poi, nell’autunno del 2020. Poi, nel maggio del 2021 solo per rimandare i nostri piani a ottobre 2021. È ora ottobre e la variante Delta e così tante persone non vaccinate hanno reso impossibile che si realizzasse un viaggio di ottobre. 
Tutto questo mi rende molto, molto triste. Ma ci sono punti luminosi. Ho la fortuna di vivere in una comunità con un alto tasso di vaccinazione, quindi anche se non posso viaggiare in un altro paese, posso muovermi in sicurezza nella mia comunità, soprattutto all’aperto. Sono anche fortunata che ci siano molti mercati agricoli dove vivo, e uno è a pochi passi da casa mia. La scorsa domenica le bancarelle del mercato erano piene degli ultimi pomodori estivi e di un’abbondanza di zucca: ghiande, dal collo storto, butternut e mele. La cosa migliore è che il banco del frutticoltore preferito aveva una varietà di pere. 
Ho una predilezione speciale per le pere, quindi è giusto che l’albero che Dan e io abbiamo adottato nel Giardino della Memoria sia un pero. È un Pero Williams, o come la chiamiamo nel Wisconsin dove vivo, una pera Bartlett. Non c’erano pere Williams domenica scorsa, quindi ho acquistato una dozzina di Harrows, una pera leggermente più piccola con consistenza e sapore simili. Quel pomeriggio ho fatto una torta di pere.
Ho saputo da poco che Lucoli deriva il suo nome dal vocabolo romano Lucus, che significa bosco. Un bosco sacro. Tornando a casa dal mercato, ho attraversato un vasto spazio simile a un parco con enormi alberi originari del Wisconsin. Questo spazio verde è stato piantato molti anni fa quando un piccolo college femminile è stato fondato da suore domenicane. Anche se non so per certo se lo spazio fosse pensato per essere un bosco sacro o se fosse inteso come luogo di contemplazione o memoria, provo sempre un senso di calma quando lo attraverso. E, quando uno dei bellissimi alberi cade in una tempesta o viene abbattuto, piango la sua perdita.
Mentre disponevo le fette di pere sulla crosta per la crostata che stavo preparando, ho pensato a un memoriale di alberi a migliaia di chilometri di distanza. Un frutteto ideato, piantato e mantenuto da un gruppo di sognatori che hanno subito un’incredibile tragedia e hanno creato un Lucus, un luogo spirituale aperto a tutti da visitare per ricordare coloro che sono morti nel terremoto del 2009.
Mentre scrivo, spero che Dan ed io potremo andare in Italia nella primavera del 2022.
Se potremo, visiteremo il nostro albero adottato e il Giardino della Memoria.
Questa è una promessa.

 

 

Gillian e Dan sono i nostri soci del Wisconsin dal 2011, affezionati e sensibili, sempre interessati a NoiXLucoli: anche loro sono dei sognatori come noi.

 

9 Ottobre 2021 0 comment
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il restauro dei beni comuni
Il Giardino della MemoriaSenza categoria

2 OTTOBRE MANUTENZIONE DEI SOCI AL GIARDINO DELLA MEMORIA DI LUCOLI

by Amministratore 7 Ottobre 2021

Il Giardino della Memoria del Sisma di Lucoli è un luogo molto amato dai volontari che lo accudiscono e non solo da loro. 

E’ un monumento verde nato dalla solidarietà di molti e dedicato alle vittime del terremoto d’Abruzzo del 2009, in dieci anni è divenuto anche un “libro” vivente che contiene tante storie di piante, anche quelle delle mele che raccontano le vicissitudini delle loro esistenze nell’Appennino Aquilano. Anche la storia di altre specie come quella del rosmarino che gli antichi chiamavano la “rugiada del mare” e che difendeva le case dal male, era di buon auspicio per gli sposi, era l’erba della memoria, era l’elisir della giovinezza e nel nostro monumento verde si dispiega sulla  muraglia. La storia del Gelso che vegeta nel Giardino, propagato da quello ultracentenario che vive di fronte l’Abbazia di San Giovanni: il morus nigra, il “moro” dei contadini. Per una tradizione antichissima e leggendaria il colore delle “more” (bianche o nere) è fatta risalire a una triste faccenda d’amore che accadde in Babilonia, come documentò Ovidio, quella tra Piramo e Tisbe. I gelsi neri portano il lutto dei due innamorati, così pensavano i romani e non potevano prevedere che ai giorni nostri i morus nigra si stanno estinguendo mentre i gelsi cinesi (con more bianche) si diffondono.

Veduta del Giardino e dell’Abbazia di San Giovanni Battista (foto Manieri)

 

 
Il Giardino della Memoria non ci fa pensare solo alla botanica, alle sue leggende ed al giardinaggio ma anche ai luoghi della conca aquilana dove la pazienza del vivaista Enzo Sebastiani, che ci supporta da dieci anni, ha trovato molte delle cultivar antiche piantate in questo luogo, come la Mela zitella della foto che proviene da San Felice d’Ocre (da villa Antonini, cardiologo molto conosciuto all’Aquila).
Cultivar Melo Zitella

Trascorso un anno ci siamo ritrovati per lavorare alla manutenzione del Giardino come volontari dell’era Covid.

Il nostro intento non è stato quello di essere eroici (abbiamo le nostre paure sul contagio), ma di curare le piante e migliorare questo luogo, che è di tutti, anche smuovendo le coscienze, mostrare e percorrere strade, coltivare il senso di appartenenza solidale alla comunità. Ogni volta che ci incontriamo ci rimproveriamo perché si coinvolge una quota minoritaria della popolazione e quindi ci diciamo che dobbiamo trovare forme di impegno e linguaggi nuovi per fare in modo che molte persone possano beneficiare della bellezza del Giardino, della forza dell’aggregazione e dell’amicizia. È normale che esistano persone le quali non hanno propensione a impegnarsi in percorsi strutturati e duraturi magari all’interno delle associazioni, ma il volontariato è prima di tutto un modo di essere dentro la società, un modo di essere dell’individuo e trova la sua naturale propensione a creare comunità tramite relazioni di senso.
Il Giardino della Memoria ha un grande valore morale e quindi un “senso” condivisibile.

 

 

Restauro della “casa” dei nomi delle vittime del sisma del 2009

 

Realizzata una nuova aiuola all’interno del Giardino e nuove panchine che godranno dell’ombra della quercia.

 

La cura degli alberi: il Sorbo domestico adottato dagli amici californiani Ruth White ed Alan Block aveva bisogno di sostegni.

 

 

Dopo una giornata di lavoro la foto ricordo

 

Ringraziamo i Professori Giuseppe D’Annunzio e Fernando Lucchese per averci visitato al Giardino
Ringraziamo i nostri soci per esserci: pensiamo che ogni azione individuale di solidarietà, di costruzione di bellezza, di dare una mano per migliorare il bene comune di una comunità, conti.
Alla prossima!

 

 

Cultivar Melo cipolla

 

7 Ottobre 2021 0 comment
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IL VOSTRO 5XMILLE A NOIXLUCOLI ONLUS

by Amministratore 31 Maggio 2019

Il 5 per mille, l’unica norma di sussidiarietà fiscale del nostro ordinamento, è sposata con convinzione ogni anno da 16 milioni di italiani. Destinare il 5 per mille non costa nulla, ed è un gesto importante.

PERCHÉ CHIEDIAMO IL 5 PER 1000?

NoiXLucoli Onlus  è un’Associazione nata nel 2010 con lo scopo di promuovere il mutualismo, la sussidiarietà e la cura per i Beni Comuni del Territorio tra questi: l’Ambiente di Lucoli.
L’Associazione valorizza la cultura della solidarietà e della cura per la natura, principalmente attraverso il mantenimento di due “monumenti verdi” che cura e coltiva rendendoli fruibili per tutta la Comunità: Il Giardino della Memoria del Sisma ed il Parco della Rimembranza.
I volontari sono meritevoli di sostegno sulla base di ciò che realizzano, della reputazione che acquisiscono, l’Associazione non ha finanziamenti pubblici ed è per questo, con i risultati del nostro lavoro sotto gli occhi di tutti, che chiediamo un aiuto concreto, finalizzato in primis alla gestione, conservazione e arricchimento del patrimonio arboreo del Giardino della Memoria del Sisma dedicato alle vittime del terremoto d’Abruzzo del 2009.

Il Giardino della Memoria è un sito di conservazione della biodiversità delle piante da frutto appenniniche. 
COME DESTINARE IL 5X1000 DELL’IRPEF UNA VOLTA SCELTA NOIXLUCOLI ONLUS 

Nei modelli 730, CU e Unico, c’è una sezione dedicata alla destinazione del 5×1000, divisa in 6 parti. La prima in alto a sinistra è quella per il sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett. a), del d.lgs. n. 460 del 1997. Inserisci il codice fiscale di NOIXLUCOLI ONLUS: 93047640664 e apponi la tua firma per sostenerla col tuo 5×1000. Anche chi non compila la dichiarazione dei redditi, ovvero chi ha solo il modello CU fornitogli dal datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, può destinare il 5×1000.
Grazie!
31 Maggio 2019 0 comment
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Sand in San Francisco

by Amministratore 7 Giugno 2017

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Decorate my Corner

by Amministratore 7 Giugno 2017

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Create your DIY Bag

by Amministratore 7 Giugno 2017

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ASSEMBLEA ANNUALE STRAORDINARIA DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA: NoiXLucoli Onlus è federata ed ha partecipato ai lavori.

by Amministratore 20 Febbraio 2017

Si è svolta ieri a Roma l’Assemblea straordinaria della Federazione volta anche ad approvare la modifica all’art. 1 dello Statuto, come richiesto dal Ministero dell’Ambiente, nella formula seguente: 
“È costituita un’Associazione con la denominazione “Federazione Nazionale Pro Natura”, indipendente, apartitica e senza fini di lucro, con sede in Torino, riconosciuta con decreto ministeriale del 20 febbraio 1987, composta di Organizzazioni associate suddivise in: 

c. Associazioni federate;

d. Associazioni aggregate;
L’Associazione ha durata indeterminata e si scioglie nei casi previsti dalla legge italiana e dal presente Statuto. Il logo che contraddistingue l’Associazione è allegato al presente Statuto e ne costituisce parte integrante. L’ordinamento interno dell’associazione è ispirato a principi di democrazia ed uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, all’osservanza del principio dell’equilibrio e dell’uguaglianza di genere, in ossequio a quanto dettato dall’art. 51 della Costituzione Italiana e dal “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna” art. 6 L.246/2005 e dal Dgls. 198/2006. Tali principi vengono osservati con particolare riferimento all’elettività delle cariche associative, all’esercizio del voto individuale ed all’effettività del rapporto associativo.

Secondo gli indirizzi del Ministero, infatti, è stato previsto che ogni direttivo nazionale e regionale, pena la non validità, si debba dotare di un ragionevole numero di cariche direttive a componenti di sesso femminile secondo il principio di equilibrio in genere, come da Costituzione (art.51) e dall’art. 6 della legge n. 246/2005 e da D.lgs 198/2006“.

Il Presidente Nazionale di Pro Natura il Professor Mauro Furlani
20 Febbraio 2017 0 comment
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Paolo Nespoli: “Ecco come porterò tutti voi nello Spazio”

by Amministratore 16 Febbraio 2017
Paolo Nespoli e i suoi colleghi partiranno a maggio per la Stazione spaziale internazionale: pronta anche una nuova app, #Spac3, per seguire passo passo la missione.


Manca poco alla partenza di Paolo Nespoli, l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa), che rimarrà per sei mesi a bordo della Stazione spaziale internazionale. 
Nelle prossime settimane Nespoli sarà in viaggio tra l’Italia, la Germania, la Russia, gli Stati Uniti e il Giappone per ultimare i preparativi di Vita, la terza missione di lunga durata dell’Agenzia spaziale italiana (Asi).
Paolo Nespoli ha adottato un albero di Pero a Giardino della Memoria di Lucoli
Ricordiamo Nespoli con amicizia per aver adottato un albero del Giardino della Memoria di Lucoli.
Oltre ad avere a disposizione i social network più tradizionali, Nespoli potrà servirsi di nuovi strumenti e iniziative per rendere sempre più condivisa la sua esperienza in orbita, che ci permetteranno di seguirlo passo dopo passo nella sua avventura e di interagire a colpi di foto e flash mob. Infatti, nelle prossime settimane sarà disponibile una nuova app gratuita (per Android e iOS), chiamata #Spac3, che permetterà agli utenti di scattare foto su argomenti specifici, come la vita sulla Terra, la salute e le città sostenibili, sovrapponendole alle immagini spaziali che Nespoli pubblicherà sui social, in un flusso continuo di immagini visibili sul web.
Va ricordato, tra l’altro, che Nespoli è stato il primo europeo a twittare direttamente dallo Spazio, inviandoci foto mozzafiato del nostro pianeta. “Il riscontro che ho avuto è stato molto forte e mi ha permesso di sentirmi più legato alla Terra: è stato bello condividere e leggere i tweet di risposta prima di andare a dormire”, racconta con entusiasmo l’astronauta. “Quando ero ragazzino e vedevo gli astronauti sulla Luna”, l’app è stata presentata il 14 febbraio al Museo della scienza e della tecnologia di Milano, durante un incontro con gli studenti, ed è stata realizzata dall’Esa con Asi, insieme a Michelangelo Pistoletto, autore del logo della missione. “La scienza e l’arte, nei tempi antichi, sono sempre andati mano nella mano”, ha spiegato Nespoli “poi pian piano hanno preso strade divergenti ma quello che stiamo cercando di fare è riportarle insieme perché non solo è corretto e giusto ma nell’unione di queste cose alla fine si riesce ad arrivare sempre più lontano, come stiamo cercando di fare: portare la scienza nello Spazio, portare l’arte e portare tutti noi”.
Paolo Nespoli intervistato nella scuola di Lucoli
Tratto da WIRED: https://www.wired.it/scienza/spazio/2017/02/15/nespoli-preparativi-lancio/

16 Febbraio 2017 0 comment
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I CAVALLI DI CAMPO FELICE RECUPERATI DICIOTTO ESEMPLARI

by Amministratore 1 Febbraio 2017
Sono stati recuperati ieri dai proprietari i cavalli che stazionavano sulla piana di Campo Felice in prossimità dei resti dell’elicottero del 118 caduto.
Per catturare gli animali sono intervenuti uomini della Polizia, dei Carabinieri, della Forestale e dell’ANAS. Sono state anche usate le motoslitte.
I cavalli catturati sono stati 18 su 21: tre giovani equidi sono fuggiti alla cattura e saranno recuperati in seguito dai proprietari.

Questi cavalli vivevano al gelo, affamati e minacciati dai lupi.

Ricordiamo che dovrebbero essere una sessantina che si erano divisi in tre gruppi: quelli recuperati erano in prossimità dell’Hotel Vecchia Miniera, ce ne sono altri sul Monte Cefalone ed altri presso l’uscita dell’autostrada a Tornimparte. 
I corpi molto magri,  la tristezza negli occhi liquidi. 
C’è stata sinergia tra le Istituzioni, Forze di polizia, Autorità locali ed Associazioni per gestire contemporaneamente al meglio sia l’applicazione delle misure giudiziarie, sia le operazioni di cattura.
I proprietari sono rientrati in possesso dei cavalli, dei quali non si erano curati per diversi mesi non foraggiandoli ed accudendoli, riteniamo che in queste situazioni gli animali dovrebbero essere inviati in custodia giudiziaria ad Associazioni autorizzate dando a loro il compito di trovare affidatari in modo da non farli finire in macelleria visto che si è ignorata la loro sofferenza: si chiuderebbe il cerchio con un doppio positivo risultato, la punizione del reato e il futuro benessere degli animali sottratti a quel destino.
Ci auguriamo che il Prefetto continui a monitorare il fenomeno che, nella quasi totalità dei casi ha finito tante volte per essere ignorato a Lucoli, andando ad aggravarsi con il passare del tempo e diventando drammatico in presenza di circostanze atmosferiche estreme quali ad esempio la neve di questo periodo.
http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0004520.pdf
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/11/carne-di-cavallo-essere-animali-no-alla-macellazione-sai-cosa-ce-dietro/1151591/
1 Febbraio 2017 5 comments
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I CAVALLI DI CAMPO FELICE

by Amministratore 30 Gennaio 2017
Venerdì 27 gennaio sono stati rintracciati alcuni dei proprietari dei cavalli abbandonati sulla Piana di Campo Felice. L’attività non è però terminata altri cavalli presenti non sono di loro proprietà.
Gli allevatori portano sacchi di mangime


L’azione è stata coordinata dal Prefetto. 
Come si evince dalla foto i cavalli continuavano a stazionare vicino ai resti dell’elicottero del 118 caduto a Campo Felice
Molte forze hanno collaborato ad una operazione congiunta il Comune di Lucoli, l’Esercito (alpini), la Forestale, la Campofelice SPA (che ha messo a disposizione un gatto delle nevi e personale per l’operazione), l’ANAS. 


Gli allevatori convocati sul posto e oggetto di contestazioni formali hanno portato da mangiare agli animali (perchè solo venerdì? Si sono anche presentati con un legale).
Ringraziamo il Signor Prefetto, che ha avviato un’azione per il ripristino della legalità e per la salvaguardia degli animali.
E’ comunque una guerra di mondi. 
In Italia sono in molti a considerare i cavalli animali d’affezione, al pari del cane e del gatto: esseri viventi da rispettare e tutelare. 
Gli allevatori non hanno questa visione: i cavalli sono “carne” che cammina. Sono “oggetti” che caratterizzano un’attività a basso costo che rende tantissimo anche con finanziamenti comunitari.
L’attuale normativa, recepisce poco sui diritti dei cavalli con la conseguenza che spesso cavalli e altri equidi vengono trattati come beni di consumo. 
Noi siamo tra quelli che avvertono l’esigenza di un quadro legislativo che ponga fine alla vergogna della macellazione degli equidi e che contempli la difesa del loro benessere in tutti gli ambiti. 
Gli equidi, infatti, sono gli animali maggiormente utilizzati o sfruttati nei modi più diversi: competizioni legali e corse clandestine, palii, maneggi, traino di carrozze per turisti, circhi, trasporti, macellazione, vivisezione, pellicce…l’elenco è davvero troppo lungo. 
Molte di queste pratiche vengono svolte senza il minimo rispetto della vita e della sofferenza di questi nobili animali, anche perché le attuali leggi sono ampiamente insufficienti a garantire loro la tutela necessaria e a punire adeguatamente i maltrattamenti.
Gli allevatori rintracciati dalle Forze di polizia si sono ricordati (dietro sollecitazione) che avrebbero potuto avere fame lì dove li avevano lasciati a Campo Felice?
La nostra Associazione si è adoperata per divulgare attraverso i media questa pratica illecita anche in passato e vorremmo impegnarci in futuro per realizzare attività che illustrino il “linguaggio” degli equidi per contribuire al rispetto delle loro caratteristiche etologiche e della loro dignità. Condividiamo l’azione della Horse Protection Onlus ed alleghiamo il testo dell’esposto da loro presentato al Prefetto di L’Aquila.


30 Gennaio 2017 2 comments
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